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giovedì | 26-12-2024

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Festa della Liberazione, le celebrazioni e gli appuntamenti ad Arezzo e provincia

E’ l’“Anniversario della Liberazione Nazionale: ad Arezzo la celebrazione principale con il coordinamento della Prefettura e la partecipazione di Comune, Provincia, associazioni combattentistiche, Anpi, Istituto storico della Resistenza. Eventi previsti in tutti i comuni della provincia di Arezzo.

Arezzo, il programma delle celebrazioni

ore 8.00 – partenza dal Parcheggio Pietri di una delegazione di ANPI Arezzo che porterà mazzi di fiori a Cippi, Lapidi e Monumenti ai Caduti;

ore 9.00 – deposizione di corona di alloro al Cimitero del Commonwealth di Indicatore;

ore 9.45  – deposizione di corona di alloro al Monumento che ricorda i 792 Caduti del Comune di Arezzo posto all’ingresso del Cimitero Urbano;

ore 10.15 – rito religioso presso la Chiesa di San Bernardo officiato da Don Alvaro Bardelli;

ore 11.00 – deposizione di corona di alloro presso il Sacrario dei Caduti posto in via dell’Anfiteatro;

ore 11.30 – cerimonia dell’Alzabandiera e deposizione di corona di alloro al Monumento alla Resistenza posto presso Piazza Poggio del Sole, cui seguirà il saluto delle Autorità cittadine. I momenti musicali saranno curati dagli alunni del Liceo Musicale Statale “F. Petrarca” di Arezzo.

Il programma delle celebrazioni a Cortona

L’Amministrazione comunale celebra la Festa Nazionale di Liberazione, a Cortona le celebrazioni del 25 aprile inizieranno alle 9. Come da tradizione a quest’ora si terrà la celebrazione religiosa alla chiesa di San Marco. La cerimonia civile si terrà alle 10 in piazza della Repubblica alla presenza delle autorità e delle associazioni. Seguirà la deposizione di corone d’alloro alle lapidi delle vittime dei nazifascisti; la sfilata del corteo, con esecuzione di brani a cura della Filarmonica Cortonese e quindi la deposizione di corona d’alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Alle 12 la deposizione di corone d’alloro prosegue ai cippi che ricordano le vittime dei nazifascisti a Falzano, Santa Caterina ed a Farneta. Infine la deposizione della corona d’alloro a Monsigliolo, in memoria di Vannuccio Faralli, Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Le celebrazioni a San Giovanni Valdarno

Alle 10 il sindaco Valentina Vadi si troverà con il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e con il presidente dell’Anpi Valdarno Giuseppe Morandini al Cippo di Santa Lucia per ricordare il brutale eccidio avvenuto il 24 luglio del 1944. A seguire saranno deposte le corone al Sacrario dei Caduti del cimitero urbano di San Giovanni Valdarno, sotto il loggiato di Palazzo di Arnolfo e al monumento ai caduti per la libertà al villaggio minatori. Alle celebrazioni prenderanno parte le autorità militari e civili e le associazioni combattentistiche.
Il 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia del Paese perché commemora la liberazione dal governo fascista e dall’occupazione nazista. È una festa nazionale, simbolo della Resistenza, dedicata al valore dei partigiani di ogni fronte.
A San Giovanni le celebrazioni, organizzate in collaborazione con Anpi Valdarno e il Comune di Cavriglia, avranno due momenti distinti. Alle 10 di martedì 25 aprile, il primo cittadino Valentina Vadi, insieme al sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e al presidente di Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, si recherà al Cippo di Santa Lucia per ricordare il brutale eccidio avvenuto il 24 luglio del 1944 – tre mesi prima della Liberazione di San Giovanni – nel quale vennero fucilati dai fascisti il giovane comandante Gian Maria Paolini, medaglia d’argento e della Resistenza, e i due partigiani Settimio Berton e Francesco Fiscaletti.
A seguire, sempre durante la mattina, il sindaco di San Giovanni e il presidente di Anpi Valdarno, Giuseppe Morandini porteranno una corona di alloro al Sacrario dei Caduti del cimitero urbano di San Giovanni Valdarno, ne collocheranno un’altra sotto il loggiato di Palazzo di Arnolfo e una terza sotto al monumento ai caduti per la libertà al villaggio Minatori. Alle celebrazioni, a cui sono state invitate le autorità militari e civili e le associazioni combattentistiche, potranno prendere parte anche i cittadini.
“La Resistenza e la Liberazione costituiscono le radici del nostro presente – dichiara il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – e ognuno di noi, al di là delle appartenenze ideologiche, può dire a ragione, di ‘essere nato il 25 aprile’, perché a partire da quella data per il nostro paese comincia una storia nuova, dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e dopo cinque anni di una guerra rovinosa e disastrosa. E questo vale per l’Italia, per la Toscana e per il nostro territorio. Doveroso ricordare i sangiovannesi e i valdarnesi caduti per la libertà e i tre giovani assassinati dai fascisti a Santa Lucia. A tutti loro, e a quanti come loro non dubitarono neppure un attimo da quale parte stare e combattere dopo l’8 settembre del 1943, va tutta la nostra gratitudine e il nostro autentico sentimento di riconoscenza.
E’ particolarmente importante, in un momento come questo, con una guerra in atto nel cuore dell’Europa, con immagini di morte, distruzione e disperazione davanti ai nostri occhi ogni giorno, ripetere a noi stessi quanto sia importante essere costruttori di pace, fare ogni sforzo in nostro potere per scegliere le ragioni della pace e chiedere che la diplomazia internazionale faccia tacere le armi prima possibile, segnando la fine del conflitto tra Russia e Ucraina.
E oggi, in questo anniversario della Festa della Liberazione, un pensiero speciale vorrei indirizzarlo al ricordo di due sangiovannesi, autenticamente antifascisti: Rino Giardini, che è stato sindaco della nostra città e Massimo Merlini, già presidente dell’Anpi, scomparsi entrambi poche settimane fa. Se i valori dell’antifascismo e della Costituzione sono rimasti vivi nella nostra città è anche grazie al loro operato”.

