Curva pericolosa, Conte stringe: chiusura anticipata locali. Week end: stop centri commerciali. Ecco il nuovo Dpcm
Il testo del nuovo Dpcm {rwattachments}
Pressing della comunità scientifica, aumento continuo dei casi di positività in tutto il territorio nazionale: ecco che il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha riunito i capi delegazione della maggioranza a Palazzo Chigi per decisioni urgenti sulla nuova stretta nel tentativo di contenere la curva del contagio da coronavirus in Italia. In sintesi: dal 26 ottobre le attività di ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie sono sospese la domenica e nei giorni festivi, durante la settimana invece potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18 o alle 20. Aperta l’ipotesi di chiudere tutti i centri commerciali nel weekend. Il nuovo Dpcm contiene alcune novità importanti: dallo stop a palestre e piscine, fino alla nuova chiusura di cinema e teatri. La scuola rimarrà aperta, ma per le superiori sarà introdotto la didattica a distanza al 75 per cento.
Ristorazione: chiusa alle 18, aperta la domenica
Chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18, nei giorni festivi e la domenica potranno restare aperti ma sempre fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle 24 la ristorazione con asporto.
Stop a palestre e piscine
Stop delle attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”.
La raccomandazione: non spostarsi dal proprio Comune
“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Possibile chiusura delle piazze dalle 21
Per evitare assembramenti si sta valutando dalle 21 la chiusura al pubblico di “strade o piazze nei centri urbani, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”, prevede la bozza del Dpcm che potrebbe subire ulteriore cambiamenti.
Stop a sale bingo e gioco, chiusi parchi divertimento
Sospese anche le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò, parchi tematici e di divertimento.
Sospesi cinema e teatri, discoteche restano chiuse
“Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.
Vietate le feste, anche quelle conseguenti a cerimonie
Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi.
La scuola resta aperta: alle superiori Dad (didattica a distanza) al 75 per cento
La scuola resta aperta. Ma con qualche novità per le superiori: “Fermo restando che l’attività didattica e educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.
Mascherina raccomandata in casa se non conviventi
Nella bozza c’è un’altra raccomandazione. Quella “sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”, ovvero le mascherine, “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. È fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Inoltre “Non ricevere in casa persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.
Eventi sportivi senza pubblico
Si ferma lo sport. Dopo lo stop a palestre e piscine, nella bozza del nuovo Dpcm, “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra – riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali”.
No cortei
Cortei vietati, ma ok ai sit-in purché vengano rispettate le distanze di sicurezza.
Sagre e fiere vietate
“Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’ art. 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro”.
Musei aperti, accesso contingentato
I musei restano aperti ma con regole ben precise: “Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100mila l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Il servizio è organizzato tenendo conto dei protocolli o linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome”.
Stretta su visite in Rsa
L’accesso di parenti e visitatori nelle strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, “è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.