Italia, si vota
Il sistema elettorale
Dopo la riforma costituzionale del 2020, questa volta si sceglieranno solo 600 tra deputati e senatori (400 deputati e 200 senatori elettivi, contro rispettivamente i 630 ed i 315 di una volta). Identico anche il corpo elettorale delle due Camere, dopo la parificazione dell’elettorato attivo a 18 anni. Seggi aperti dalle 7 alle 23.
E’ un sistema elettorale «misto», con una componente maggioritaria uninominale ed una proporzionale plurinominale. L’assegnazione di 147 seggi alla Camera e di 74 al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (245 e 122, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Restano assegnati con metodo proporzionale i seggi della circoscrizione Estero (8 per la Camera e 4 per il Senato). I collegi uninominali non sono gli stessi utilizzati per le politiche del 2018. Alla luce della legge costituzionale 1/2020, che ha ridotto il numero dei parlamentari (da 630 a 400 per la Camera e da 315 a 200 per il Senato) sono stati ridisegnati sia i collegi uninominali sia quelli plurinominali.
Seggi aperti solo domenica 25 settembre
I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 e le schede che verranno consegnate agli elettori sono due, una di colore rosa per la Camera, e una di colore giallo per il Senato. I fac-simile delle schede elettorali sono stati diffusi lo scorso 16 settembre dal Viminale. Come sempre, si vota anche nelle carceri e negli ospedali, reparti Covid inclusi. Le elezioni riguardano 146 collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati, 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica, ed i relativi collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) per l’assegnazione proporzionale dei seggi. Tra le avvertenze, oltre a quella di portare con sé un documento, è opportuno ricordare che i bambini non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale e all’interno di quest’ultima non potranno essere introdotti telefoni cellulari o simili dispositivi.
I numeri
Sono 46.127.514 le persone aventi diritto che domenica possono votare in Italia per rinnovare i membri del Parlamento. Tra questi ci sono anche gli italiani residenti all’estero iscritti all’Aire che però votano in Italia. A questi vanno poi aggiunti tutti coloro che invece votano all’estero: parliamo di 4.741.790 elettori. In totale sono quindi 50.869.304 gli aventi diritto. A fornire questi dati è il Dossier sulle elezioni politiche del 25 settembre 2022, consultabile sul sito del ministero dell’Interno. Tra coloro che possono votare in Italia ci sono più le donne (il 51,74%) degli uomini (il 48,26%). Il Comune dove si trovano meno aventi diritto Rocca dè Giorgi, in provincia di Pavia, con 25 elettori, mentre quello più popoloso è Roma, con 2.055.382 elettori di cui il 46,65 % è composto da uomini e il 53,35% da donne. Sono poi 2.682.094 i maggiorenni che esprimeranno la loro preferenza per la prima volta. La Regione con più persone che esprimeranno la loro preferenza per la prima volta è la Lombardia con 410.795 nuovi aventi diritto. È però Roma il comune dove è più alto il loro numero: parliamo infatti di 124.531 elettori di cui 63.977 uomini e 60.554 donne.
Due schede
Ai 46.127.514 elettori in Italia che domenica 25 settembre si recheranno alle urne per l’elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica saranno consegnate due schede: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23. I modelli delle due schede sono identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Come si vota {rwattachments}
Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista che per il candidato uninominale a essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
Non è previsto il voto disgiunto.
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
Massima attenzione a non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.
I militari delle Forze armate nonché gli appartenenti a corpi organizzati militarmente per il servizio dello Stato, alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, sono ammessi a votare nel comune in cui si trovano per causa di servizio.
I naviganti (marittimi e aviatori) fuori residenza per motivi di imbarco possono esercitare il voto nel comune in cui si trovano previa esibizione di: un certificato rilasciato dal comandante del porto o dal direttore dell’aeroporto; un certificato del sindaco del comune attestante l’avvenuta notifica telegrafica al sindaco del comune che ha rilasciato il certificato elettorale, della volontà espressa dall’elettore di votare nel comune in cui si trova per causa di imbarco.
Documento d’identità
Oltre alla tessera elettorale occorre presentarsi ai seggi muniti di uno dei seguenti documenti identità:
- la carta d’identità ed ogni altro documento di riconoscimento munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione italiana o di altri Stati (patente di guida, patente nautica, passaporto, libretto di pensione, porto d’armi, tessera AT, altro). Questi documenti possono essere utilizzati anche se scaduti, purché risultino regolari sotto ogni altro aspetto e la fotografia assicuri la precisa identificazione dell’elettore;
- la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, che dev’essere munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
- la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, munita di fotografia.
La tessera elettorale
Nel caso in cui tutti gli spazi sulla tessera elettorale siano occupati da timbri, è necessario rinnovarla. E’ possibile farlo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza che resterà aperto dalle 9 alle 18 nei giorni 23 e il 24 settembre, dalle 7 alle 23 del 25 settembre.
Voto assistito
L’accesso nella cabina elettorale è consentito al solo elettore, fatti salvi i casi di voto assistito tassativamente previsti dalla legge, con la presenza di accompagnatori per gli elettori materialmente impediti nell’espressione autonoma del voto. In ogni caso, chi non ha diritto al voto non può recarsi nella cabina elettorale. Non potranno fare ingresso nella cabina elettorale i minori che accompagnano i genitori.
Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato “tagliando antifrode”, che è rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell’inserimento della scheda nell’urna. Compiuta l’operazione di voto, l’elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. II presidente stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna.
Niente telefono cellulare
Il telefono cellulare e qualsiasi altra apparecchiatura che riproduca fotografie e filmati devono essere consegnati ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Sono previste sanzioni per coloro i quali non si attengono a tale disposizione.
I collegi
Per l’elezione della Camera dei deputati, sono 147 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta) ai quali vengono assegnati 147 seggi maggioritari. 49 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 245 seggi proporzionali.
Per l’elezione del Senato della Repubblica, sono 74 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta), ai quali vengono assegnati 74 seggi maggioritari. 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi proporzionali.
Alla chiusura dei seggi, si procederà prima all’accertamento del numero dei votanti per ciascuna consultazione e, subito dopo, allo scrutinio delle schede del Senato. A seguire, quello delle schede per l’elezione della Camera dei deputati.