Piano periferie: Pd batti un colpo
si è limitato a convocare il 9 agosto una conferenza stampa del suo gruppo consiliare per chiedere le dimissioni di Tiziana Nisini senatrice della lega perché aveva approvato un emendamento al decreto milleproroghe che rischiava far scomparire i 17 milioni concessi al comune di Arezzo da Renzi e Gentiloni.
Gaffe a parte, con la richiesta di consiglieri comunali di dimissioni di una senatrice che aveva approvato un emendamento condiviso da tutti i gruppi in senato, il pd non si era mai occupato del progetto presentato dalla giunta Ghinelli se non con una nota del 17 ottobre 2017 con la quale Marco Donati allora deputato del pd, annunciava che il presidente del consiglio Renzi aveva inserito nel patto di stabilità lo stanziamento dei finanziamenti non solo ai 23 vincitori del bando di gara per le periferie, ma a tutti i comuni che al bando avevano partecipato.
Un annuncio che non poteva non essere salutato con favore ad Arezzo che, pur non risultando tra i comuni vincitori, tra i quali il comune di Grosseto, veniva ammesso al finanziamento dei suoi progetti per 17 milioni.
Come è finita dopo la cancellazione del decreto che aveva dato il via ai finanziamenti si sa , come finirà è nelle mani del presidente del consiglio Conte che ha promesso di varare un nuovo decreto.
Ma se Conte manterrà la promessa, se anche per Arezzo saranno quindi ripristinati i finanziamenti per le grandi opere, tra le quali il raddoppio del sottopasso di via Baldaccio d’Anghiari, il nuovo incrocio tra via Fiorentina e la tangenziale, il restauro dei giardini del Porcinai, non sarà perché il Pd aretino, dopo aver annunciato con un suo deputato l’ammissione ai finanziamenti anche del piano di Arezzo, ha sudato le sette camicie per occuparsi di una questione da cui dipende una bella fetta del futuro della città.
Non le poteva sudare in parlamento, perché non ha più deputati aretini.
Ma non le ha sudate neanche in Senato, dove un senatore che rappresenta Arezzo , eletto in una lista del Pd c’è: Riccardo Nencini, eletto nel collegio senatoriale Arezzo -Siena.
C’è solo da sperare che le promesse di Conte non siano come quelle di Nencini che da sottosegretario alle infrastrutture promise all’Hotel Minerva il completamento della Due Mari da Grosseto a Fano entro il 2021.