Piscina comunale, polemiche e nuovi iscritti. Elezione del Presidente della Repubblica: potrebbe essere un aretino
Polemiche anche all’inizio settimana sulla Piscina Comunale che continuava a permettere l’ingresso nella struttura senza la richiesta di Green Pass. Il cartello dell’affiliazione alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) era stato sostituito con FICN (Facciamo I Cazzi Nostri) e a nulla erano serviti gli appelli del Sindaco (appena rimessosi da un breve ricovero in ospedale, auguri!), visto che la struttura è Comunale, e che aveva emanato un ORCO, che potrebbe sembrare un moccolo ma che è la sigla di Ordine Reiterato Chiusura Obbligatoria a cui il gestore della Piscina aveva risposto al Sindaco con un certificato MCDS (Manco Cacato De Striscio). Nel frattempo, saputa la notizia del mancato controllo Green Pass, il tennista Novak Djokovic aveva richiesto un’iscrizione alle strutture, mentre anche la ex campionessa Federica Pellegrini si era interessata per un nuovo stile di nuoto praticato solo in questa piscina: dopo la rana e il delfino, era qui nato anche lo stile a salmone, visto l’andare controcorrente del gestore. Il problema è che i nuovi regolamenti del Green Pass su strutture, negozi, edicole ecc., sono chiari come il Buratto del Saracino, nel senso che chiari non sono per niente ma fan girare le palle. Probabilmente il Covid più che ucciderlo, si cerca di batterlo rincoglionendolo!
Timore per la peste suina anche in territorio aretino. Vista l’emergenza vaccinale generale, qualcuno, per passare bene, visto che va di moda, ha detto che andrebbero vaccinati anche maiali e cinghiali. Sia i maiali che i cinghiali però, han gia fatto sapere che è meglio averci la mamma troia o scrofa, che farsi il vaccino. Comunque sia, se si convincessero maiali e cinghiali a vaccinarsi, di sicuro ai maschi non verrà inoculato il Pfizer (della stessa casa del Viagra) in quanto i maschi di maiali e cinghiali son già al verro di suo…
Anche Arezzo si prepara alla ormai prossima elezione del Presidente della Repubblica. Va detto in partenza che alcuni termini usati nei giorni dell’elezione, hanno origini aretine. Il primo che viene in mente è il termine “catafalco” dove i grandi elettori voteranno in segreto. Ebbene ad Arezzo il termine “catafalco” è usato fin dall’antichità per descrivere persone o cose sia al maschile che al femminile, di forma o aspetto inguardabile. Ad esempio: “Ma come si fa a fidanzarsi con quel catafalco“, oppure: “questo mobile è un catafalco, all’Ikea te lo traventano” e pure quando si sgombra una cantina o un garage, di solito poi si dice: “c’ho un catafalco di roba da buttare via“. Anche il termine “a camere riunite” è di origine aretina e si usa quando viene imbiancata una camera da letto e per una notte tutta la famiglia deve dormire in una stanza sola. Pure le urne dove verranno inserite le schede votate sono vecchie damigiane da olio di un frantoio aretino, andate in disuso per via della mosca. Da cui il detto che per essere eletti bisogna ungere. Molti gli aretini che potrebbero ambire al Quirinale. Uno di questi potrebbe essere Patrizio Bertelli, ma al discorso di fine anno, se gli scappa un moccolo, la trasmissione a reti unificate sarebbe subito interrotta e sostituita con Mastrota che vende i materassi. Poi sempre il Bertelli, alla parata del 2 giugno vorrebbe volare con l’elicottero insieme alle frecce tricolori e farebbe togliere le scie bianche, lasciando il rosso e il verde perché è del Colcitrone. Altro aretino che a sentir lui se avesse l’età, sarebbe il miglior Presidente possibile, è il tuttologo Andrea Scanzi. Ma anche lui al discorso di fine anno, dopo due minuti avrebbe già offeso mezza Italia e fatto la pubblicità al suo libro e allora anche qui interruzione del collegamento a reti unificate e ritonfa coi materassi di Mastrota. Non sapremo mai se Scanzi un giorno scioglierà la riserva… ultimamente fa sciogliere il corpo a sempre più persone. Un aretino che, secondo un sondaggio locale, alcuni vorrebbero al Quirinale è il Lucertola. Se gli dicessero di andare al Colle, lui purtroppo preferirebbe quello del Pionta che il Quirinale. E inoltre, in un’eventuale visita ufficiale della Regina Elisabetta, gli direbbe: “Oeh, figa ce l’hai una sigaretta?!” E poi inizierebbe il discorso di fine anno con il saluto: “Ciao tacchini!” con tanto di linguaccia, il che porterebbe di nuovo ad interruzione immediata della trasmissione e “fuori programma” ancora con Mastrota e i materassi. Altro aretino eleggibile potrebbe essere Pupo, anche se una volta ha cantato insieme al Principe di Savoia Emanuele Filiberto. Ma anche lui, se al discorso di fine anno lo inquadrassero insieme ai corazzieri, la sua testa sarebbe all’altezza dei genitali dei due corazzieri stessi e sembrerebbe di parlare quindi a quattro coglioni. Il che, per l’ennesima volta, ci sarebbe la trasmissione a reti unificate sospesa e giù altro fuori programma coi materassi di Mastrota. Insomma, con un aretino al Colle, non sappiamo se le cose migliorerebbero, ma di sicuro a forza di materassi si dormirebbe meglio! E per finire l’oroscopo: siamo entrati nell’Acquario, speriamo che qualcuno ogni tanto ci cambi l’acqua!