D’Ettore, FI: “La manovra sta già cambiando, le parole del governo hanno fatto danno”

“Appare evidente, del resto, che la crisi di alcune banche e del valore dei Btp poteva manifestarsi anche in tempi brevi; la BCE, nonostante le elucubrazioni del vicepremier Di Maio, non può ovviamente finanziare il deficit pubblico italiano e la perdita di valore dei titoli di stato nella pancia alle banche potrebbe obbligare il governo a dei salvataggi. Così come l’aumento dei costi di finanziamento delle banche potrebbe scaricarsi inevitabilmente su famiglie ed imprese. Già si affaccia l’ipotesi che “Quota 100” e reddito di cittadinanza vadano fuori dalla manovra per essere inseriti solo nel 2019, a condizioni mutate, in due diversi provvedimenti “collegati” alla legge di stabilità. E se il Pil non dovesse crescere a sufficienza nel 2019 sarà necessaria una manovra bis, molto più rigorosa che rischia di scaricarsi integralmente sui risparmiatori ed imprese. Per ora è questo il risultato degli annunci del Governo ed ancora in Parlamento non è stato presentato alcun testo definitivo. La politica economica di un grande Paese come l’Italia richiede tuttavia fiducia ed accortezza, non bastano gli annunci, tantomeno gli attacchi sconsiderati a tutti coloro che, semplicemente, e con grande pacatezza, mettono in luce dati e limiti reali di ogni misura di bilancio in rapporto ai conti pubblici italiani”.
Lo affermano, in una nota congiunta, Maurizio D’Ettore e Francesco Cannizzaro, deputati di Forza Italia.