“Imprese Vincenti”: l’aretina Del Morino tra le 14 presentate nel digital tour di Intesa San Paolo

La vocazione all’internazionalizzazione e la capacità di posizionarsi sui mercati esteri sono i temi della seconda tappa del digital tour di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane, giunto quest’anno alla terza edizione.

Inaugurato lo scorso 15 settembre, il programma Imprese Vincenti ha selezionato quest’anno 112 aziende concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI in questo particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. Nella tappa odierna, dedicata all’Internazionalizzazione, vengono presentate 14 PMI vincenti per le strategie di internazionalizzazione sviluppate in questo particolare contesto economico: Caen Els (Viareggio), Coolshop (Torino), Degrea (Padova), Del Morino (Arezzo), Elleci (Latina), Esse-Ci (Padova), Esteco (Trieste), Global Display Solutions (Vicenza), Gottifredi Maffioli (Novara), ICS (Pavia), Kronn (Padova), Mario Bongio (Novara), Teco (Trani) e Val Giovanni e Figli (Torino).

Dall’avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione, a conferma della vivacità delle PMI e della voglia di partecipazione nonostante la fase di difficoltà connessa alla pandemia. Mentre l’edizione 2020 ha evidenziato la capacità delle imprese di gestire la fase di difficoltà e resistere alla crisi, Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese.

Leve strategiche per questo obiettivo sono soprattutto quei fattori intangibili che rappresentano i driver della crescita del Paese, in linea con il Programma Motore Italia lanciato da Intesa Sanpaolo a marzo di quest’anno e riconducibili alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: capacità di innovare, digitalizzazione, sviluppo del capitale umano, progetti di transizione sostenibile, vocazione internazionale, legame con il territorio e capacità di sviluppare rapporti di filiera. A questi fattori si aggiungono i settori delle imprese non profit – sempre più fattore di coesione sul territorio e veicolo della finanza di impatto – e dell’agroalimentare, comparto prioritario sul PIL del Paese e la cui centralità nell’equilibrio socio- economico è apparsa ancor più determinante durante la crisi pandemica.

Con Imprese Vincenti 2021 viene confermata la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e i Partner di progetto – Bain&Company, ELITE, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, a cui quest’anno si sono aggiunti Nativa, Circularity e Coldiretti. La tappa odierna, dedicata all’Internazionalizzazione, ha visto la presenza dei partner di progetto Cerved – che in qualità di partner tecnico già dalla scorsa edizione, collabora nella selezione delle Imprese Vincenti con dati e score – ed ELITE che metterà a disposizione delle aziende di Imprese Vincenti strumenti di advisory dedicati al reperimento di fonti di finanza alternativa a supporto della crescita e all’identificazione di possibili linee guida per lo sviluppo strategico tramite il continuo confronto su best practice internazionali con la community degli imprenditori e investitori ELITE.

L’internazionalizzazione è uno strumento determinante per il rilancio del Paese e per lo sviluppo delle imprese, che Intesa Sanpaolo pone tra gli elementi fondanti del piano Motore Italia per le PMI e uno dei pilastri degli interventi sviluppati a favore della loro crescita. Oltre agli interventi di natura finanziaria, Intesa Sanpaolo offre assistenza qualificata grazie a più di 300 persone, presenti su tutto il territorio nazionale e dedicate al supporto specialistico alle imprese, oltre ad una rete internazionale presente in circa 40 Paesi.

Intesa Sanpaolo mette inoltre a disposizione un network di esperti partner italiani ed esteri che garantiscono copertura in oltre 160 Paesi nel mondo ed offrono alle aziende consulenza legale e fiscale, analisi dei mercati e ricerca partner, affiancando le imprese italiane nei paesi di destinazione ed aiutandole a sviluppare nuove opportunità di business all’estero, anche nei mercati più complessi.

Il supporto alle PMI nei processi di internazionalizzazione e di sviluppo dell’export – offerto dal Gruppo alle imprese sia in Italia che all’estero – si sviluppa inoltre attraverso un’assistenza qualificata ed un’ampia offerta di prodotti e servizi, in partnership con le istituzioni quali ICE e Sace e Simest, oltre che al mondo associativo e alle Camere di Commercio. Dall’avvio dell’operatività Intesa Sanpaolo ha erogato finanziamenti a supporto all’internazionalizzazione per oltre 1,2 miliardi di euro.

