Farmacie private, in tre mesi effettuati 2000 vaccini. Giotti: “Contributo insostituibile”

“E’ questo – spiega il presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti – il grandissimo ed insostituibile contributo, in continua evoluzione, che la Farmacie private hanno dato, stanno dando e continueranno sempre più a dare, nel percorso che sta portando alla concreta realizzazione della Farmacia dei Servizi, punta avanzata di prossimità sul territorio del servizio sanitario regionale.

Fondamentale servizio delle Farmacie private, in atto dallo scorso mese di agosto, è ora anche la vaccinazione antiCovid-19 in Farmacia, nell’ambito del relativo Accordo Quadro Nazionale e Regionale, per il contrasto della pandemia, per il raggiungimento dell’immunità di gregge della popolazione e l’attestamento del relativo Greenpass fino a 12 mesi”.

Ora le Farmacie, su indicazione di una provvedimento della Regione che ha dato seguito a una direttiva ministeriale, “sono operative – spiega ancora Giotti –  anche per la somministrazione della dose addizionale di richiamo “booster” con il vaccino Comirnaty-Biontech-Pfizer per tutti gli over 60 e gli operatori sanitari pubblici e privati. Stanno procedendo sollecitamente quindi ad effettuare anche le somministrazioni della terza dose a tutte le categorie indicate nella circolare ministeriale ad esclusione delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti /preesistenti”.

“Il Farmacista, abilitato grazie a specifici moduli formativi dell’Istituto Superiore di Sanità – approfondisce Giotti –  aderisce volontariamente al servizio di vaccinazione con i vaccini Comirnaty-Biontech-Pfizer per gli over 12 su prenotazione diretta in Farmacia con l’acquisizione del consenso informato e nel rispetto di una serie di misure legislative e di sicurezza a tutela dei cittadini e degli operatori, sia all’interno che all’esterno della Farmacia in gazebo”.

La Farmacia privata diventa quindi, con i propri Farmacisti vaccinatori, un punto vaccinale della popolazione al pari dei MMG-PLS e delle HUB vaccinali della ASL, indispensabile ed insostituibile per supportare su tutto il territorio la campagna vaccinale nazionale che ha superato ormai l’85% della popolazione, e attualmente – soprattutto nella circostanza di chiusura di alcuni HUB vaccinali della ASL in zone periferiche e rurali – impegnata soprattutto nella vaccinazione fino alla dose di richiamo “booster” di Assistititi domiciliati in Toscana ma soprattutto da altri paesi extra-europei.

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