Festa della Toscana, tutte le iniziative in provincia di Arezzo

Il 30 novembre 1786 la Toscana adottò un nuovo codice penale in cui, per la prima volta al mondo, si decretava l’abolizione della pena di morte: la Festa della Toscana vuole ricordare quell’evento straordinario e affermare l’impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, come elemento costitutivo dell’identità della Toscana.

Bibbiena

Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli vuole riportare l’attenzione sui piccoli territori diffusi e lo fa rivolgendo un appello al presidente della Regione Eugenio Giani.

Più volte il presidente della Regione Toscana ha manifestato l’idea e la volontà di valorizzare quella che lui stesso ha definito la Toscana diffusa. Nella giornata dell’identità toscana, quella in difesa dei diritti dell’essere umano, vorrei ricordare al governatore di non dimenticarsi di quanto detto e di metterlo in pratica fin da subito e in ogni comparto, dalla sanità ai trasporti.

Sono i piccoli territori che hanno fatto grande questa regione, che l’hanno resa quella che è oggi. In questo momento storico più che in altri ritengo che la coesione, anche in termini di parità di servizi e opportunità, rappresenti la grande sfida per il futuro della nostra regione”.

Cavriglia

La pandemia ferma gli eventi in presenza ma non le celebrazioni per la data dell’abolizione della pena di morte nel Granducato. La Festa della Toscana è sempre stata per il Comune di Cavriglia un momento di incontro fondamentale, in particolare fra gli amministratori e gli studenti, tra il governo del territorio e il mondo della scuola. Dal 2000, nel corso di tutti questi anni, l’amministrazione comunale ha in effetti saputo riconoscere in essa un vero laboratorio di educazione alla convivenza civile, trasformando la Festa in un appuntamento irrinunciabile di Scuola con la “s” maiuscola, appunto.

Nata pertanto per ricordare una grande conquista di civiltà e come simbolo della moderna Toscana, questa festa ha sempre rappresentato per la comunità cavrigliese – e proprio per i cittadini più giovani – un evento per interrogarsi e discutere sul nucleo dei valori civili da preservare, trasmettere e promuovere. Quest’anno, considerata l’attuale pandemia e l’impossibilità di iniziative in presenza, il messaggio partirà simbolicamente dal Palazzo comunale illuminato dei colori del Gonfalone della Regione Toscana.

La speranza è che il 2020 rappresenti un unicum per un evento che ha visto gli amministratori impegnati sempre in prima linea sul campo di diritti, delle libertà, della tolleranza ma anche della valorizzazione delle identità, che sono state soprattutto al centro di esperienze radicate e percorsi formativi più ampi. Negli anni, nel giorno della Festa della Toscana, Cavriglia ha visto la recitazione dell’Editto da parte di Alessandro Benvenuti, l’attivazione di corsi di avviamento allo studio di uno strumento, la realizzazione di pubblicazioni come “Quadri del Risorgimento valdarnese” o il “Quaderno dei diritti” da parte degli studenti.

Aspettando che passi la pandemia e che il mondo scolastico e non solo torni alla normalità, Cavriglia sceglie i colori bianco e rosso per illuminare il proprio Palazzo comunale, come omaggio a una data che potrà presto essere celebrata di nuovo direttamente da tutti gli studenti.

Castiglion Fiorentino

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la ricorrenza della Festa della Toscana sarà decisamente diversa. Niente manifestazioni pubbliche, ma il Comune di Castiglion Fiorentinoha voluto ugualmente ricordare questo importante giorno esponendo la bandiera della Toscana a Palazzo San Michele ricordando, in questo modo, la scelta coraggiosa della Toscana di allora che la fece diventare il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte. E dalla Toscana terra di libertà l’augurio di ritrovare la ‘libertà’ di un tempo riprendendo i nostri spazi, le nostre agorà, i luoghi prediletti per far crescere la società anche attraverso la cultura“, dichiara l’assessore castiglionese Massimiliano Lachi.

Sansepolcro

Anche la Festa della Toscana è dovuta sottostare alle regole anti-Covid e così il programma delle iniziative, solitamente organizzato dal Comune di Sansepolcro, ha subito alcune modifiche rispetto a quello tradizionale.