Per aiutare le imprese nella fase del rilancio, il ruolo della Banca è anche quello di offrire processi di formazione e informazione alle aziende nel conoscere le opportunità di sviluppo nei paesi esteri, oltre che favorire missioni all’estero delle imprese clienti per conoscere partner internazionali.

Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: « I mercati esteri hanno da sempre rappresentato un importante motore di crescita per l’industria italiana, sia in termini di export che di investimenti produttivi e commerciali. Questa tappa di Imprese Vincenti guarda alla grande capacità delle nostre PMI di differenziare le proprie produzioni e di inserirsi nei mercati esteri, seguendo una vocazione internazionale che è stata ed è tuttora vitale e vincente per il rilancio dell’economia del Paese e dei singoli territori. Se oggi l’export è in forte ripresa lo dobbiamo alle aziende che hanno mantenuto fede a questa vocazione, anche durante la pandemia, rivoluzionando la propria organizzazione e il proprio business, puntando sulla ripartenza delle esportazioni e ponendo l’Italia in una situazione di vantaggio rispetto a molti paesi concorrenti».

INTERNAZIONALIZZAZIONE: MOTORE DI CRESCITA DELL’INDUSTRIA ITALIANA
(fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo)
L’analisi dell’andamento dell’export nel periodo 2008-2019 evidenzia la progressiva crescita del saldo commerciale dell’industria manifatturiera italiana che, complice la debolezza del mercato interno, è arrivato a superare i 100 miliardi di euro nel 2019 (al netto dei prodotti petroliferi), +70 mld di euro in 10 anni. Tale

risultato colloca l’Italia al secondo posto nel ranking degli esportatori europei, direttamente alle spalle della Germania.
Il 50% del saldo manifatturiero italiano è generato dal solo settore della Meccanica, seguito da alcuni settori di punta del Made in Italy quali Sistema moda (con un 24% di incidenza sul saldo 2019), Prodotti in metallo (10,4%), Alimentare e bevande (8,1%) e Mobili (7,6%). In termini di propensione all’export, invece, ovvero di rapporto tra il valore delle esportazioni e la produzione, spicca su tutti il settore farmaceutico, divenuto ormai un hub di riferimento per la produzione farmaceutica europea, dove si concentrano gli investimenti di importanti gruppi multinazionali. Di rilievo anche il grado di apertura estera del Largo consumo, che include i prodotti per la detergenza e la cosmesi, dell’Elettronica e degli Elettrodomestici, ben superiore al 48% medio del manifatturiero nazionale.

La performance dell’Italia sui mercati esteri è frutto, innanzitutto, di una elevata diversificazione di prodotto delle esportazioni manifatturiere, decisamente superiore a quella che caratterizza i principali concorrenti europei e mondiali. Inoltre, in un contesto internazionale complesso, che negli ultimi dieci anni ha visto spostarsi il baricentro della produzione industriale verso l’Asia, l’Italia emerge come il paese manifatturiero europeo che, nel confronto con Germania, Francia e Spagna, è riuscito ad aumentare di più il proprio raggio di esportazione (+418 Km, dai 2.995 medi del 2008). L’incidenza dei flussi di merci destinate all’Europa Occidentale è infatti diminuita nel tempo, pur continuando a restare la quota prevalente sulle esportazioni complessive di prodotti manifatturieri, sia in Italia (49,4%) sia negli altri tre paesi concorrenti europei, legati da solidi vincoli produttivi oltre che da un’area di libero scambio. Contestualmente, si è assistito ad un aumento del peso dell’export di beni manufatti verso paesi geograficamente più lontani, come quelli del NAFTA, dell’Asia, del Nord Africa-Medio Oriente e dell’America Latina.

Questa buona capacità di reazione del manifatturiero italiano di fronte ai mutamenti del commercio mondiale è risultata premiante anche nel corso del 2020, nel cogliere le opportunità di ripresa del ciclo economico una volta accantonata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Stati Uniti e Asia, infatti, sono le due aree che su tutte hanno guidato la ripresa dell’economia internazionale nella seconda metà dello scorso anno, davanti a un’Europa in marcia a più velocità per effetto del protrarsi dei contagi e di una campagna vaccinale condotta con tempistiche differenti nei paesi dell’Area.

