Coni, Cerbai lascia l’incarico di delegato provinciale: una vita per lo sport e la scuola
“Nella vita di ognuno di noi esiste sempre un momento in cui si rende evidente la decisione di interrompere ciò per cui si è impegnati ma che ha rappresentato un operare con motivazioni legate a valori. Il mio basta si riferisce all’attività svolta prima come presidente, poi, dal 2012, come delegato provinciale CONI.
In questo momento, il mio primo pensiero e ringraziamento è rivolto a tutto il mondo sportivo organizzato nelle sue varie forme ed attività. A tutti i rappresentanti provinciali di Federazioni sportive, Discipline associate, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Benemerite e a tutte quelle associazioni che operano attivamente nel territorio. Con loro ho voluto confermare come lo sport, oltre a rappresentare un beneficio sul piano della salute rappresenta un elemento
di acquisizione di valori legati al rispetto delle regole e degli altri nell’ambito dei rapporti interpersonali presenti nell’attività di gruppo. Senza pensare, poi, alle progettualità promosse e riferite ai problemi legati al disagio giovanile. In questo ho visto sempre un legame con il mondo della scuola, rendendo palese la possibilità di modi e tempi di condivisione e collaborazione. Certamente sono stato spinto a ciò dal mio ruolo di insegnante svolto prima nella scuola e poi nell’università. In questo dico a tutti grazie perché mi siete nel cuore e vi esprimo sentimenti di vicinanza e l’augurio che il nostro mondo riesca a superare gli attuali momenti difficili. Conoscendovi sono certo che troverete modi e tempi. Vi ho conosciuto sempre capaci di spinte per la rinascita. Un pensiero e ringraziamento a tutti gli Amministratori Locali. Confermo. Essi per il nostro mondo, e nella nostra realtà, costituiscono un sicuro valore aggiunto. Hanno sempre dimostrato sensibilità ed attenzione.
Altro doveroso pensiero e ringraziamento lo rivolgo a tutte le autorità civili e militari del territorio. Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri e Forestali, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, corpi di Polizia Locale, ASL. Tutti hanno supportato e assecondato il nostro operare nello svolgimento dell’attività e iniziative. Un pensiero agli operatori della comunicazione, sempre attenti e pronti a fornire notizie sul nostro percorso, costituendo spesso uno stimolo a far meglio.
Nel lontano 1993 intrapresi il percorso nel CONI, spinto da alcuni amici sportivi, e da allora ho cercato di svolgere il compito con equilibrio e tempo necessario. In questo momento in cui gioca la memoria, riconosco momenti gratificanti legati spesso all’instaurarsi di rapporti interpersonali sempre franchi e per quanto possibile condivisi. La situazione attuale nazionale mi appare, sul piano normativo, in un momento non chiaro e non ben definito. Certamente questo stato ha contribuito alla conferma della mia decisione. Voglio assicurare in ogni caso che continuerò a rimanere sempre vicino a questo mondo, per essere, per quanto possibile utile, soprattutto avvalendomi dall’esperienza maturata.
In conclusione e di ciò chiedo scusa, voglio ricordare un insegnamento ricevuto fin da giovane da mio padre e che ho avuto ed ho sempre presente. Mi diceva che nella vita ogni impegno assunto costituisce un obbligo da rispettare per cui non si può guardare né l’orologio né il calendario. Penso di averlo rispettato“.