Pronti per la terza

Mettere in cantina tre punti significherebbe molte cose: accorciare sull’Imolese, allontanare il Ravenna, avvicinarsi al Legnago e un’altra importante iniezione di fiducia. Poi chissà, visto anche quel che sta accadendo dalle parti di San Benedetto del Tronto con i calciatori pronti alla messa in mora della società.  Intanto c’è da venire a capo dell’Imolese, unica squadra battuta nel girone di andata e sulla carta avversario ampiamente abbordabile. I rossoblu emiliani non sono velocissimi né particolarmente reattivi in difesa e faticano a proporre gioco. L’Arezzo quadrato visto a Fano dovrebbe potercela fare, perché anche se la manovra non brilla (ed in più oggi mancheranno sia Altobelli che Serrotti oltre allo squalificato Pinna) l’atteggiamento pare davvero cambiato. Adesso la squadra lotta su ogni pallone e quando va in difficoltà tira fuori la tigna che fino a qualche settimana fa rimaneva in soffitta. Le qualità dei singoli emergono qua e là nella trama della partita, anche se faticano a prendere la consistenza di un vero e proprio sistema di gioco. Gli ultimi 10 minuti nelle Marche sono stati indicativi al riguardo, con scelte volte a conservare e difendere il prezioso rigore trasformato da Cutolo. Stellone non fa pretattica e, come contro la Fermana, annuncia la formazione con 24 ore di anticipo. In campo davanti a Sala la coppia Sbraga Cherubin con ai lati Maggioni e Luciani. Mediana con Di Paolantonio, Arini e Benucci e guastatori Iacoponi, Perez e Piu. Non ci sarà Cerci, nemmeno in panchina, dopo qualche escandescenza immotivata in allenamento. Dispiace sempre vedere la china discendente di un giocatore che è stato capace di arrivare fino alla nazionale, purtroppo le ultime stagioni avevano già espresso qualcosa di simile ad una sentenza. L’Arezzo però deve guardare avanti. Quello che solo dieci giorni fa sembrava utopia, assume oggi una concretezza quasi tangibile. Facciamo tris e poi se ne riparla.

Nella foto: Iacoponi in azione contro la Fermana

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