Il contributo del canale estero sarà cruciale anche per la crescita dell’industria italiana nei prossimi anni. La propensione all’export dei settori manifatturieri è destinata ad aumentare da qui al 2025, raggiungendo una media del 50%. Determinante nel raggiungere questo traguardo sarà anche il preservare solidi legami produttivi con gli altri player mondiali, in particolare con i paesi europei, che alimentano un forte interscambio di input e lavorazioni intermedie interno all’Area. I principali player manifatturieri dell’Eurozona presentano, infatti, catene del valore saldamente integrate tra loro, dove emerge un contributo importante degli altri stati membri maturi ed emergenti.

La competitività dell’Italia sui mercati internazionali continuerà a giocarsi, infine, anche attraverso gli investimenti esteri. Tra le mete prescelte per dar vita a controllate estere emergono Stati Uniti (pesano il 24,3% sul fatturato totale delle controllate estere italiane, pari a 546,2 miliardi di euro), Germania (10,8%), Francia e Spagna. In termini di numero di addetti e imprese attive spiccano però anche alcuni mercati emergenti, quali Brasile, Cina e i paesi dell’Est Europa (Romania, Polonia), con un peso preponderante, in questi ultimi, degli investimenti nel settore manifatturiero.

Focus regionale

I brillanti risultati ottenuti sui mercati internazionali si spiegano con la forza dei territori, che presentano un’intensa vocazione industriale e possono contare su un’ampia diversificazione produttiva. A livello regionale spiccano le regioni del Nord-Est, con ai primi tre posti Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, tutte con una propensione all’export vicina al 45%. Seguono al quarto posto una regione del Centro, la Toscana, e al quinto una del Nord-Ovest, il Piemonte, con una percentuale del 38,1%. Per dinamica si sono messe in evidenza Emilia-Romagna, Toscana (grazie al traino della filiera della pelle), Basilicata (trainante l’automotive) e il Lazio (grazie alla farmaceutica). Le regioni Trentino-Alto Adige, Sardegna e Valle d’Aosta si collocano invece a metà della classifica, e al di sotto della media nazionale, a causa di una maggiore vocazione ai servizi e al turismo in particolare.

Nel periodo che va dal 2008 al 2019 un buon contributo all’aumento delle esportazioni italiane (+111,3 miliardi) è venuto appunto da Veneto (+15,1 miliardi di export tra il 2008 e il 2019), Piemonte (+9 miliardi di euro) e Trentino-Alto Adige (+2,9 miliardi di euro). Nel Veneto i due terzi della crescita sono riconducibili alle maggiori esportazioni di Agro-alimentare (+3,4 miliardi di euro), Meccanica (+3,3 miliardi di euro), Biomedicale e Occhialeria (+1,9 miliardi di euro) e Articoli in pelle (+1,6 miliardi). In Piemonte le vendite

all’estero negli ultimi undici anni sono cresciute di più nei settori dell’Agro-alimentare (+2,9 miliardi di euro), della Gioielleria (+1,7 miliardi di euro), della Meccanica (+1,4 miliardi di euro) e della Chimica (1,1 miliardi di euro, comprensivo della Cosmetica). Anche in Trentino-Alto Adige il primo comparto per incremento registrato nelle vendite all’estero tra il 2008 e il 2019 è quello dell’Agro-Alimentare (+679 milioni di euro), seguito da Automotive (+619 milioni di euro), Meccanica (+391), Prodotti in metallo ed Elettrotecnica.

Al contempo, si è assistito a una crescita quasi generalizzata del raggio d’azione delle esportazioni delle regioni italiane. Solo la Toscana è andata in controtendenza, a causa del balzo dei flussi di prodotti in pelle diretti in Svizzera, rilevante polo logistico per un’importante multinazionale della moda attiva a Firenze. In undici anni la distanza media dell’export è salita di 242 chilometri in Veneto, 511 in Piemonte, 161 in Trentino Alto-Adige, 218 in Sardegna e 361 in Valle d’Aosta.

La pandemia ha causato un forte calo dell’export, diffuso a tutti i territori italiani. Hanno mostrato una maggiore resilienza il Veneto (-8,2%) e il Trentino Alto-Adige (-7,9%), grazie soprattutto al contributo rispettivamente della Farmaceutica e dell’Agro-alimentare. Più penalizzato il Piemonte (-12,7%) anche a seguito del forte calo delle esportazioni dell’Automotive.

