Uno studio del savinese Yuri Milaneschi brilla ad Amsterdam
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«Si tratta di un tipo di depressione che si trova solo in circa un 1/3 o 1/4 di pazienti con depressione ed è caratterizzata da particolari segni biologici come l’alterazione di alcuni marker del sistema immunitario – ricorda Yuri Milaneschi – per questo abbiamo pensato di provare a personalizzare il trattamento specificatamente per questi pazienti, testando l’aggiunta di un farmaco anti-infiammatorio comunemente usato per l’artrite reumatoide al loro normale trattamento antidepressivo. La speranza è che questa azione aggiuntiva sull’infiammazione sottostante possa spingere e amplificare l’effetto antidepressivo»
«Alcuni studi hanno dimostrato infatti che la presenza di alterazioni infiammatorie è spesso legata ad una peggiore risposta teraputica alle terapie antidepressive standard ed una maggiore cronicità del disturbo – conclude Milaneschi – la nostra speranza è che questo possa essere un primo passo per migliorare il trattamento e la qualità di vita di un numero sostanziale di pazienti che soffrono di depressione, che rimane secondo l’OMS uno dei disturbi piu’ invalidanti al mondo».