Dae, raggiunta quota 1.000 in provincia di Arezzo. Mandò: “Cittadini braccio armato” Ar24Tv

Ad Arezzo in piazza San Jacopo, come in tante altre piazze in tutta Italia, si è svolto in questo 14 maggio il Defibrillation day, una manifestazione per comprendere l’importanza della prevenzione cardiaca e i vantaggi del pronto intervento. Presenti medici e infermieri della ASL Toscana sud est, con il suo dipartimento di Emergenza/Urgenza, assieme alle associazioni di volontariato come la Croce Rossa, la Misericordia e l’Anpas.
L’utilizzo tempestivo di un DAE consente oltre che di evitare la morte di una persona di ridurre drasticamente i danni conseguenti ad un arresto cardiaco. In caso di arresto cardiaco è necessario un duplice intervento: il massaggio cardiaco esterno e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno.
“Arezzo è una provincia che da oltre dieci anni è impegnata in una costante campagna di sensibilizzazione e potenziamento di questo fondamentale presidio di vita che è il defibrillatore – dichiara Massimo Mandò direttore del dipartimento Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est – Siamo stati tra i primi a distribuire queste attrezzature nel territorio oggi ne abbiamo oltre 1000 in tutta la provincia di Arezzo (343 Arezzo, 147 Casentino, 98 Valtiberina, 248 Valdarno e 179 in Valdichiana). Abbiamo formato oltre 34mila persone e la percentuale di sopravvivenza con queste azioni è arrivata fino al 40% degli interventi. Un risultato eccezionale, che però non ci basta, per questo stiamo lavorando per diffondere ancora di più la presenza dei DAE anche nei grandi condomini, ad esempio, e soprattutto cerchiamo di formare più persone possibile ad un corretto intervento”.
{rwgallery}