Natale zona rossa, Il Governo chiude l’Italia

Il Governo ha varato il decreto che introduce nuove regole e divieti per le Feste di Natale e Capodanno: l’Italia va in fascia rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, in arancione negli altri. Rimangono in fascia gialla soltanto il 21, il 22 e il 23 dicembre con divieto di uscita dalla propria Regione. Nei giorni festivi a casa di parenti e amici, però con una limitazione: si può essere soltanto in due anche se si può essere accompagnati da minori di 14 anni.
Il coprifuoco rimane fissato dalle 22 alle 5, a Capodanno è dalle 22 alle 7.
Divieto di assembramento e obbligo di indossare la mascherina al chiuso e all’aperto.
Spostamenti
Dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021 consentito lo spostamento nelle seconde case purché si trovino all’interno della Regione di residenza. Per chi va all’estero tra il 21 dicembre e il 15 gennaio obbligo, al rientro in Italia, di rimanere in quarantena per 14 giorni. Tutti gli spostamenti nei giorni rossi e arancioni dovranno essere giustificati con il modulo di autocertificazione. {rwattachments} Rimangono in vigore le multe da 40 a mille euro per chi non rispetta i divieti.
Negozi, bar e ristoranti, centri commerciali
Dal 24 dicembre al 6 gennaio i bar e i ristoranti saranno chiusi e potranno riaprire solo dopo la Befana. Sarà consentito solo l’asporto o il servizio a domicilio entro le ore 22. Lo stesso vale per pasticcerie e gelaterie. Saranno aperti solo i bar presenti all’interno di autogrill, stazioni e aeroporti. Gli alimentari e i supermercati saranno aperti sempre, tranne a Natale e a Capodanno. I negozi al dettaglio invece dovranno abbassare la serranda. Con alcune eccezioni: i parrucchieri, i barbieri, le farmacie e le parafarmacie, le edicole, le librerie, i fiorai, i negozi per animali, le lavanderie, i negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, i ferramenta e i tabaccai. Saranno chiusi i centri commerciali e i mercati, se non per vendita di alimentari.
I giorni in zona arancione: 28,29,30 dicembre e 4 gennaio
Si potrà uscire liberamente dalla propria abitazione, purché si resti all’interno del proprio Comune, o si raggiunga quello più vicino per acquisti di prima necessità che non si trovano nel nostro. L’unica deroga riguarda i Comuni che hanno meno di 5mila abitanti, ai quali sarà consentito spostarsi fino a 30 chilometri ma senza però poter raggiungere i capoluoghi di provincia. Tornare al proprio domicilio sarà sempre consentito. Così come spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità. In entrambi i casi servirà l’autocertificazione. Attenti però a controllare le ordinanze regionali.
Incontri
Non è previsto nessun limite di incontro, solo raccomandazioni di evitare di invitare a casa propria persone che non siano conviventi e comunque di mantenere le distanze e indossare sempre la mascherina. In particolare se vi sono persone anziane o fragili. Stiamo parlando comunque solo di raccomandazioni che si appellano al buon senso della popolazione. Per uscire di casa non servirà nessuna autocertificazione.