Arezzo 2020: “Feste e sagre non vanno penalizzate”

“Questa volta – recita la nota di Arezzo 2020 – l’argomento è quello della ripresa post covid di determinate attività commerciali, tema che ha indubbiamente una sua validità, ma è unilaterale. Infatti, se è stato giusto sollecitare lo Stato a fornire ristori e a prevedere la graduale riapertura di tutte le attività commerciali, è altrettanto giusto considerare altre esigenze e punti di vista non meno legittimi. 
Le lunghe fasi di lockdown hanno riproposto in modo ancora più forte l’esigenza di socialità e aggregazione delle persone. Al tempo stesso la pandemia ha messo in grave crisi anche tutte le associazioni di volontariato sociale, quelle culturali e aggregative, quelle che animano la vita di tante piccole località: per queste associazioni non si è avuta una grande attenzione e speciali sostegni e sono finite in un cono d’ombra. Ora, condizioni sanitarie permettendo, con le dovute precauzioni ed il rispetto delle regole, è giusto che la vita estiva conosca di nuovo la possibilità per le persone di ritrovarsi all’aperto anche grazie ad appuntamenti popolari rappresentati da feste e sagre, il cui valore sociale, richiamato a parole ma di fatto negato, non va messo in competizione con altre necessità. Un’amministrazione pubblica ha il dovere di considerare tutte le esigenze e di non piegarsi ad una a scapito di un’altra”.
 
Associazione “Arezzo 2020 per cambiare a sinistra”

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