Arezzo aspetta quelli che guardano dall’alto: Südtirol dalle grandi ambizioni, amaranto bisognosi

La squadra altoatesina, allenata dal pluriscudettato tecnico primavera dell’Inter Stefano Vecchi, rifondata una decina di anni fa dopo alterne e poco fortunate epoche sportive, sta portando avanti un progetto che mira a collocarla stabilmente nell’elite del calcio di serie C, magari con qualche ambizione di categoria superiore. Da diversi anni i biancorossi sono protagonisti fissi dei play-off, ma mai sono riusciti nel gran salto. In questa stagione l’obiettivo è mascherato ma non troppo, la rosa un mix di esperienza e giovani in gamba, il tecnico uno che viole arrivare in alto. Difesa solida (con l’ex Triestina Malomo) e attacco vivace (Fischnaller, Magnaghi e il bomber trequartista Casiraghi), il Südtirol guarda tutti dall’alto in basso e vuole incrementare la serie utile facendo risultato anche a casa nostra. L’Arezzo, dopo la buona ma non fortunata prestazione con la Sambenedettese, ha assolutamente bisogno di muovere la classifica. Camplone reclama, non a torto, un atteggiamento più agonistico da parte dei suoi, capaci di stare bene in campo ma di subire un po’ troppo la determinazione avversaria. Dovremmo invece essere noi a “mordere” i garretti altrui per guadagnarci con le buone o con le cattive quei punti che ci possano portare a ragionare con meno apprensione. La formazione sarà condizionata dallo stato fisico dei giocatori, ma si dovrebbe andare verso una conferma del pacchetto arretrato schierato mercoledì (magari con una staffetta in corso d’opera tra Cherubin e Baldan). Invariato ed invariabile il centrocampo, giacché Foglia è ancora lontano da una forma accettabile e di Arini e Di Paolantonio non si può certo fare a meno. Davanti conferma per lo stakanovista Cutolo (ammirevole per l’impegno e la lucidità a dispetto dell’età). Al centro Pesenti che dovrà farsi perdonare l’erroraccio che ha contribuito alla sconfitta contro i marchigiani nel recupero. Sulla sinistra probabile prima maglia da titolare per il figlio d’arte Sussi, un ragazzo che quando è stato chiamato in campo ha fatto vedere buone cose e la cui velocità potrebbe creare qualche grattacapo alla retroguardia della capolista. Belloni, uscito per crampi nell’ultima partita, avrà un turno di riposo, salvo inserimenti a gara in corso. Anche stavolta la montagna è ardua da scalare, ma se vogliamo “scollinare” bisogna aggredire anche queste salite.
Nella foto: una fase di Arezzo-Sambenedettese