Bancarotta Etruria, chieste condanne da 1 a 6 anni. Requisitoria scritta delle pm Masiello e Maggiore, 2 mila parti civili

6 anni e 6 mesi sono stati chiesti per l’imprenditore Alberto Rigotti, 5 anni e 4 mesi per l’ex vicepresidente di Banca Etruria Giorgio Guerrini, 3 anni e 9 mesi per l’ex presidente Lorenzo Rosi. Dopo un prologo ad apertura della requisitoria in cui hanno ricostruito tutti i capi di imputazione con particolare attenzione ai finanziamenti concessi per i casi più eclatanti di distrazione, le pm di Arezzo Angela Masiello e Julia Maggiore hanno consegnato memorie scritte per le parti più tecniche, in cui evidenziano i comportamenti tenuti da parte degli imputati, accusati di aver progressivamente portato alla bancarotta l’ex Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio nel 2015. Le richieste di condanna hanno riguardato tutti gli imputati del crack di Banca Etruria, scesi nel frattempo a 24 per la morte di un ex consigliere. Contestati finanziamenti per il superyacht in costruzione a Civitavecchia, per Sacci, per la San Carlo Borromeo, all’imprenditore ed ex consigliere Alberto Rigotti, che con 6 anni e 6 mesi ha avuto la richiesta di pena più alta; Giorgio Guerrini, ex vicepresidente: cinque anni e 4 mesi; Federico Baiocchi Di Silvestri, dirigente: cinque anni e 4 mesi; Giovanni Inghirami, ex vicepresidente: 4 anni e 9 mesi; Augusto Federici, ex consigliere: quattro anni; Lorenzo Rosi, ultimo presidente della Banca: 3 anni e 9 mesi; Mario Badiali, ex sindaco revisore: 3 anni e 4 mesi; Saro Lo Presti, ex sindaco revisore: 3 anni e 4 mesi; Piero Burzi, dirigente Etruria: 3 anni e 3 mesi; Franco Arrigucci, ex sindaco revisore: tre anni e due mesi; Paolo Fumi, ex dirigente: 3 anni; Enrico Fazzini, ex consigliere: 2 anni e 8 mesi; Paolo Cerini, ex sindaco revisore: 2 anni e 4 mesi; Giampaolo Crenca, ex sindaco revisore: 2 anni e 4 mesi; Carlo Platania, ex consigliere: 2 anni e 2 mesi; Massimo Tezzon, ex presidente revisori: 1 anno e 6 mesi; Carlo Polci, ex sindaco revisore: 1 anno e 6 mesi; Alberto Bonaiti, ex consigliere: 1 anno e 6 mesi; Gianfranco Neri, ex sindaco revisore: un anno e 4 mesi; Luigi Bonollo, ex consigliere: 1 anno e 4 mesi; Maurizio Bartolomei Corsi, ex dirigente: 1 anno e 2 mesi. Per Laura Del Tongo, ex consigliere, Andrea Orlandi, ex consigliere e Ugo Borghesi, dirigente, è stato chiesto 1 anno a testa. Il presidente del collegio Gianni Fruganti ha dato spazio alle richieste degli avvocati di parte civile. Oltre 2.000 le parti civili ammesse, molti sono correntisti e risparmiatori. Il commissario liquidatore dell’ex Bpel Giuseppe Santoni ha chiesto 12 milioni di euro di risarcimento danni.