Jessica Jewels, il colpo è grosso

In un primo tempo si era parlato di un furto da 20 o 30 mila euro. La realtà è ben altra: ammonterebbe a qualche centinaio di migliaio di euro il materiale prezioso asportato dai ladri nella notte di ieri intorno alle 2.30 dall’azienda “Jessica Jewels” di Ponticino. Si parla di mezzo milione di euro. Oltre ai danni strutturali per decine di migliaia di euro provocati dall’esplosione prodotta dai malviventi per scardinare la cassaforte, ma che ha danneggiato anche i macchinari e la struttura. Assume i contorni del maxi furto il blitz ladresco il cui modus operandi ricorda altri colpi messi a segno in tempi recenti ai danni di aziende orafe aretine. I ladri, infatti, hanno disattivato la pubblica illuminazione dei lampioni, orientato in altro lato le telecamere di video sorveglianza, poi hanno abbattuto dei cipressi, adagiati lungo la strada per impedire o comunque rallentare l’eventuale temuto arrivo delle Forze dell’ordine. L’azione è proseguita utilizzando un’auto Y10 rubata in zona come ariete per sfondare il portone d’ingresso dell’azienda. A quel punto la banda, utilizzando acetilene, sostanza altamente infiammabile, ha fatto saltare la cassaforte contenente preziosi. Una volta arraffato il bottino, la fuga nell’oscurità, a piedi, nella boscaglia. L’allarme è scattato alle 2.30, con l’arrivo sul posto dei Carabinieri, ma i ladri si erano ormai dileguati. Le modalità con cui è stato portato a termine l’assalto, molto simili al tentato furto ad un’azienda orafa di località Castelluccio, nel comune di Capolona dello scorso ottobre, lascia pensare alla stessa banda di professionisti. Sul furto della scorsa notte sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri di Ponticino e Arezzo, guidati dal maggiore Silvia Gobbini, che può avvalersi delle immagini di video sorveglianza interna dell’azienda, che hanno registrato le fasi del furto.

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