La Via Crucis di Liszt eseguita con il nuovo organo della Cattedrale di Arezzo

Il concerto sarà trasmesso in diretta da TSD (canale 85 e www.tsdtv.it/live) e mostrerà al pubblico come il nuovo organo si adatti benissimo anche alla musica vocale. Verranno eseguite tutte le quattordici stazioni della Via crucis di Liszt, più un brano iniziale e uno finale, dedicati da Liszt a Roma quando ebbe un momento di crisi mistica. Intorno alla metà dell’Ottocento, infatti, il grande musicista che visse a Roma per tanti anni, venne preso da un momento di crisi spirituale, e dedicò alla capitale d’Italia, varie opere corali, tra cui la Via Crucis.

Composizione singolare nella sua struttura, la Via Crucis è un lavoro che racchiude più stili e più lingue e che non ha esempi analoghi in tutta la letteratura musicale dell’Ottocento. Si compone di quattordici stazioni, brevi “scene” musicali a sé stanti ma unite tra di loro da una logica simbolico-motivica. I testi sono quelli della tradizione cattolica, quindi in latino, ma con alternanza di corali luterani in tedesco. Gli stili musicali sono quindi diversi, da quello monodico gregoriano, al linguaggio sia tonale che atonale, a quello modale. Un concerto che si inserisce nell’ambito degli eventi per l’inaugurazione del nuovo organo della Cattedrale, e nella XV edizione della stagione di musica vocale Diventinventi.

Il nuovo organo, fortemente voluto e promosso dall’Arcivescovo Riccardo Fontana, è stato realizzato dal Maestro Paolo Ciabatti, organista aretino, avvalendosi della collaborazione di due artigiani, Marco Santi e Andrea Pettinari, sotto la supervisione del coordinatore dell’ufficio tecnico della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il geometra Vincenzo Sica, e nasce dalla grande cultura del Maestro Eugenio Maria Fagiani, organista di fama internazionale, insieme al quale hanno lavorato il Maestro Lorenzo Donati e il Maestro Cesare Ganganelli. Il loro lavoro comune ha dato garanzia che adesso la Chiesa Cattedrale sia dotata di un pezzo adeguato a tutte le necessità: quelle liturgiche e quelle concertistiche. Inoltre, il nuovo organo utilizza la consolle restaurata del Maestro Francesco Coradini, facendo tornare la tradizione dei primi del ‘900 e viene utilizzato il cedro del Libano, il legno che il re Davide procura al figlio Salomone per costruire il tempio di Gerusalemme.

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