Crisi, Ghinelli firma appello. FdI non ci sta
C’è anche la firma del sindaco Ghinelli nella lettera aperta spedita a Mario Draghi da parte di alcuni sindaci italiani:
“Ho firmato subito la lettera aperta sulla crisi di governo in atto, che i sindaci hanno indirizzato a Mario Draghi. Un appello comune e convinto per chiedere allo stesso Draghi di andare avanti in un momento particolarmente delicato per il nostro Paese, al quale si unisce quello al richiamo alla responsabilità rivolto a tutte le forze politiche. I sindaci, più di ogni altro hanno contezza delle difficoltà e dei problemi che il Paese sta vivendo, vicini come sono, per il ruolo che rivestono, alle comunità che rappresentano. Abbiamo bisogno di certezze e stabilità, e in questo momento Mario Draghi è la figura che più le rappresenta. Non possiamo permetterci oggi una crisi che significherebbe immobilismo e metterebbe a rischio il rilancio economico e la realizzazione di opere pubbliche indispensabili”.
C’è quindi anche il nome del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli nella lettera aperta dei sindaci sulla crisi di governo inviata ieri a Mario Draghi. In essa si esprimono incredulità e preoccupazione per una crisi, si legge nella lettera, “generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza”. Nella lettera quindi i sindaci chiedono a Draghi di andare avanti, in quanto il solo, in questo momento, in grado di garantire quella stabilità, quelle certezze e quella coerenza necessarie per continuare la trasformazione delle città.
Con il sindaco Alessandro Ghinelli, hanno firmato, tra gli altri, Luigi Brugnaro sindaco di Venezia, Marco Bucci sindaco di Genova, Antonio Decaro sindaco di Bari – Presidente ANCI Michele De Pascale sindaco di Ravenna – Presidente UPI, Giorgio Gori sindaco di Bergamo, Roberto Gualtieri sindaco di Roma, Stefano Lo Russo sindaco di Torino, Dario Nardella sindaco di Firenze – Coordinatore città metropolitane, Maurizio Rasero sindaco di Asti, Matteo Ricci sindaco di Pesaro – Presidente ALI, Beppe Sala sindaco di Milano.
Il commento di Fratelli d’Italia Arezzo alla lettera del sindaco di Arezzo:
Da sempre crediamo che l’Italia abbia bisogno di un governo con un chiaro mandato popolare e coeso, con un programma condiviso dalle forze politiche che lo sostengono per risolvere i problemi concreti dei cittadini.
È l’esatto contrario di quello che abbiamo visto in questa legislatura, caratterizzata da Esecutivi nati nel Palazzo e appoggiati da partiti divisi su tutto. La crisi del Governo presieduto da Mario Draghi ne rappresenta solo il triste epilogo e non intendiamo avvallare nessun appello affinché resti a Palazzo Chigi. Non condividiamo questa iniziativa, lanciata da alcuni sindaci del PD, in ambito Anci, sia nel merito che nel metodo.
Nel merito: crediamo che in questo momento l’Italia possa permettersi tutto tranne che un governo immobile, paralizzato dai giochi di palazzo e dagli scontri tra i partiti di maggioranza; nel metodo: un Sindaco rappresenta anche i cittadini che vogliono andare a votare e non puo’ permettersi di utilizzare le Istituzioni che rappresenta per finalità politiche, o peggio, di partito.
Sono forzature che chi ricopre un ruolo istituzionale non può permettersi, né tanto meno promuovere.
Per quanto riguarda Arezzo non è accettabile l’adesione di Ghinelli e ne prendiamo con forza le distanze. Anche lui deve rappresentare tutti i cittadini oltre che la sua maggioranza. Tutta.