Donne ‘dem’ e priorità per il futuro, lista di 16 punti presentata da Ceccarelli e Casini
16 punti. Tanti ne contiene il documento che la Conferenza delle donne democratiche della provincia di Arezzo chiede a Vincenzo Ceccarelli e Roberta Casini di condividere. «Sono proposte operative per dare risposte alla necessità di una miglior qualità della vita di noi donne in termini di opportunità formative, lavorative, di servizi sociali ed educativi. Su queste proposte, insieme al Coordinamento delle Amministratrici Dem, ci impegneremo in una campagna elettorale capace di coinvolgere i territori, le realtà economiche, sociali e aggregative in una attività di ascolto e di presentazione delle proposte del PD. Riteniamo fondamentale il Piano Next Generation EU come patto di Legislatura che impegni le forze progressiste a mettere al centro l’equità sociale e le pari opportunità per tutti, in particolare per le ragazze e le donne, che hanno pagato e pagano maggiormente le conseguenze della pandemia, nel rispetto del Piano Italia 2027 (sviluppo sostenibile e transizione ecologica e digitale, lavoro, conoscenza e giustizia sociale, diritti)», hanno dichiarato le redattrici del documento.
Ed ecco una sintesi delle proposte della Conferenza delle donne: approvazione della proposta di legge PD sulla non autosufficienza che comprende anche lo specifico riconoscimento del caregiver; aumento temporale dei congedi parentali gratuiti per uomini e donne; gratuità dei servizi per l’infanzia in tutto il Paese; legge sulla parità salariale (a parità di lavoro, la differenza salariale tra uomo e donna può ancora arrivare al 30%); politiche a sostegno dell’occupazione femminile e della permanenza nel mondo del lavoro, sia attraverso il part-time ed allo smart working, intesi come scelta personale e non solo come scelta organizzativa del datore di lavoro; rientro al lavoro delle donne dopo pause e/o licenziamenti; valorizzazione del lavoro di insegnante svolto in gran parte da donne, con allineamento degli stipendi alla media europea; investire nella salute e della sanità pubblica, incrementando la prevenzione, la medicina del territorio, i consultori, assicurando l’appropriatezza delle cure e tuteli la salute e l’autodeterminazione delle donne; promuovere i consultori per i giovani per rispondere alle problematiche sessuali e psicologiche degli adolescenti; implementazione delle attività di prevenzione e cura dell’infertilità; contrastare le violenze di genere ed i femminicidi con l’incremento dei servizi e delle reti necessarie all’offerta di percorsi adeguati alla fuoriuscita dalla violenza; abbassare il cuneo fiscale sia per i lavoratori dipendenti che per i lavoratori autonomi; sostenere l’imprenditoria femminile e l’accesso alle carriere in ogni settore; affrontare il tema della “povertà educativa e dell’abbandono scolastico”; mantenere attiva la Commissione Regionale Tripartita in modo che, insieme ai fondi del PNRR, possa ricostruire un catalogo dell’offerta formativa per scongiurare l’uscita dai percorsi scolastici; affrontare il tema della formazione politica delle donne per rendere più incisiva l’azione politica, rafforzare e promuovere nuove classi dirigenti femminili.