Solidarietà all’Ucraina in salsa aretina: la campagna “Io non russo”

È stata la settimana dell’ultimo giorno di Carnevale, ma in pochi sono quelli che lo hanno passato in costume o mascherati, anche perché tra quelle chirurgiche o quelle FFP2, son due anni che la mascherina non ci si toglie e quindi ce se fa bastare quelle. Quindi, molti quelli che si sono “vestiti”, ma solo con il pensiero. Chi si voleva vestire da fantasma o da mostro, quest’anno si sarebbe vestito da bolletta… che fa parecchio più paura. Chi avesse avuto problemi di stitichezza, bastava si vestisse da Putin, ecco che allora sarebbe stato giustamente mandato a cacare da tutti. Molte erano anche le idee per costumi di aretini illustri: chi si voleva vestire da Guido Monaco doveva portare anche un piccione che ogni tanto gli cacava nel capo. Chi si vestiva da Chimera, al massimo alle 23 doveva rientrare a Firenze. Chi si vestiva da Sindaco Ghinelli, doveva arrivare in ritardo dicendo che era stato ad una udienza in Tribunale. Chi si vestiva da Vigile Urbano stavolta non doveva controllare la quantità di pasta al forno presente. Nessuno si poteva vestire da infermiere, dato che la Regione non li assume neanche per le feste di Carnevale. Chi voleva sfoggiare beni di estremo lusso si presentava o con un Rolex, o con scarpe e borse di Prada o con due taniche di benzina o gasolio del distributore. Agli ingressi delle feste, coi Green Pass si sarebbero controllati i vaccinati, coi Green Bass quelli sotto il metro e 60, e con il Green Grass quelli sopra i 90 chili. E a quel punto, friggendo i classici fiocchi, molti aretini, oltre che Putin, hanno mandato a cacare anche le feste in costume e son rimasti a casa!
E, a proposito di Putin, anche Arezzo si è giustamente indignata su ciò che sta accadendo in Ucraina e sono scattate tante iniziative di solidarietà… sperando che tutto si possa fermare. Nel tentativo di poter far cambiare idea a Putin, si sta cercando di boicottare temporaneamente tutto quello che riguarda la Russia. Ad Arezzo nascerebbero campagne tipo “Meglio il mezzovino che la Wodka!”; “abbasso il colbacco, w la papala!” ecc. Le scuole di danza farebbero ballare il ballo del Qua Qua, piuttosto che la Kalinka o il ballo della Steppa! Altra campagna aretina potrebbe essere quella del: “Basta insalata russa! Meglio i ragaggioli e la panzanella!” È invece di difficile attuazione la campagna dal titolo: “Io non russo”, anche perché la gente russava ben prima della crisi attuale, ma soprattutto perché a chi dorme è bene non lo svegliare!
Presentata in settimana l’ iniziativa del controllo di vicinato contro gli schiamazzi nelle zone delle movide serali e notturne. L’iniziativa permetterà ai residenti di queste zone di segnalare, anche tramite mail, comportamenti non opportuni, o che destano preoccupazioni, oltre sempre ad usare il telefono nei casi di urgenza. Si potranno segnalare quindi risse, danneggiamenti, urla e musiche ad alto volume. Per facilitare la compilazione delle mail, i cittadini potranno usare acronimi a seconda dei disturbi da segnalare. Ad esempio con ETUB si segnalerà (È Tutto Un Bercìo) con PIT (Pisciano in Terra) e con SCIC (Se cavano i calzoni); fino al definitivo OARIC in cui si segnalerà (Ora Avrebbero Rotto I Coglioni); L’Amministrazione Comunale a sua volta chiede ai cittadini di essere precisi nelle segnalazioni di musiche assordanti, visto che è stata più volte scambiata per la canzone vincitrice del Festival di Sanremo ad alto volume, una miagolata prolungata tra gatti in calore.
Altre definizioni del cruciverba aretino della Settimana Enigmistica (con soluzione): a chi manca, sta ritto anche senza Viagra (SEGGIOLA); c’è anche quella superiore (CHIASSA); lo sei se a scuola bocci una volta (VAGABONDO); lo sei se a scuola bocci due volte (DURO); è meglio sulla sfoglia che sul groppone (MATTARELLO); parte di agrume o dell’aglio e… passione dei maschietti (SPECCIA).
E per finire l’oroscopo: in questo notiziario si prova a fare ironia, anche se il momento è quello che è. Gli astri quindi lo sconsigliano a chi l’ironia non la sopporta, ma a questi non sanno cosa consigliare.

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