Nuove lettere per linee bus e scuola. Vescovo Andrea presto in città, dialogo col sindaco

Fatto sta che in molti casi è più montato il nervoso che la gente nelle corriere. Poco chiari anche molti percorsi e orari delle nuove linee con le lettere, tanto che anche chi in lettere è laureato, non ci ha capito… un’acca (H). L’unica lettera comune per tutti è stata la O, ovvero la forma della bocca mentre si leggevano gli orari nelle pensiline. Poi le pensiline stesse, per alcuni, si sono trasformate in immagini religiose, dato che hanno provocato l’invocazione a santi e divinità. Alcune nuove linee hanno il nome di un gruppo sanguigno, tipo A+ e B+ e in effetti, dal nervoso, a molti è arrivato il sangue al capo. Per cui la gente, abbinando le destinazioni alle loro caratteristiche popolari, ha incominciato a dire che per arrivare al Matto, a Antria o a Gello era roba da matti; per arrivare alla Mossa non si muoveva nessuno; per andare ai cappuccini, te toccava ordinalli; per andare al Cimitero, facevi prima da morto che da vivo; per andare a Ruscello ce voleva un fiume de tempo; per andare a la Sella, a quel punto te meritava prendere il cavallo; per andare a Indicatore, nessuno ti indicava come fare; per andare a Venere o Giovi, facevi prima con la nave spaziale; per andare a Madonna di Mezzastrada, qualche madonna era partita prima… per andare in zona Mazzi, Torrino e San Zeno te toccava mandar tutto a puttane…
Alla fine, sfruttando il nuovo linguaggio delle lettere, la risposta comune degli utenti è stata: “Ma andate tutti a pigliallo sul Q”.
La situazione dovrebbe però migliorare col tempo, anche se il fatto che in questi giorni ad Arezzo era più facile montare la Belen che montare in corriera, è sembrato gratificante..
Autolinee Toscane e Comune tengono comunque a tranquillizzare sull’efficienza dei nuovi servizi e invitano i cittadini a non prendere tutto… alla lettera!
Emozione e soddisfazione per l’annuncio ufficiale da parte dell’ Arcivescovo Fontana, del suo successore a Vescovo della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, di Monsignor Andrea Migliavacca, che prenderà pieni poteri e arriverà definitivamente in città tra un paio di mesi. Anche il nuovo Vescovo Andrea, (a cui va un grande benvenuto) ha espresso il suo desiderio di conoscere presto i suoi nuovi fedeli aretini. Pare che farà comunque una visita in città nei prossimi giorni, in cui avrà i primi contatti con la città, il suo predecessore e il Sindaco. In particolare il Sindaco Ghinelli lo accompagnerà a fare un giro turistico in città e passando davanti al Palazzo Comunale gli dirà: “Qui ogni tanto ci vado anche io…“. Poi, passando sulle strade cittadine tutte piene di buche, gli dirà: “Eccellenza, ho saputo che lei è cresciuto negli scout, quindi alle strade sconnesse e dissestate ci è abituato! Per lei viaggiare qui sarà come tornare ragazzo!” Nel frattempo magari il Vescovo Andrea, preoccupato per le famiglie alle prese con le super bollette del gas dirà al Sindaco: “Questo del gas è un gran problema“. E il Sindaco risponderà: “Non lo dica a me, che col gas, c’ho beghe da un anno e mezzo!“. Poi il Vescovo, visto che siamo in clima elettorale, per par condicio, vorrà conoscere tutti i candidati aretini, ma quelli si fan vedere solo quando c’è da prendere i voti e lui ormai i voti li ha presi da tempo!
Successivamente, il nuovo Vescovo farà un giro anche col suo predecessore Riccardo, che gli mostrerà la Cattedrale e le altre belle chiese cittadine. E se Monsignor Andrea gli chiederà il perché molti aretini sono particolarmente devoti, che anche la mattina alle fermate degli autobus citano santi e madonne, Fontana gli dovrà spiegare che… l’apparenza a volte inganna.
Poi, visto che Fontana, da buongustaio ha deciso giustamente di rimanere a vivere ad Arezzo, gli farà vedere anche la casa dove andrà ad abitare e gli dirà: “Alcuni dicono che sarà una casa troppo grande, ma come vedi non è vero. Comunque l’8 dicembre il puntale nell’albero di Natale, me lo mette la Samantha Cristoforetti…
Buoni e belli i giudizi anche di molti aretini che lo hanno visto nel video di saluto che Monsignor Migliavacca ha mandato. Deluse invece molte aretine che avevano visto in foto Don Gabriele e che settimane fa sembrava destinato alla nomina a Vescovo di Arezzo. Quel prete “bonazzo” come molte lo avevano bona… riamente chiamato, aveva creato nei social l’hashtag ALÒ, che non era un saluto aretino ma la sigla (Arfassi L’Occhi) e aveva scatenato in molte donne promesse di ritorno a praticare di tutto… dal catechismo, al limite della clausura! In confronto i “Papaboys” di S. Giovanni Paolo II, erano niente davanti alle “Bishopfans” aretine di Don Gabriele! Ma siamo sicuri che Monsignor Andrea saprà rubare i consensi e i cuori degli aretini (e delle aretine) con i sentimenti e non solo con gli occhi, che è quello che un buon pastore deve fare.
Benvenuto Monsignor Andrea!
È stata la settimana anche del primo giorno di scuola per studenti e insegnanti aretini. E anche qui disagi al mattino per le nuove disposizioni sugli autobus e relative lettere. Considerando che, come avviene già in America, anche nelle scuole italiane, qualcuno vorrebbe sostituire i voti numerici con le lettere, ad Arezzo, essendoci già le lettere negli Autobus e nelle sezioni scolastiche, ciò sarebbe devastante.
Pensate ad esempio, ad un alunno che la mattina prende la F, per andare in prima C, per prendere B in matematica! Allora i Presidi delle scuole aretine stanno pensando a gradi di giudizio non in numeri né in lettere, ma probabilmente nel sistema squisitamente aretino in verdure e ortaggi. Ecco la classificazione, del tutto sperimentale, di questi giudizi:
ZUCCONE: alunno in difficoltà nel comprendere o assimilare insegnamenti. Restìo anche ai minimi consigli sia dei docenti che dei compagni.
CIDRONE: come lo zuccone, con in aggiunta, se lo fa anche da ripetente.
SEDANO: alunno che consegna sempre le prove scritte, in bianco… come un sedano appunto.
BIETOLONE: alunno che rifiuta l’approccio a materie motorie, o di attività anche al di fuori della scuola.
TESTA DI RAPA: alunno che si comporta male, tanto da influenzare anche compagni a mal comportarsi.
FAVA: alunno che nel corso dell’anno se ne frega e supera un numero massimo di assenze. Il giudizio si estende a FAVA LESSA anche per i docenti che si comportano allo stesso modo.
È finalmente un anno scolastico esclusivamente in presenza (toccando ferro…od altro). Niente DAD quindi, per la gioia dei genitori, che coi figlioli sempre a casa, dopo DAD e vacanze, avevano bisogno per loro, di passare dalla DAD (Didattica A Distanza) alla VIDACO (Via Dai Coglioni).
In bocca al lupo a tutti!
Nuove definizioni a richiesta del cruciverba aretino: radunare, mettere assieme (Acappare). Estremamente nuovo (De pacca). Ex imperatore di Persia, poco affidabile (Sciaburdito); ad Arezzo si prendono più del 5G (Buche).
E per finire l’oroscopo: in settimana si va nella Bilancia… ci sarà da vergognarsi.

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