Le indicazioni disponibili per il 2021 evidenziano un significativo rimbalzo dell’export italiano nella prima metà dell’anno (+24,2% tendenziale) e un recupero pieno di quanto perso lo scorso anno (+4,1% rispetto alla prima parte del 2019). Si è assistito a una crescita generalizzata delle esportazioni anche a livello regionale: in particolare, Molise, Calabria, Toscana, Piemonte, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia- Romagna, Veneto, Lombardia, Umbria, Campania e Sicilia hanno saputo recuperare e superare i livelli delle esportazioni registrati nel periodo antecedente alla pandemia. Più nel dettaglio, in Veneto (+23,8% rispetto al primo semestre del 2020, +5% rispetto al 2019) sono state particolarmente trainanti le vendite di Metalmeccanica, Elettrodomestici e Mobili. Performance positive anche in Trentino-Alto Adige (+27,6% la variazione tendenziale, +10,4% la variazione rispetto ai livelli pre-Covid) grazie alle maggiori vendite dei principali settori in cui la regione esporta: Metalmeccanica, Automotive e Agro-alimentare. In Piemonte, le esportazioni del primo semestre (+29,5% rispetto allo stesso periodo del 2020, +0,7% rispetto al 2019) sono cresciute grazie alle buone performance della Metalmeccanica, dell’Automotive e della filiera Agro-alimentare. Export in aumento anche in Valle d’Aosta (+31,3%), anche se rispetto al primo semestre 2019 si registra ancora un calo del 8,5%: la Metallurgia, il principale settore esportatore, è cresciuta sui mercati esteri rispetto al primo semestre 2020, ma non ha ancora recuperato i livelli pre-Covid. Bene invece l’Automotive, in crescita costante. L’incremento tendenziale dell’export a livello regionale segna poi il primato della Sardegna (+53,1%), risultato fortemente condizionato dalla presenza del settore della raffinazione del petrolio, che rappresenta oltre il 70% delle esportazioni dell’isola. Anche al netto di questo si apprezza un’intensa crescita delle vendite all’estero (+42,5%), tuttavia permane ancora un piccolo gap rispetto al periodo pre-pandemia (-0,9%).

In prospettiva, la propensione all’export delle regioni italiane è destinata ad aumentare in maniera generalizzata, proseguendo il percorso di crescita solo interrotto nel 2020. Maggiori opportunità saranno presenti per i territori già fortemente attivi all’estero, grazie anche a un già buono radicamento commerciale. Le regioni più in ritardo e, in particolare quelle del Mezzogiorno, hanno però un potenziale di sviluppo significativo, soprattutto nel settore agro-alimentare, ma anche in settori a medio-alta e alta tecnologia, come la meccanica, l’aerospazio, l’ICT e la farmaceutica, dove sono presenti importanti aree di specializzazione (come la Meccatronica del Barese, l’ICT di Catania, la Farmaceutica di Napoli, la Farmaceutica di Catania, l’Aerospazio pugliese, l’Aerospazio campano).

Le Imprese Vincenti grazie alla Internazionalizzazione
Nella seconda tappa del digital tour, le 14 “Imprese Vincenti” per Internazionalizzazione sono state presentate raccontandone storia d’impresa e scelte strategiche che le hanno portate a consolidare il proprio percorso di sviluppo: Caen Els (Viareggio), Coolshop (Torino), Degrea (Padova), Del Morino (Arezzo), Elleci (Latina), Esse-Ci (Padova), Esteco (Trieste), Global Display Solutions (Vicenza), Gottifredi Maffioli (Novara), ICS (Pavia), Kronn (Padova), Mario Bongio (Novara), Teco (Trani) e Val Giovanni e Figli (Torino).

CAEN ELS Srl – CAEN ELS fornisce dispositivi per varie applicazioni ad alto contenuto tecnologico, sia per gli acceleratori di particelle (sincrotroni, Free Electron Lasers, acceleratori medici) che per il mercato industriale (es. l’automotive). I campi di sviluppo variano dagli alimentatori per magneti, ad avanzata strumentazione elettronica per diagnostica, da trasduttori di corrente ad alta precisione, a complessi sistemi elettronici per le linee di fascio della ricerca di base. I principali centri di ricerca mondiali sono clienti di CAEN ELS, largamente riconosciuta come partner di eccellenza.