Le celebrazioni a Sansepolcro

Alle 10.30 in via Matteotti si riunirà il corteo che, preceduto dalla Filarmonica dei Perseveranti, sfilerà per le vie del Centro Storico fino al Monumento posto nel Parco di via XXV aprile per la deposizione di una corona d’alloro. La cerimonia proseguirà nella frazione di Santa Fiora presso il Monumento ai caduti di tutte le guerre.

Subbiano e Capolona, 25 aprile nel ricordo di Zavagli e Lastrucci. Mattesini: “Ecco il restauro del Monumento ai Caduti”. Nel ricordo di chi ha donato la vita per la libertà e la democrazia.

“Quello che celebreremo, dovrà essere un 25 aprile che deve servire a ricercare la pace nella condivisione, nel rispetto degli uomini e donne, nel rispetto delle libertà per non far venire meno il sacrificio di tutti coloro a cui vogliamo rendere onore per aver consentito alla nostra generazione di vivere con i valori della democrazia e nella Libertà”, ha commentato il Sindaco di Subbiano Ilaria Mattesini, che per il 25 aprile ha invitato tutti i cittadini, le associazioni a non dimenticare, a non far passare inosservata questa giornata, a partecipare anche con i più piccoli in questo momento delicato in cui la guerra sembra prendere sempre più spazio nella cronaca e nella vita degli uomini.

L’Amministrazione Comunale di Subbiano, dopo la partenza dal vecchio Palazzo Comunale, alle ore 8,50, si unirà all’Amministrazione Comunale di Capolona alla Stazione ferroviaria di Subbiano/Capolona Nord per ricordare il sacrificio di Zavagli e Lastrucci, uccisi dai nazifascisti in questo luogo, punto di arrivo e di partenza di tante generazioni.

Il corteo sarà poi atteso da Don Simeon al Sacrario del Cimitero di Subbiano, dove riposano le vittime della strage di San Polo e altri innocenti che sono morti in nome della libertà.

L’ultima tappa nel paese per questo 25 Aprile sarà davanti al Monumento ai Caduti, luogo simbolo per Subbiano, posto all’ingresso delle scuole nel 1924 .

Un Monumento ai Caduti, un Milite Ignoto, che deve servire a riflettere, a non dimenticare, a far crescere in ognuno l’amore per la Patria e per la Libertà, ad iniziare dai più piccoli che ogni giorno gli passano accanto .

Un monumento che però aveva bisogno di essere rivalorizzato con un restauro conservativo e in questa giornata importante per l’Italia il Sindaco di Subbiano, Ilaria Mattesini, presenterà ai cittadini il lavoro di restauro che inizierà a settembre ad opera delle restauratrici, accreditate presso il Ministero dei Beni Culturali, Anne Katrin Pothoff e Svèta Gennai, per la parte del fregio nel basamento in metallo di Firenze, un lavoro che avrà una durata di circa 60 giorni. “Il restauro ha lo scopo di ridare al monumento la giusta leggibilità, adesso disturbata dalla presenza di macchie nere e verdi causate da alghe, muschi e licheni sulla superficie del marmo della scultura“, ha spiegato la restauratrice Pothoff.

