Elezioni comunali, Romagnoli Polidori e Terziani si candidano con Arezzo nel Cuore

Maria Romagnoli Polidori, classe 1972, nata ad Arezzo, è un’insegnante di lettere al Liceo scientifico “F. Redi”. Vive a San Polo. È impegnata nel volontariato in associazioni come Ant, Mercatini del Calcit e altre. Tra le sue passioni: la lettura e la scrittura che, spiega, “cerco di trasmettere ai miei studenti. Quest’anno ho anche partecipato al concorso dei diari di Pieve Santo Stefano“. Romagnoli Polidori è laureata in lettere classiche e conservazione dei beni culturali, con una tesi sulle prime testimonianze del cristianesimo ad Arezzo. Insegnante dal 2002, prima precaria e poi di ruolo nel 2007 alle scuole medie per concorso ordinario e dal 2019 al Liceo scientifico di Arezzo. Ha fatto anche piccoli lavoretti, anche come assistente nelle mostre, e ha svolto volontariato fin da ragazzina, impegno che porta avanti in associazioni ma anche nella scuola in cui insegna.

“Ho deciso di candidarmi per la lista Arezzo nel Cuore, con Meri Stella Cornacchini e Angelo Rossi, per mettermi in gioco come persona e partecipare attivamente alla vita politica della mia città. Come anticipato, amo leggere, scrivere e vorrei trasformare Arezzo in una città di lettori, dove si facciano presentazioni di autori anche non conosciuti con storie riguardanti gli animali e non solo. Adoro infatti gli animali e vorrei che Arezzo diventasse pet friendly, oltre che città della cultura nel 2022. A questo proposito desidero proporre un percorso d’arte che porti le persone a conoscere il territorio aretino anche nelle periferie e le sue opere artistiche e naturali”.

Giorgio Terziani, nato ad Arezzo, 64 anni, sempre attento alla bellezza “che la nostra Italia ci ha costantemente mostrato in tutte le sue varianti. Un territorio bellissimo, direi affascinante, dalle Alpi a Pantelleria, unito alla nostra grande tradizione legata all’agricoltura e all’enogastronomia e all’abilità di grandi chef. Insomma, volendo, non finirei mai di raccontare, senza poi parlare di quello che il mondo ci invidia da sempre. Le bellezze artistiche, le nostre città ricche di storia, i monumenti, le sculture, i dipinti. Tutto realizzato dai più grandi artisti al mondo, ne cito alcuni: Leonardo da Vinci, Raffaello, Caravaggio, Giotto, Donatello. Tra questi anche tanti geni aretini: Michelangelo, Petrarca, Guido Monaco, Piero della Francesca, Spinello Aretino, Giorgio Vasari, Andrea Cesalpino, Pietro Aretino, per poi arrivare alla tradizione orafa che qui è antichissima, risale agli Etruschi. La produzione manufatturiera della gioielleria è cominciata addirittura nel 1921 grazie all’incontro di due orefici, Leopoldo Gori e Carlo Zucchi“.

“Fin da giovanissimo ho la passione artistica. A cinque anni ho eseguito il mio primo acquerello di un cucciolo di cane che mi avevano regalato e da lì ho sempre disegnato e dipinto molti quadri, facendo in tenera età alcune mostre collettive e ricevendo un premio a Firenze a soli 12 anni, da Annigoni. Poi mi sono iscritto all’Istituto Statale d’Arte e, dopo essermi diplomato, ho iniziato il mio percorso lavorativo alla Oma 27Ar, eseguendo modelli in cera e in ottone e lavorazioni manuali su oggetti di alta oreficeria. Tutto ciò mi ha consentito di creare la Living Gold 402Ar, azienda orafa, ancora esistente, ma della quale non faccio più parte”.

In merito alla scelta di entrare nella lista Arezzo nel Cuore, conclude: “La mia candidatura nasce dalla speranza che si possa costituire un polo – o più poli – di sviluppo alla creazione di forme che possano ripristinare la voglia, la passione di continuare la nostra vocazione artistica, unica al mondo. I giovani costituiscono il futuro e non possiamo permettere che perdano l’eredità ricevuta dalle generazioni precedenti, la splendida manualità che ha contraddistinto le nostre professioni portandole al successo. Questa è ancora oggi la mia passione. Arezzo, oggi più che mai, ha la necessità di formare una nuova generazione di maestri capaci di raccogliere la sfida e il dialogo con gli artisti del futuro. Propongo di creare una fondazione con il progetto ‘scuola-lavoro-percorsi di eccellenza’, e non intendo soltanto modellisti e designer di oreficeria, ma anche giovani sarti, ricamatori, pellettieri, costumisti capaci di trasformare la passione in professione, permettendo loro di portare con sé l’entusiasmo di uno sguardo odierno, ma anche la consapevolezza di trasmettere nel futuro i mestieri d’arte che non sono più una scelta, ma una necessità”.

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