“Aere sanza stelle”, Fanfani espone al Civico di Sansepolcro

La mostra di Giuseppe Fanfani, dedicata all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, è stata presentata di fronte ad una sala pienissima: amici, parenti, ma anche tante autorità politiche e militari erano presenti oggi 31 marzo per il taglio del nastro di una mostra suggestiva che resterà visibile fino al 31 maggio prossimo. A fare gli onori di casa sono stati l’assessore alla Cultura Francesca Mercati e il sindaco Fabrizio Innocenti che hanno dato il benvenuto a tutti i presenti e presentato Alessandra Garavani, Presidente della Cooperativa Il Poliedro, che si è occupata dell’allestimento della mostra, e della critica d’arte Rita Olivieri che ha ampiamente descritto la mostra di Giuseppe Fanfani. L’autore, nel ringraziare tutti, ha sottolineato l’importante lavoro dello staff del Museo che ha intensamente lavorato per rendere ancor più emozionanti le sale dedicate alla mostra, che è un vero tuffo nell’inferno di Dante, mente e corpo. Ne è seguita la visita guidata all’esposizione che ha confermato le forti sensazioni descritte nella presentazione e che attende tutti coloro che vorranno visitarla negli orari del Museo Civico.

Un tuffo nell’inferno di Dante, mente e corpo – Foto

La mostra

“Aere sanza stelle” è la mostra di Giuseppe Fanfani dedicata all’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, allestita nella Sala delle Volte del Museo Civico di Sansepolcro.

Nato a Sansepolcro, Fanfani, nipote del celebre Amintore, avvocato, è stato deputato in Parlamento e sindaco di Arezzo per due mandati (2006-2014). Dal 2014 al 2018 è stato componente laico del Consiglio superiore della magistratura. Attualmente è il garante dei diritti dei detenuti per la Regione Toscana. Dal 2013 ha intrapreso nei vari gironi del Primo Regno dell’oltretomba il suo personale ‘viaggio’, esemplificato dalle opere in mostra e dal catalogo a corredo dell’esposizione.

La mostra curata dal Museo, è introdotta dal nocchiero dell’oltretomba Caronte, con la grande tela collocata all’inizio, che ci traghetta alla scoperta del coinvolgente percorso pittorico, in un turbine di emozioni violente e contrastanti. Le opere immettono il visitatore nelle atmosfere infernali dell’Ade dantesca, proprio come fece il poeta Virgilio con Dante.

Il rosso, il nero e il giallo sono i colori che predominano nelle scene dipinte da Fanfani, nel continuo susseguirsi di tenebre e fuoco, di dolore e terrore, di disperazione e rassegnazione, di movimento e di quiete.

Suggestioni cromatiche che fanno immergere il visitatore in un contesto che rimanda anima e mente al vero inferno, o all’idea che di esso si ha. Corpi aggrovigliati, volti demoniaci, fiamme incandescenti dipinte su tele che raccontano i capitoli descritti da Dante e lo fanno con una potenza d’immagine così forte da creare un turbinio di emozioni fortissime.

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