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giovedì | 26-12-2024

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De Robertis e Ceccarelli: “Alcune idee e riflessioni per lo sviluppo e il rilancio di Arezzo Fiere”

Da rappresentanti del territorio in Regione ci preme, però, offrire alcune riflessioni, che vogliamo utili a fare di questa società l’atteso volano di sviluppo per l’economia locale.

Arezzo Fiere è fondamentale strumento di promozione dell’oro.
Il rapporto con IEG non prescinderà da questo. Coi modi che soci ed amministratori concorderanno, nel quadro degli accordi esistenti.

Arezzo Fiere deve essere, come ha ricordato l’assessore Ciuoffo, luogo di congressi e convegnistica.
Ne ha le potenzialità, soprattutto tenuto conto dello straordinario “retroterra” rappresentato dalla città e dalle valli.
Un’attrattività che chiama direttamente in causa chi ha , oggi, le responsabilità di organizzare l’offerta di accoglienza nel territorio: il Comune.
L’exploit di Firenze Fiera nel settore del turismo congressuale lo dimostra.

Arezzo Fiere deve essere messo nelle condizioni di venire a capo delle partite aperte in termini di contenzioso finanziario e tributario. Vanno studiate tutte le strade che possano portare, senza pregiudizio di alcuna delle parti, a questo risultato. Condividendo, fra gli attori della governance, le possibili strategie.  Questa volta, però è necessario che tutti i soci di Arezzo Fiere si siedano al tavolo, non solo per discutere di assetti e di cariche, bensì per chiarire quale sia l’effettivo contributo che si vuol dare per il rilancio di Arezzo Fiere.
Il Comune in primo luogo.  Indicativa, in questo senso è la vicenda relativa all’Imu pregressa. Non si può solo prendere, bisogna anche essere pronti a reinvestire queste risorse nello sviluppo dell’attività fieristica.
Per non parlare della questione che attiene al conferimento del campo scuola, che non può più essere rinviata senza causare gravi danni all’attività fieristica.

La Regione ha sempre fatto fino in fondo la sua parte in questi anni, come ha ben ricordato l’assessore Ciuoffo.
Siamo fermamente convinti della necessità di continuare in questo impegno.
Nella massima chiarezza fra le parti in causa, ciascuna, se davvero interessata, obbligata – ora – a fare quanto in sua disponibilità.

 

 

 

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