San Donato, eccellenza nell’ortopedia. Primo in Toscana per interventi di chirurgia robotica
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Dopo un rallentamento degli interventi dovuti alla pandemia da covid-19, l’attività chirurgica protesica per anca e ginocchio del San Donato è tornata a regime con numeri che, oggi, stanno raggiungendo quelli del 2018 e 2019. «Le liste di attesa per una protesi ad anca e al ginocchio sforano di poco i limiti regionali – spiega il dr Roberto Redi -. Tempi che l’Azienda è impegnata a migliorare. Siamo riusciti, con l’impegno dei colleghi e di tutti, a riportare i tempi di attesa nei limiti regionali, soprattutto per gli interventi di elezione da realizzare in maniera più sollecita. Per gli altri, quelli programmabili, siamo poco oltre quelli che sono i tempi regionali».
«Cerchiamo di migliorarci ottimizzando i tempi della sala operatoria – prosegue il dr Redi – perché quella è la chiave di volta per effettuare più interventi chirurgici e rispondere alle richieste in continua crescita».
Ad Arezzo, infatti, arrivano tutti quei pazienti che hanno bisogno di interventi a seguito di traumi ma anche chi deve effettuare interventi programmati. «Qui – prosegue Redi – arrivano tutti quei pazienti provenienti dalla provincia aretina e dalle vallate limitrofe che hanno bisogno di interventi in seguito a traumi. Molti sono anche gli arrivi da fuori regione per la chirurgia di elezione, soprattutto robotica».
Al San Donato, infatti, si opera con il robot. Ed è proprio questa tecnica a richiamare pazienti da più parti di Italia. «Siamo i primi in Toscana per numero di interventi protesici effettuati con il robot – spiega il direttore dell’Unità operativa complessa – Le persone si rivolgono a noi per la tecnica che utilizziamo. Questo porta ad incrementare un po’ i tempi di attesa. Per ridurli al massimo, per i pazienti traumatizzati utilizziamo anche il canale delle urgenze grazie alla collaborazione con gli anestesisti. Ma siamo fiduciosi».
«Nuove forze arriveranno in tempi brevi – conclude Redi – Un aiuto è in arrivo all’ospedale della Fratta e altri due colleghi sono in arrivo al San Donato. Grazie ad essi si andrà a completare l’organico: è personale molto giovane ma anche molto preparato»