Sede: Viareggio (Lucca) – Sito www.caenels.com

COOLSHOP Srl – Coolshop è un provider di soluzioni digitali che pone forte attenzione sul tema della UX con l’obiettivo di creare processi di vendita assistita efficaci. Unisce strategia digitale, user experience e design per aiutare il cliente a pensare fuori dagli schemi. Il focus di Coolshop è sui due ingredienti di una perfetta User eXperience: un front-end design efficace ed intuitivo (anche in ambito B2B) e solide integrazioni lato backend.

Sede: Torino – Sito www.coolshop.it

DEGREA SpA – Degrea S.p.A. è un’industria di vasi in terracotta situata in Italia, in provincia di Rovigo. Con oltre 7 milioni di Euro di fatturato e 60 dipendenti Degrea rappresenta una delle più importanti vaserie in Italia e in Europa con applicazioni nei settori dei vasi in terracotta per outdoor e indoor, dove ogni fase produttiva viene gestita all’interno dell’azienda, dall’approvvigionamento delle materie prime, loro stoccaggio, alla macinazione per proseguire con lo stampaggio, l’essicazione, la cottura ed il confezionamento fino alla spedizione dei prodotti.

Sede legale: Padova – Sito www.degrea.com

DEL MORINO Srl – Del Morino si occupa della produzione di attrezzature agricole per la coltivazione e il giardinaggio. La tecnologia è un punto di forza dell’azienda, vengono reinvestiti ogni anno circa il 40% degli utili. Da quando arrivarono dalla Cina i primi prodotti di scarsa qualità e nessuno standard produttivo, l’azienda scelse di puntare invece sull’industrializzazione e automatizzazione dei processi produttivi.

Sede: Caprese Michelangelo (Arezzo) – Sito www.delmorino.it

ELLECI SpA – Elleci SpA, fondata nel 1992 e presieduta da Giancarlo Traversa, è tra i leader mondiali nella produzione e commercializzazione di lavelli per cucina e bagno in materiale composito. Dalla sua sede di Pontinia (LT), con oltre 150 dipendenti e una produzione annua di oltre 400.000 pezzi, Elleci raggiunge ogni angolo del mondo. Lunga esperienza nel settore, attenzione al design, innovazione nei materiali, tecnologie di produzione all’avanguardia sono elementi che le hanno consentito di rivoluzionare l’immagine dei lavelli: non più semplici accessori, ma oggetti con funzionalità e design unici.

Sede: Pontinia (Latina) – Sito www.elleci.com

ESSE-CI Srl – ESSE-CI progetta e realizza soluzioni d’illuminazione per interni. La qualità dei prodotti è il miglior modo per differenziarsi in un mercato molto competitivo come quello dell’illuminazione, i suoi prodotti vengono realizzati con la cura e l’esperienza di una bottega artigiana unite al grande apporto fornito dalle tecnologie più innovative.

Sede: Vigonza (Padova) – Sito www.esse-ci.it

ESTECO SpA – ESTECO è una società indipendente di produzione software. La sua tecnologia apporta modularità, facilità d’uso, standardizzazione e innovazione al processo di progettazione ingegneristica. L’approccio è altamente specializzato nell’ottimizzazione numerica e nella gestione dei dati di simulazione con solide basi scientifiche. L’azienda si rivolge a numerosi settori industriali al fine di supportare le aziende nel continuo processo di miglioramento dei propri prodotti, ad esempio nel settore automobilistico, aerospaziale e navale con riconoscimenti anche nel mondo dell’architettura.

Sede: Trieste – Sito www.esteco.com

GLOBAL DISPLAY SOLUTIONS SpA – Da più di 40 anni, GDS è all’avanguardia nello sviluppo e nella produzione di tecnologie per i mercati di Digital Signage, Lighting e Stampanti. L’unicità di GDS risiede nella continua innovazione di prodotto e tecnologia, così come in quella organizzativa e del modo in cui va incontro alle esigenze del cliente.