Un restauro rappresentato per tutti i presenti con un manifesto a cura di EtruriaWeb, che è stato possibile grazie ad un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che permesso di ottenere un finanziamento di circa 10.000,00 euro a cui il Comune aggiungerà circa 5.000,00 euro di risorse proprie per la realizzazione dell’intervento che consentirà di dare un contributo significativo alla memoria di quei ragazzi “del 99”, 1899, una generazione spezzata, arruolati quando non avevano ancora compiuto diciotto anni, semplici e umili, caduti per difendere la Patria. Una storia che ritorna guardando all’oggi non lontano da noi.

L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco, si recherà poi a rendere omaggio ai caduti ricordati a San Polo, Folonica, Molin del Buco, Vogognano, Santa Mama e Falciano.

Una giornata che vede coinvolte anche le associazioni combattentistiche, Combattenti e Reduci, Anpi, l’Ass. Quelli della Karin, Centodue/Subbianotv e la Filarmonica G.Verdi di Subbiano.

25 aprile 2023: il programma delle celebrazioni a Castiglion Fiorentino

In calendario martedì 25 aprile, deposizione di mazzi di fiori, Santa Messa in San Francesco e cerimonia al Monumento dei caduti. La mattina del 26 aprile, inaugurazione della mostra “La monetazione d’emergenza durante la WW2” nel corridoio delle Carceri di Palazzo Pretorio

Si rinnovano anche quest’anno a Castiglion Fiorentino la cerimonia e le iniziative per ricordare i drammatici momenti vissuti durante dagli italiani durante la seconda guerra mondiale. Martedì 25 aprile le celebrazioni per la Festa della Liberazione inizieranno alle ore 8 con la deposizione, a cura dell’amministrazione comunale, di mazzi di fiori che ricordano azioni significative per la storia della libertà di Castiglion Fiorentino. Come da tradizione, il programma proseguirà poi con la Santa Messa in commemorazione delle vittime e dei caduti di guerra, che sarà celebrata alle ore 10 alla Chiesa di San Francesco, e alle ore 11, con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti, presso i Giardini pubblici, alla presenza delle autorità e delle istituzioni castiglionesi.

Ma non terminano qui gli eventi messi in calendario in occasione del 25 aprile: nella stessa serata di martedì alle ore 21, nella suggestiva cornice dell’Auditorium Le Santucce, andrà in scena “Famigerate armonie. Stori e musiche dell’apostolo cospiratore”, il noto spettacolo teatrale curato da Paolo Antonio Manetti, ideatore dell’associazione Bottegart: un viaggio intenso e intimo tra parole e musica alla scoperta di un inedito Giuseppe Mazzini. Mercoledì 26 aprile sarà, invece, la volta di una mattinata dedicata a mostre e conferenze che si aprirà alle 10, nella Chiesa di Sant’Angelo al Cassero con l’intervento del professor Ivo Biagianti dell’Università degli Studi di Siena incentrato sul passaggio del fronte e sulla monetazione d’emergenza. “La monetazione d’emergenza durante la WW2” è, inoltre, il titolo della mostra che, nella stessa mattina, alle ore 11, sarà inaugurata nel corridoio delle Carceri di Palazzo Pretorio: un’esposizione curata da Gustavo Cavallini che ospiterà buoni e banconote della Collezione Adri, con sezioni dedicate ai prigionieri di guerra italiani, ai campi di concentramento, alla monetazione partigiana e alla bandiere dei sacrari italiani.

Infine, nei giorni del 26, 27 aprile e del 2, 3 e 5 maggio, spazio a una serie di visite guidate al Sentiero dei papaveri, rivolte alle classi secondarie di primo e secondo grado, durante le quali sarà previsto anche un momento, a cura dell’associazione NUNC, dedicato a Italo Calvino, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita. “Un calendario così variegato di iniziative e capace di unire alle celebrazioni ufficiali e istituzionali, mostre, conferenze, momenti culturali e percorsi guidati dedicati al mondo delle scuole è un modo per ricordare la Festa della Liberazione, uscendo dalla retorica, spesso arida. Il 25 aprile è la festa di tutti, ed è giusto ricordarlo” – conclude Massimiliano Lachi, assessore alla Cultura.

