Strage negli Stati Uniti, Galimberti: “Armati fino ai denti, loro non cambieranno”

Diciannove bambini e due adulti, le insegnanti, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos. Un massacro che allunga la striscia di sangue negli Stati Uniti, dove ci sono state più di 200 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno e che riapre l’annoso dibattito sulla potentissima lobby delle armi statunitense. Il fotografo di Castiglion Fiorentino, Gabriele Galimberti, 45 anni, aveva documentato per immagini la realtà tutta statunitense dei possessori di armi: con la serie di scatti “Gli Ameriguns”, realizzata per il National Geographic, è risultato uno dei tre vincitori del World Press Photo 2021 nella categoria “Stories”, consacrando anni di lavoro e di ricerca.

“Una raccolta di foto e interviste a bianchi, neri, repubblicani, democratici, poveri, ricchi, dal Montana al Texas, tutti armati fino ai denti”,

spiega al quotidiano La Repubblica.

“C’è una sorta di fanatismo: le amano come oggetti, gli danno lo stesso valore che noi diamo a una tv o a una macchinetta del caffè. Possono averle e le hanno. A me hanno chiesto stupiti: “Come mai voi italiani non potete comprarle?”. E poi amano l’adrenalina dello sparo, hanno portato anche me a provare: al poligono, nel deserto, in giardino”, 

racconta Gabriele, che poi non regala troppe speranze rispetto all’idea del Presidente statunitense Joe Biden di correre ai ripari dopo l’ennesima strage:

“Ritengono che avere un’arma sia un loro diritto, guai a chi glielo tocca. Negli Stati Uniti ci sono più pistole che persone”.

40 le foto che compongono “Gli Ameriguns”. Restituirebbero le loro armi?

“Sarebbero pronti a scendere in strada e combattere per tenerle”.

 

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