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giovedì | 27-02-2025

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Paura cinese, controlli negli aeroporti di Firenze e Pisa Ar24Tv

Da oggi, venerdì 30 dicembre, anche in Toscana si effettueranno i test Covid per chi arriva dalla Cina. “La disposizione per l’obbligo dei tamponi nei nostri aeroporti è giusta  – sottolinea il presidente della Regione, Eugenio Giani – perché dobbiamo prevenire e non subire”.

https://www.youtube.com/watch?v=LBK7IQyTr2Q

Dopo l’ordinanza di ieri del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che impone l’obbligo di tamponi per i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico e l’applicazione della misura in tutti gli scali italiani, su indicazione del presidente Giani subito l’assessorato alla Sanità e al Diritto alla salute della Regione Toscana, Toscana Aeroporti (che gestisce gli scali di Firenze e Pisa), Enac, Usmaf –  ovvero l’ente nazionale per l’aviazione civile e gli uffici di sanità aerea, marittima e frontaliera – e i dipartimenti prevenzione delle Asl si sono messi al lavoro per organizzarsi. Il documento con le indicazioni per le regioni: in caso di aggravamento del quadro epidemiologico, sì al lavoro da casa, ai dispositivi di protezione delle vie respiratorie al chiuso e alla riduzione degli assembramenti. Raccomandate le quarte dosi per le categorie a rischio. Sebbene l’evoluzione della pandemia sia “imprevedibile”, si legge nel testo del ministero, “il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute”, dall’influenza alle nuove varianti di SarsCoV2.

“Applicheremo le misure idonee per obbligare al tampone chi viene dalla Cina – ribadisce il presidente  – e disciplinare i casi di positività. Domani sottoscriverò l’ordinanza sui controlli negli aeroporti di Firenze e Pisa”.

Il 30 dicembre, nello scalo pisano e nell’aeroporto di Peretola a Firenze, con il supporto della Protezione civile, sono stati allestiti e resi operativi i punti tamponi per monitorare chi rientra dalla Cina: oltre all’eventuale identificazione del virus i test permetteranno il sequenziamento, per il quale saranno operativi i laboratori dell’azienda ospedaliera universitaria, in modo da intercettare le varianti. Chi risulterà positivo dovrà sottoporsi ad isolamento fiduciario. Le disposizioni sono state anticipate da un’apposita circolare alla quale seguirà nelle prossime ore un’ordinanza del presidente Giani.

Nelle due città saranno attivi due alberghi sanitari che accoglieranno eventuali positivi che non possono isolarsi nel proprio domicilio. I passeggeri saranno sottoposti in prima battuta a test antigenici rapidi: in caso di positività è previsto immediatamente un ulteriore test molecolare.

I controlli saranno obbligatori anche per i passeggeri provenienti in Italia dalla Cina dopo uno scalo. Sono esentati i bambini fino a sei anni, i funzionari e agenti dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, gli agenti diplomatici, il personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, i funzionari e gli impiegati consolari, il personale militare (compreso quello in rientro dalle missioni internazionali) e delle Forze di polizia, il personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e i vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni.

I medici di famiglia e i pediatri riceveranno opportune indicazioni da parte della Regione Toscana.

Controlli Covid a chi arriva dalla Cina, allestite le postazioni ma ancora nessun tampone fatto

Postazioni per i tamponi Covid già allestite negli aeroporti di Pisa e di Firenze. Al momento comunque nessun controllo su passeggeri provenienti dalla Cina è stato effettuato. In Toscana non arrivano voli diretti: la Regione ha deciso di controllare anche chi vi giungesse con scalo. Ma al momento nessun caso del genere si è presentato. A Pisa stamani sono atterrati, provenienti da Dubai, dieci cinesi, ma che risiedono in Italia e non erano stati in Cina. A Firenze ne sono atetsi quattro via Francoforte domani.  

In ogni caso la macchina organizzativa è pronta, “perché – come sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – la situazione va monitorata”.  E stamani il presidente Giani ha firmato l’ordinanza già annunciata ieri. A Pisa i tamponi saranno effettuati in locali vicini all’Usmaf, l’ufficio di sanità marittima, aerea e frontaliera.  A Firenze due container della Protezione civile regionale sono stati allestiti nel parcheggio davanti all’aeroporto, lato tranvia: uno sarà utilizzato come sala di attesa e l’altro come ambulatorio. 

“C’è chi dice – ha sottolineato Giani, presente durante le operazioni di allestimento  – che si sarebbe potuto prevedere un tampone facoltativo, giusto a fini statistici e informativi. E invece no, deve essere obbligatorio: ci siamo già passati una volta e vogliamo stavolta prevenire, prevenire e capire.  La preoccupazione infatti è che dall’omicron 5, variante che in Toscana e in Italia, dove la gran parte della popolazione è vaccinata, si riesce a contrastare con una presenza in ospedale assolutamente gestibile (oggi poco più di 400 persone) si passi velocemente  a Gryphon, che in Cina, pur nell’assenza di informazioni sanitarie dettagliate, sappiamo che sta crescendo. E si tratta di una variante diversa e più aggressiva.  I tamponi ci serviranno dunque a sequenzare l’evoluzione del virus”. 

“La Regione – ha precisato ancora Giani – si muove in assoluta coerenza con disposizioni nazionali: attuiamo l’ordinanza del ministro”.  Con un di più: la preoccupazione di “allestire alberghi sanitari per chi risultasse positivo e non ha un domicilio dove isolarsi”. 

I passeggeri in arrivo dalla Cina saranno sottoposti a tamponi rapidi; chi risultasse positivo sarò sottoposto anche a tampone molecolare e, nel caso di conferma, ad isolamento fiduciario, da cui si potrà uscire, a differenza della norma generale, solo dopo un tampone molecolare negativo. Fondamentale, nel tracciamento di chi arrivasse in Toscana dalla Cina con uno o più scali, sarà la collaborazione delle compagnie aeree.

Nel 2019, ovvero prima del Covid –  fonte Asseaeroporti – la Toscana ha superato negli scali di Firenze e Pisa gli 8,2 milioni di passeggeri (di cui quasi 5,4 transitati dall’aeroporto pisano).  A Peretola, dove i viaggiatori passati dallo scalo sono stati quasi 2,9 milioni, i cinesi sono stati circa 43 mila. I tamponi a cui saranno sottoposti i passeggeri in arrivo dalla Cina non riguardano comunque solo i cinesi. 

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