Cultura ad Arezzo, Pugi risponde all’opposizione: “Polemiche pretestuose, contano i fatti”
“Intendo tranquillizzare sia i componenti dell’opposizione in Consiglio Comunale sia coloro che, pur qualificati, pontificano rispetto alla gestione della cultura e del patrimonio artistico della città, ritenendosi gli unici detentori della verità. Più opportuno sarebbe attenersi ai fatti, in special modo in un momento come questo, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte in maniera costruttiva per favorire una pronta ripartenza, senza ingenerare polemiche pretestuose. Chi sta all’opposizione dovrebbe avere ben chiare le problematiche che l’emergenza sanitaria ha comportato e non cercare ogni appiglio per polemizzare e tentare di guadagnare facile visibilità. Nulla è finito nel dimenticatoio, anzi stiamo lavorando e siamo operativi per risolvere i problemi e restituire alla città e ai visitatori le nostre eccellenze, compresa la collezione Oro d’Autore che sta tanto a cuore ai consiglieri comunali di minoranza. Come tutti ben sanno i musei sono una delle attività che sono state più penalizzate dalla pandemia, gli ultimi a essere chiusi quando già non c’erano più visitatori e gli ultimi a essere riaperti con grosse difficoltà dettate da un ferreo protocollo Covid diramato dal ministero che ha ristretto considerevolmente le modalità di accesso alle quali eravamo abituati.
Ma stiamo ai fatti, che sono quelli che contano e ci interessano: un protocollo d’intesa approvato da Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e Arezzo Fiere e Congressi Srl, sta aspettando la firma del presidente Eugenio Giani per essere formalizzato. Intanto la Fondazione Guido d’Arezzo, i primi di aprile, ha provveduto a inviare il progetto, condiviso con la Regione, alla Soprintendenza, la quale ha 120 giorni di tempo per deliberare le autorizzazioni necessarie per far partire i lavori. Detto questo, con i 200 mila euro stanziati dalla Regione Toscana per il 2021 a favore di questo prestigioso progetto, partiranno i lavori per la nascita del Museo dell’Oro che, come da crono-programma, sarà inaugurato entro la fine dell’anno in corso. Nessuno sta con le mani in mano, tutte le componenti sono operative, compreso Lorenzo Cinatti, il nuovo direttore della fondazione che, insediatosi a marzo, si è subito messo all’opera, riuscendo in poco tempo a programmare una stagione estiva nonostante l’ombra del Covid. Siamo impegnati al massimo, amministrazione comunale e fondazione lavorano in tandem per il bene comune di un città che giorno dopo giorno sta risorgendo. Con impegno e fatti”.