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sabato | 26-04-2025

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Il valore della memoria: una medaglia d’onore per Vito Tassi, militare deportato dai tedeschi

Chiamato alla armi il 29 agosto 1943 presso il 291esimo Battaglione Fanteria, fu fatto prigioniero di guerra dalle truppe tedesche a Zara il 25 settembre 1943. Assieme ai compagni, in condizioni tragiche e disumane, percorse a piedi 500-600 km fino ad arrivare in un campo di lavoro in Germania, nei pressi di Düsseldorf. Con la connotazione di Imi (Internato Militare Italiano) fu sfruttato per il lavoro coatto all’interno delle fabbriche tedesche, senza cibo né indumenti adatti, sottoposto a violenze fisiche e morali. Al momento della liberazione dalla prigionia, avvenuta da parte dell’Armata Rossa il 25 agosto 1945, pesava 27 kg.

Il prefetto, nell’evidenziare come sia un preciso dovere civico mantenere sempre viva la memoria della persecuzione razziale, politica e delle deportazioni di massa, ha rilevato come la diretta testimonianza resa da un sopravvissuto dai lager deve rappresentare un patrimonio storico e umano da difendere e tramandare soprattutto ai giovani, affinché le future generazioni non debbano più subire le atrocità patite in passato.

Il sindaco di Monterchi ha espresso, in rappresentanza dell’intera comunità, profondo orgoglio per l’importante riconoscimento concesso al signor Vito che, peraltro, fino ad oggi non ha mai voluto rivelare questa sua esperienza di prigionia. “Un’esperienza, invece“, ha proseguito il primo cittadino, “alla quale è importante dare risalto affinché possa essere da esempio per le generazioni future“.

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