Sede: Cornedo Vicentino (Vicenza) – Sito www.gds.com

GOTTIFREDI MAFFIOLI Srl – Dal 1926 Gottifredi Maffioli è specializzata nella produzione di una vasta gamma di trecce, tortiglie e cavi per i settore industriale e nautico. Tutti i prodotti sono 100% Made in Italy. L’innovazione è stata sempre al centro dell’attività dell’azienda, così come l’implementazione di tecniche di produzione esclusive, che costituiscono un fattore chiave per raggiungere le prestazioni tecniche elevate. L’esperienza dell’azienda, unita alla tecnologia avanzata e a severi controlli di qualità, si sono rivelati fondamentali per il successo ottenuto anche sui mercati internazionali.

Sede: Novara – Sito www.gottifredimaffioli.com

ICS SpA – ICS, realtà industriale 4.0 con processi produttivi automatizzati e completamente digitalizzati, è presente sul mercato mondiale in settori diversificati con una ampia gamma di prodotti in materiale plastico

a basso impatto ambientale. La logica operativa di ICS rispecchia appieno la filosofia di economia circolare mediante l’utilizzo di oltre il 70% di materiali rigenerati. L’attività si svolge su un’area di 60.000 m2 di cui 20.000 coperti, una forza lavoro di 68 addetti e la trasformazione annua di plastica di 9.000.000 kg.
Sede: Copiano (Pavia) – Sito www.ics-spa.it

KRONN Srl – Kronn progetta, produce e commercializza impianti altamente tecnologici per la produzione in continuo di pannelli sandwich. L’alto grado di customizzazione distingue Kronn tra i competitor. L’azienda propone soluzioni all’avanguardia che permettono riduzione dei costi di produzione, gestione e manutenzione dell’impianto. Kronn offre assistenza preventiva online e presso i clienti per ridurre al minimo le ore di fermo impianto, proponendo continui miglioramenti upgrade che semplificano e riducono il lavoro degli operatori. Kronn vuole diventare un partner per lo sviluppo tecnologico futuro.

Sede: Pernumia (Padova) – Sito www.kronn.it

MARIO BONGIO Srl – Dal 1936 Bongio è un punto di riferimento della rubinetteria di qualità Made in Italy e oggi vanta prodotti iconici e centinaia di realizzazioni di prestigio ovunque nel mondo. Da subito l’azienda sceglie la strada dell’innovazione e del design che ancora oggi ne costituiscono il DNA imprenditoriale, in grado di coniugare funzionalità, stile, tecnologia e cura artigianale del dettaglio. Bongio controlla e gestisce internamente ogni fase della produzione anche a fianco di designer e architetti di livello internazionale.

Sede: San Maurizio D’Opaglio (Novara) – Sito www.bongio.com

TECO Srl – TECO opera nel settore dell’irrigazione dal 2004 ed è all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni sostenibili per il risparmio idrico attraverso la creazione e la realizzazione di prodotti di micro- irrigazione innovativi e di alta qualità. La gamma di prodotti ha riscosso un successo internazionale grazie alla qualità, performance, competitività dei prezzi e attualmente l’azienda collabora con produttori e distributori di diverse aree nel mondo. La TECO studia sempre nuove soluzioni tecnologiche per soddisfare le richieste provenienti da un mercato altamente competitivo.

Sede: Trani (Barletta-Andria-Trani) – Sito www.teco-europe.com

VAL GIOVANNI E FIGLI Srl – La Val Giovanni e Figli è un’azienda leader nel settore dello stampaggio a caldo e lavorazioni meccaniche di finitura. L’azienda è all’avanguardia tecnologica, certificata per i più alti standard qualitativi e attiva in diversi settori con prodotti dai 3 ai 500kg. Qualsiasi processo aziendale è pianificato attraverso un sistema completo di Project Management, che controlla il lavoro sinergico di ogni processo dei prodotti e progetti avviati. Tutti gli input ed output sono centralizzati attraverso tools in cloud che permettono l’integrazione di tutte le attività a livello di corporate.

Sede: Rivara (Torino) – Sito www.valgiovanni.com

Per vedere le tappe del digital tour Imprese Vincenti 2021 e per approfondimenti è disponibile il link:

https://group.intesasanpaolo.com/it/sezione-editoriale/eventi-progetti/tutti-i-progetti/economia/imprese-vincenti

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