Ceppo, varianti, green pass super, Metha, Sussi e sushi: la vita Estrana

Per molti turisti, oltre visitare le zone e i luoghi del film “La vita è bella”, Arezzo gli ha ricordato anche il film “il miglio verde”, nel senso che, dopo aver camminato per un miglio tra i banchi, a forza di spendere soldi rimane… al verde, ma se son soldi che restano a Arezzo ci va bene così! Peccato per i contagi in salita, che rendono meno incantato il tutto, dato che si dovrebbe andare tutti (e giustamente) con le mascherine, ma qualcuno evidentemente pensa solo al ceppo del Natale e non al ceppo della pandemia e a quel punto è anche ceppo di suo… Va detto che il Sindaco Ghinelli, oltre che ordinare controlli, che ovviamente non possono arrivare ovunque, non si è ancora espresso sulla festa di fine anno, il che sta spingendo molti aretini a cercare nelle tasche, chi per prendere il telefono e disdire prenotazioni e chi a cercare nelle tasche per toccarsi i coglioni.
Tra le attrattive più attese, c’era quella della riapertura della Fortezza, anche se potrebbe essere tenuta più aperta nel pomeriggio, primo perché garantirebbe meno affollamento e secondo perché chiudendo alle 18, si è battuto il record dell’ex ospedale Garbasso, dove alle 17 e 45 ti portavano il vitto per la cena alle 17 e 50 c’era la mela cotta, alle 18 passavano col bricco del caffè d’orzo, e alle 18 e 30, se non ti venivano a trovare i parenti, ti davano il pappagallo o la padella per fare due gocce d’acqua e ti dicevano “buonanotte”!.
Tornando alle questioni di sicurezza, anche ad Arezzo sono state annunciate le misure di sicurezza e i divieti per chi non possiede il super Green Pass, nelle festività natalizie. Solo col super Green Pass si potrà infatti, tra le altre cose, nei pranzi natalizi assaggiare se i tortellini son giusti di sale, e intufare il pane e eventualmente leccare il tegame del sugo dei crostini. Suo di diritto, il culo del pollo arrosto (il boccon del prete), e il culaccio del cotechino e del salame; e sempre solo con questo super Green Pass si potrà avviare il panettone e mettere lo zucchero a velo sul pandoro. Sua infine anche la precedenza al gabinetto e anche sul divano di casa quando piglia la bafagna dopo pranzo. Questi sì che potrebbero essere incentivi fondamentali per velocizzare le vaccinazioni!
Con l’apertura di un nuovo mega ristorante, è definitivamente integrata ad Arezzo la “SUSHI” mania, dove ormai i punti vendita di queste prelibatezze giapponesi crescono come funghi (quest’anno ci vuole poco.. i funghi ne sono usciti pochi, si vede non hanno il Green Pass). E quindi anche a Arezzo, ormai il Sushi è di casa, da quando più di due anni fa, faceva notizia solo perché un tonno prese l’ascensore, adesso per gli aretini evidentemente… sushita curiosità per il palato e rispetto ad altri ristoranti, forse anche per le tasche. Il Sushi poi sta entrando anche nei momenti di vita comune: per cercare di fare colpo sul partner, gli si dice “E se noi SUSHisse insieme?”, ma senza esagerare, altrimenti poi si rischia di dire: “al ristorante ho esagerato, e ora me s’è SUSHIolto il corpo”. Pure il nuovo allenatore dell’Arezzo Sussi (in bocca al lupo Mister!) è stato vittima della Sushi mania, dato che qualcuno, con un errore di scrittura, lo ha salutato dicendo: “Buon lavoro Mister Sushi!” Ma altri tipi di ristorazione stanno aprendo o apriranno ad Arezzo, legati a catene internazionali. Ma occhio perché gli aretini, specie a tavola non vogliono catene e decatti se le catene le mettono quando nevica. Quindi si consiglia a ristoranti di Sushi, carne, o altre catene internazionali, di inserire nei loro locali, cibi e termini di uso aretino tipo CULACCIO, CUDENNA, CROSTELLO, PAN DE IERI, BILLO, NEPPETELLA, COLLO D’OCIO ALEGUMATO, CULTELLA, BICCICO DELLA TOVAGLIA, BAZZA UNTA, BONO DA FACCI IL TONFO, PIENO COME UN OVO… ne gioverebbe a voi e ai nostri palati!
Improvviso ma fisiologico calo delle temperature ad Arezzo. Ma in città il freddo non arriva quando c’è una perturbazione artica o un fronte freddo proveniente dagli Urali… Ad Arezzo capisci che il freddo è arrivato quando la gente se IMBACUCCA, quando ce vuole il COLTRONE, quando il freddo è BUSSONE e quando le anziane rivorrebbero il prete a letto (la Curia si tranquillizzi).
È scoppiato il caso Macrì/Estra, con l’Autorità Nazionale Anti Corruzione che ha fatto decadere l’ormai ex Presidente Francesco Macrì per “incarico inconferibile”. Macrì si è dichiarato ESTRAlunato e ha fatto subito ricorso, ma secondo molti che lui non sapesse nulla ÈSTRAno. Anche se secondo altri lui ormai ÈSTRAcco. Il fatto è che quando in Giunta si parla di gas… qualcosa o qualcuno nel fornello a gas si brucia sempre. Il Sindaco Ghinelli per ora non ha commentato e uscendo dal bel concerto tenuto ad Arezzo dal famoso direttore d’orchestra Zubin Mehta e del Maggio Musicale Fiorentino ha dichiarato: “Lo sapevo che era meglio sentire cantare questo coro che sentire cantare lo Staderini”. Nel frattempo Macrì il Presidente di Estra non lo può fare nemmeno se ha il Green Gas… pardon il Green Pass super, rinforzato e gasato! E nella sede di ESTRA dove finora lo salutavano con “Buongiorno Presidente Macrì”, adesso si passerà a “Macrì t’ha nominato?” fino a “Macrì t’ha cercato?”. Eh sì, a volte la vita… ÈSTRAna parecchio!
E per finire l’oroscopo: Gli astri consigliano un bel viaggio in Casentino o in ValTiberina… È meglio avere a che fare con le varianti di Calbenzano, di S. Mama e del Molin Nuovo, che con la variante sudafricana!

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