25 Aprile e Primo Maggio: le iniziative a Civitella. Deposizione corone, G.P. Liberazione e Tricolore a Villa Mazzi

CIVITELLA – Tra impegno e memoria. In occasione dell’anniversario della ricorrenza, il 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana si aprirà con la deposizione da parte del Sindaco Andrea Tavarnesi delle corone d’alloro ai monumenti ai caduti che si trovano nelle varie frazioni del territorio, per continuare con il G.P. Liberazione organizzato dalla Polisportiva Albergo – Oliveto che attraverso il coinvolgimento di numerosi giovani partecipanti provenienti da tutta Italia, vuol rendere omaggio ai propri caduti e alla ricorrenza della Liberazione. Villa Mazzi a Oliveto sarà illuminata con il Tricolore.

“Celebriamo anche questo 78esimo anniversario della Liberazione con un programma ricco di spunti di riflessione per ricordarne i principi e i valori costituzionali che ne sono scaturiti – commenta il Sindaco Andrea Tavarnesi –. Auspico una partecipazione ampia, soprattutto da parte dei più giovani a cui abbiamo il dovere di passare il testimone della Memoria. Dobbiamo costruire ogni giorno le condizioni per riaffermare la cultura della pace, della libertà e della democrazia che ci hanno consegnato coloro che hanno combattuto e sono caduti in nome della Resistenza e della lotta di Liberazione”.

Mantenendo vivo il filo conduttore tra passato e presente, il Gran Premio Liberazione, giunto alla 20esima edizione, partirà martedì 25 alle ore 10 dalla zona sportiva di Albergo sviluppandosi attraverso un circuito di 10 chilometri da ripetere tre volte. Un particolare ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale a Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Federazione Ciclistica Italiana – Comitato Provinciale di Arezzo, Polisportiva Albergo – Oliveto e al Coni per aver condiviso il contenuto della giornata ed essere partners di questo significativo appuntamento.

Il 25 Aprile si concluderà illuminando con il Tricolore Villa Mazzi, che dalla sua posizione strategica sarà visibile da gran parte del territorio. Questa illuminazione ci accompagnerà fino al Primo Maggio, omaggiando così anche la festa dei lavoratori.

Liberazione, Costituzione e diritti delle persone più fragili. Festa Koinè nella fattoria di Ramarella

“Liberazione e liberazioni”. La cooperativa sociale Koinè festeggia senza retorica il 25 aprile. Non solo quindi la memoria e il valore della Liberazione e della Costituzione ma anche le molte battaglie per le “liberazioni” delle persone più fragili e con meno diritti. Lo farà nel pomeriggio, inizio alle ore 15, del 25 aprile nella fattoria di Ramarella, nel comune di Laterina Pergine. E sarà insieme a Legacoop Toscana, Anpi, Distretto rurale Valdarno superiore, Fondazione Allianz Umanamente, Fondazione Arezzo Wave e Airsam.
Interverranno Paolo Peruzzi, Presidente Koinè; Silvia Vugliano, Direttivo Valdarno e Consigliere provinciale ANPI; Simona Neri, Sindaca di Laterina Pergine Valdarno; Nicola Benini, Presidente Distretto Rurale Valdarno Superiore. In programma anche l’asta dei quadri dell’Atelier di pittura Aldebaran e il concerto della Ricover Band.

“Quest’anno – sottolinea il Presidente di Koinè, Paolo Peruzzi – abbiamo deciso di dedicare la Festa della Liberazione alla riflessione sulle pratiche abilitative, riabilitative e per la prevenzione della istituzionalizzazione che, con la Asl Tse, le Zone distretto, le Conferenze dei sindaci e molti Comuni abbiamo attuato in Valdarno, Valdichiana, Arezzo e Casentino”. Molte le esperienze realizzate: i percorsi per la vita indipendente, il dopo e durante noi, le attività delle ludoteche abilitative Bucaneve, quelle della rete delle “Aie Felici “ e della agricoltura sociale. “Queste attività costituiscono, allo stesso tempo e modo, sperimentazioni di approcci abilitativi e riabilitativi finalizzati a migliorare l’autonomia ed il benessere di ogni persona e azioni concrete di espressione della identità culturale di Koiné e di attuazione – per quanto ne siamo capaci – del pensiero che ispirò la Costituzione. Il 25 aprile è quindi l’occasione per restituire ed attualizzare il valore della Resistenza, della Costituzione repubblicana e delle idealità che hanno aperto pagine nuove nella storia del paese e, allo stesso tempo, è la festa dei nostri gruppi di lavoro e di quanti, giorno per giorno, anche con molta fatica, agiscono concretamente per attuare quelle idealità e quelle visioni, assieme alle persone, alle famiglie, alle loro associazioni, a quanti, nelle comunità locali ed agendo dal basso concorrono a questo scopo e a migliorare la vita di tutti”.

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