Ex Tiberina 3bis, per Veneri e Capecchi “una svolta attesa da 23 anni, finalmente verranno date risposte ai cittadini”
“Una svolta attesa da 23 anni e giunta proprio durante giorni segnati da nuovi tremendi incidenti stradali e disagi nel tratto della E45. Finalmente, si sono riaccesi i riflettori sull’unica strada alternativa di collegamento: la ex statale Tiberina 3 bis. Il protocollo, siglato tra Provincia di Arezzo e Comune di Pieve Santo Stefano, è propedeutico alla presa in carico da parte dell’ente presieduto da Silvia Chiassai Martini della Tiberina 3 Bis nel tratto Valsavignone-Canili, attualmente impercorribile a causa delle numerose frane -dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti- Un protocollo di portata “storica” per la viabilità della Valtiberina che prevede la realizzazione di opere per la sistemazione dell’arteria declassata nel 1997 a strada comunale. Si va ad individuare un percorso chiaro e condiviso risolvendo i dubbi proprio per l’attribuzione delle risorse, per la messa in opera degli interventi e per la futura competenza. E, visto che le buone notizie non arrivano mai da sole, dopo una lunghissima attesa l’ottava commissione del Senato ha approvato l’emendamento per l’inserimento in Finanziaria del primo stralcio di risorse per la riapertura della strada, per 5 milioni”.
“Come Fratelli d’Italia abbiamo a più riprese sollecitato Regione e Anas a intervenire per risolvere definitivamente i problemi, ma ha sempre prevalso la “politica della toppa”! L’economia della Valtiberina è ostaggio di una viabilità inesistente: pensate soltanto che le perdite causate al sistema produttivo e dei trasporti dall’interruzione della E45 nel 2019 sono stati calcolati tra i 20 e i 27 milioni di euro, cifre molto vicine a quelle necessarie per sistemare definitivamente l’ex statale Tiberina 3-bis”.