Il Borgo ha iniziato ieri sera a celebrare la ricorrenza, con Palazzo delle Laudi illuminato di bianco e rosso, i colori della Toscana. L’accensione delle luci si ripeterà anche stasera.

Questa mattina, tramite piattaforma virtuale, l’amministrazione comunale si è confrontata con gli studenti delle quinte classi delle scuole superiori.

“Ogni anno organizziamo un incontro con gli studenti che hanno compiuto 18 anni, durante il quale vengono loro consegnate la Costituzione italiana e la tessera elettorale”, spiega il sindaco Mauro Cornioli alle decine di ragazzi collegati. “Dato che non è stato possibile prevedere un confronto di persona a causa dei protocolli anti-Covid, la Costituzione vi è stata inviata per posta e questa mattina con l’assessore Marconcini ci ‘incontriamo’ virtualmente con voi per ribadire l’importanza della Festa, che ricorda come in Toscana nel 1786, per la prima volta al mondo, Pietro Leopoldo d’Asburgo abbia abolito la pena di morte e la tortura, promulgando un nuovo codice penale (il Codice Leopoldino). Un segno di civiltà e di lungimiranza che fa onore alla nostra terra”.

All’assessore Gabriele Marconcini il compito di tracciare un quadro storico della ricorrenza, sottolineando l’importanza della Festa e dei diritti, “che servono a creare una società migliore, anche attraverso la cittadinanza attiva. Sono concetti che si legano in modo indissolubile a quello di libertà. La libertà è come la salute: finché c’è va tutto bene e forse nemmeno ce ne rendiamo conto. Proprio come sta succedendo con la pandemia, che ci ha privati delle nostre libertà fondamentali. Di sicuro adesso le apprezzeremo di più“.

Il sindaco evidenzia che leggere la Costituzione è un passaggio fondamentale nella vita di ogni italiano e invita gli studenti a farla propria:

“Contiene diritti e doveri: leggerla ci aiuta a creare il senso di civiltà e di cittadinanza. E voi giovani siate cittadini del mondo. Ci auguriamo che la pandemia finisca presto e vi consenta di volare dove e come volete”.

I partecipanti alla videoconferenza hanno anche seguito il saluto che il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha voluto inviare a tutte le scuole.

In occasione della Festa della Toscana si ricorda che Sansepolcro, in collaborazione con l’associazione Cultura della Pace, fa parte della rete Cities for life, organizzata e voluta dalla Comunità di Sant’Egidio. Attraverso questo progetto, la città ha “adottato” due condannati a morte detenuti in Texas. L’obiettivo è di creare una rete per una nuova cultura della vita, affinché nel mondo non ci sia più la pena di morte.

Loro Ciuffenna

In occasione della Festa della Toscana, il Palazzo comunale e il Mulino di Loro Ciuffenna sono stati illuminati di rosso e bianco.

“Abbiamo aderito volentieri alla proposta arrivata dalla Presidenza del Consiglio regionale. Una semplice azione ma di profondo valore sia per ricordare quando nel 1786 il Granduca Pietro Leopoldo abolì la pena di morte – la Toscana è stato il primo territorio al mondo a farlo -, sia perché attraverso questo gesto abbiamo voluto esprimere un messaggio di vicinanza e di solidarietà alle persone in questo difficile periodo che stiamo attraversando, nella speranza di poterne uscire insieme al più presto”, sostiene Nicoletta Cellai, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Loro Ciuffenna.

Civitella in Val di Chiana

Continua l’illuminazione di Villa Mazzi ad Oliveto, nel Comune di Civitella in Val di Chiana, a testimonianza della tutela dei diritti. Dal rosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne al rosso e bianco del 30 novembre per la Festa della Toscana.

In contemporanea, alle ore 19 di ieri, si è svolta in tanti municipi della regione l’illuminazione di palazzi o monumenti di particolare valore storico e artistico. Filo conduttore delle celebrazioni, ridotte all’essenziale a causa dell’emergenza sanitaria, sono stati l’affermazione, la difesa e l’innalzamento dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

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