Nuovi eroi
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Essendo un influencer è normale che le cose che ha detto abbiano avuto una così grande eco, epperò da qui a trasformarlo in eroe ce ne corre parecchio.
Se scorro le reazioni sui social sembra che il bravo Federico sia assimilabile a Ernesto “Che” Guevara. No, non ci siamo. Non me la sento di dire che Fedez sia stato coraggioso, il suo coraggio somiglia a quello di cui parlava Mitterrand riguardo ai piloti di B52 in Vietnam: “gli americani sono molto coraggiosi da 5000 metri di altezza”.
Fedez ha detto quel che pensava e ha fatto bene, ma l’ha detto dalla sua altezza di uomo di spettacolo e di businessman. Fedez è un’industria che se ne fotte delle conseguenze delle sue parole per il semplice motivo che non ci saranno conseguenze.
Gli eroi e i coraggiosi, per quanto mi riguarda, sono quelli che lottano tutti i giorni per mettere insieme il pranzo con la cena, sono le donne che si fanno carico della famiglia e del lavoro in tempi difficili, eroi sono coloro che lavorano negli ospedali e i piccoli imprenditori che lottano con le unghie e con i denti per non far fallire la propria azienda.
Ecco perché mi è insopportabile la “deificazione” di Fedez da parte di una certa sinistra. Parlare male della Lega o riaffermare una politica dei diritti è facile, più complicato è capire come recuperare terreno sulla Lega e Fratelli d’Italia tra la gente normale, tra i giovani, tra i lavoratori e tra i disoccupati. Più complicato è capire come affrontare la sfida del mondo nuovo nel dopo pandemia.
Lo so di essere della vecchia scuola e di non capire le leggi del business informativo, dove il ruttino di un personaggio con milioni di followers conta più del grido di dolore di milioni di persone anonime. Lo so bene, ma questo non significa che una sinistra degna di questa nome non debba trovare il modo e la forza di dare voce e speranze a quelle persone.