Organo a canne ad Anghiari. Lo volevano quelli del rave. File ai tamponi, mascherine P2 ad Arezzo
La nazionale italiana di calcio ha chiesto subito di riaprire la Fontemura come fornitore di acqua minerale ufficiale al posto dell’acqua Uliveto, convinta che le inalazioni ricevute dall’acqua migliorasse e di molto le prestazioni degli atleti. I ripetitori di Poti, più che la quinta banda, ricevevano la quinta bamba e misteriosamente trasmettevano il segnale in 4K anche sulle radio, le lavastoviglie e l i tostapane; e a proposito di radio, era presente su tutte le frequenze Radio maria, anche se la “maria” nell’etere non era quella giustamente venerata alla radio. Infine, dalla stazione spaziale internazionale ISS, Poti appariva come la terza montagna che fumava di più in Italia dopo l’Etna e Stromboli. Ma comunque tutto si è concluso senza grossi problemi, e le polemiche hanno poi alappato un po’ tutti… e quindi, una volta tanto, i cachi acerbi han fatto più effetto della marijuana. Molti gli sdegni della politica locale sulla vicenda e sul problema delle ex aree industriali abbandonate. A loro andrebbe però ricordato che l’area Lebole, su cui da oltre vent’anni sono state fatte bipartizan più chiacchiere che a Carnevale, è ormai pronta per ospitare un Remake di Woodstock.
È di questa settimana la notizia che l’Arcivescovo Fontana ha deciso di donare l’organo della Cattedrale (quello più recente, del 2006) ad una parrocchia di Anghiari. In effetti nel meraviglioso contesto artistico della nostra Cattedrale, quell’enorme blocco sembrava un po’ fuori luogo. Gli organizzatori del Rave party di Poti, saputo che era un organo a canne, si sono subito interessati per l’acquisto, ma la Curia ha per fortuna rifiutato l’offerta. Rocco Siffredi ha invece fatto sapere che se l’organo lo donasse lui, per averlo ci sarebbe una coda più lunga di quella che ha di già. Molti gli apprezzamenti per il nostro Arcivescovo per il bel gesto. Qualcuno ha anche gridato al miracolo, visto che è riuscito ha donare un organo, pur rimanendo in vita!
Proseguono le corse ai tamponi per far fronte alle esigenze sulla nuova drammatica crescita del Covid. Code in tutte le farmacie alla ricerca di tamponi, e i farmacisti, nel tentativo di sciogliere queste file e assembramenti, stanno mettendo a punto messaggi luminosi in aretino da mostrare fuori dalle farmacie. Eccone alcuni: “SON FINITI I TAMPONI, QUINDI CAVATEVI DAI COGLIONI” e anche “È PÌÙ FACILE CHE LE QUERCE FACCIANO I LIMONI, CHE TROVARE QUI I TAMPONI” oppure “CHI PER IL TAMPONE FA LA CODA, È MEGLIO CHE SI METTA DA UNA PRODA” e “NON CHIEDETECI IL MOLECOLARE SE NON VOLETE ESSERE MANDATI A CACARE’.
Molte richieste anche per le mascherine FFP2, anche se non è chiaro quando e dove sono obbligatorie. Una volta ad Arezzo per poter entrare dappertutto, più che la FFP2, bastava la P2 (ti davano la pannuccia invece della mascherina) e in effetti con quella potevi entrare in tutti i posti, compresa la galera. Per il resto la gestione dell’emergenza (come diciamo da tempo) andrà tra poco data in mano ai falegnami, visto che ci vorrà presto il quarto vaccino (chi meglio di loro sa fare il quartabuono!?) e soprattutto i falegnami saranno utili nel comprendere le strutture e i divieti dei Green Pass decisi dal Governo, visto che nessuno ci capisce… una sega.
È arrivata la Befana anche ad Arezzo e siamo riusciti a sapere cosa c’era nelle calze di alcuni Vip cittadini. In quella del Sindaco Ghinelli, a cui la Befana prima di ammattire per trovarlo, ne ha mandata una negli USA e una ad Arezzo, la Befana ha messo un pezzo di carbone, che poi al momento di dare un morso, si è rivelato un pezzo di asfalto, forse a ricordargli di dare una tappata alle tante buche cittadine). Al Presidente della Regione Eu/Genio Giani la Befana ha consegnato una calza vuota, e gliela riempirà solo dopo che lui ha riempito di Medici e Infermieri gli ospedali ormai al collasso per il poco personale presente. Ai calciatori dell’Arezzo, la Befana, oltre al carbone, ha portato una calza col plantare regolabile, scrivendo nel biglietto: “A voi più che la calza, vi ci vuole i piedi buoni”.
E per finire l’oroscopo: Gli astri e la Regione ci dicono che da lunedì risiamo in zona gialla… alzi una mano chi ha capito cosa cambia!