Addio a Fosca, ma c’è il Decameron. Commenti aretini al Festival. Pensieri di San Valentino
Ma Arezzo e la sua terra continuano ad avere richiamo e appeal per le produzioni televisive, dato che a Ponte Buriano sono cominciate le riprese di “The Decameron”. L’opera di Giovanni Boccaccio sarà ambientata attorno al nostro famoso ponte romanico e verrà prodotta e trasmessa da Netfix. Gran fascino vedere carri e costumi medioevali transitare sul ponte, che ovviamente è stato chiuso al traffico nei giorni delle riprese. E qui, sarà perché l’opera è di Boccaccio.. le boccacce e altro le hanno fatte quelli che per l’ennesima volta si son visti il ponte chiuso e hanno dovuto fare gimkane per percorsi alternativi. Ma il sacrificio è valso la candela, dato che Netfix si è dichiarata entusiasta di aver girato lì il Decameron. E pare voglia girare qua altri Deca. Il primo sarà DeCamaldoli e parla di vita monacale. Poi ci sarà DeCastiglioni e parlerà del Carnevale dei figli di Bocco. Poi ci sarà DeCampoluci su vicende amorose tra Venere e Buon Riposo. Infine, tornando a Ponte Buriano, ci sarà Decattisetrovanoiguadrini, una serie su quando verrà realizzato il ponte alternativo. Inoltre altre serie TV sono in progetto nell’aretino. A Venere si realizzerà un documentario di fantascienza; al Chiaveretto verrà girato uno sceneggiato a sfondo erotico sessuale e al Matto si girerà una miniserie su uno psicopatico.
Polemiche in settimana sulla esternazione dell’ex Vice Sindaco Gamurrini alla notizia della dedica della Lancia D’oro della Giostra di settembre ai 100 di vita dell’ U.S. Arezzo. Gamurrini, che sperava nella altrettanto legittima dedica al nonno (lo storico e archeologo Gian Francesco Gamurrini nel centenario della morte), non l’ha presa benissimo e, preso dalla delusione, ha apostrofato l’Arezzo dicendo “Arezzo calcio plurifallita, non ci dice proprio niente“. Ciò ha provocato le risentite reazioni dei tifosi, con striscioni polemici allo Stadi,o tra cui “Da Assessore tifoso appassionato, ti rimangi tutto per il tuo antenato“. In effetti la squadra dell’Arezzo ha rappresentato per un secolo la città, calpestando i campi di tutta Italia, mentre Gamurrini Junior, con quella dichiarazione, più che calpestare… ha proprio aciaccato una merda. Accortosi della gaffe, l’ex Assessore e Vice Sindaco ha poi chiesto scusa e pensando al suo avo (che di cultura aretina in generale era maestro) avrebbe dichiarato: “AVO fatto meglio a stare zitto“.
Anche per Arezzo e gli aretini è stata la settimana del Festival di Sanremo. Molti i commenti in città dedicati a canzoni, cantanti e personaggi del Festival. Eccone una raccolta: “Io i BRIVIDI glieli darei a forza di capaccioni” (a Blanco che scalcia e spacca i fiori). “Ma che han da mugolare?” (a molte canzoni, specie delle nuove proposte). O a questo chi lo veste, la cieca de Guazzino? (Sethu). “O a questo chi lo manda al giro?” (Rosa Chemical); o che ha da berciare? (Anna Oxa). “Quando senti cantare Sangiovanni… cominci a comprendere quelli di Montevarchi…” (su Sangiovanni).
“Con quel culo io ce farebbe tardi volentieri…” (su Victoria dei Måneskin e anche Elodie). “Con quelle mani e quelle spalle, se te dà uno schiaffo, da quanto giri te ce vogliono i famigli del Buratto per fatti tornare fermo” (Paola Egonu). “Visto la merda che ha aciaccato con l’Arezzo, quei zoccoli ce vorrebbero al Gamurrini” (Sulle zeppe dei Cugini di Campagna). La sensazione è comunque che il Festival sia piaciuto in generale anche agli aretini, con Elisa e Giorgia nelle cover e Mengoni e Tananai in gara, giustamente e meritatamente tra i preferiti.
Anche in città, per far colpo sulle persone amate, si comincia a preparare San Valentino. Per far veramente colpo, il trend di quest’anno prevede frasi romantiche accompagnate a eventi o situazioni aretine. Ecco alcuni esempi e consigli: “Il mio amore per te è come i lavori alla rotonda di Via Fiorentina… è come se fosse appena cominciato e non se sa quando finisce”. Oppure: “il mio amore per te è sempre al massimo… se ci sono alti e bassi è per via delle buche!” O anche “Sessualmente mi fai l’effetto delle panchine di Piazza della Stazione… te fanno stare ritto per forza (perché a starci a sedere te fa male il culo)”. E ancora: “Il tuo amore mi riempie come una pioggia riempie il sottopassaggio a Indicatore…”. E anche: “Insieme a te mi sento irraggiungibile… come senza freni per Piaggia di Murello o in Via Cesalpino contromano… col Poponcini che ci dà dietro!”. E infine: “Sarò sempre il tuo cacio sui maccheroni… però dai cinesi mangece te!”.
A richiesta nuove definizioni (con soluzione) del cruciverba aretino.
Le ha chi gli gira i coglioni (Le gheghe); ultimamente è più facile da trovare a Arezzo rispetto al Sindaco (lupo); a Carnevale son fitti… anche se non nevica (fiocchi). Tipico e virile freddo aretino… che non suona il campanello (Bussone).
E per finire l’oroscopo: il vostro partner ha bisogno di affetto e non di affettato. A San Valentino regalategli un viaggio e non un’affettatrice.
Nella foto: Vanessa Incontrada e Francesco Arca in un momento di pausa durante le registrazioni di “Fosca Innocenti” ad Arezzo