Arezzo, Liceo dell’Artigianato cinghia di trasmissione tra scuola e lavoro
Una passione che potrebbe sbocciare, o un’occasione di scelta professionale che potrebbe essere perfino decisiva. E’ questo il valore aggiunto del “Liceo dell’Artigianato”, progetto di Confartigianato Arezzo di cui stamattina si è tenuta la prima cerimonia di chiusura presso il Liceo Artistico Piero della Francesca, partner storico dell’iniziativa, a seguito del fatto che molti indirizzi di studio di questo istituto corrispondono ad attività artigiane.
“Confartigianato Arezzo – ha spiegato nell’occasione la presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Arezzo, Laura Paffetti – da molti anni organizza iniziative di collaborazione con il mondo della scuola a vari livelli. Questo progetto, intitolato “Liceo dell’Artigianato”, si incardina nell’alternanza scuola-lavoro ed è rivolto ai ragazzi più grandi, quelli che possono ricevere un orientamento più preciso per il loro futuro e che potrebbero scegliere per questo anche un’attività artigiana”.
“In pratica – ha approfondito Paffetti – sono i ragazzi a scegliere un progetto proposto dagli imprenditori dei rispettivi gruppi di lavoro, nell’ambito dei variindirizzi di studio proposti dal Liceo, e il progetto scelto viene portato avanti come se fosse una commessa di lavoro. A coordinare e guidare i giovani ci sono gli imprenditori ma anche gli insegnanti e il tempo dedicato ai singoli progetti è di circa 30 ore di lavoro quest’anno soprattutto via web, causa precauzioni covid. Insomma, un assaggio comunque concreto, di quello che vuol dire davvero fare l’artigiano, avere un’impresa e creare con passione oggetti, immagini e prodotti multimediali fatti con le mani e con il cuore”.
Quest’anno sono state coinvolte ben 11 classi tra terze, quarte e quinte con oltre 200 studenti impegnati, che sono stati seguiti in classe e a distanza da un gruppo di artigiani di Confartigianato che hanno sviluppato con i ragazzi diversi progetti.
“La particolarità del progetto – ha spiegato a sua volta il preside dell’Artistico, Luciano Tagliaferri – consiste proprio nel fatto che gli studenti si trovano ogni anno a svolgere una commessa di lavoro concordata con l’artigiano di riferimento sperimentando tecniche e modalità di sviluppo di un’idea progettuale scandite però da una precisa tempistica in modo da far percepire ai ragazzi i ritmi del mondo del lavoro in cui tra qualche anno si potrebbero trovare ad operare. Per noi è un elemento di grande importanza che in questo modo possiamo offrire ai nostri studenti”.
Confartigianato Arezzo, insieme al Liceo Artistico, è quindi riuscita a portare a termine, malgrado la pandemia, questo prezioso progetto nato in origine direttamente un’idea del Movimento Giovani Imprenditori dell’Associazione aretina.
La chiusura, e l’ottimo bilancio dell’iniziativa di quest’anno, sempre a seguito delle regole dettate delle misure anticovid, si sta celebrando in due occasioni: oggi, martedì 1° giugno, sono stati protagonisti dell’incontro gli operatori e gli studenti dei settori Moda, Oreficeria e Stampa, mentre martedì 8 giugno toccherà a Grafica e Multimediale.
Per il Multimediale è stato costituito un gruppo di Lavoro dell’Associazione Fotografi di Confartigianato composto da Riccardo Mendicino, Nedo Baglioni, Niccolò Simoncini, Eleonora Pasquini, Alice Tanganelli e Marco Sallese che ha coinvolto le tre classi nella sezione Cinema.
Per la Grafica gli artigiani dell’Associazione Grafici di Confartigianato Arezzo coinvolti nel progetto sono stati Alessandra Leone, Edgar Vannelli e Roberto Cateni e anche qui i lavori hanno coinvolto tre classi del triennio.
Gli artigiani della Federazione Moda che si sono dedicati a questo progetto sono stati Sandra Paciotti e Claudio Grisolini. La sezione Stampa e Serigrafia ha beneficiato degli insegnamenti della decoratrice Luisa Bisaccioni. Per i due indirizzi sono state coinvolte 4 classi del triennio. Infine, per il settore Oreficeria, in campo gli artigiani dell’Associazione Orafi e Argentieri di Confartigianato Arezzo Roberto Baragli e Luca Parrini che hanno lavorato con una terza e una quarta classe del Liceo.