Prada, 60 milioni per “guardare ai prossimi 50 anni”. Bertelli: “Fabbriche modello”

Ricavi in crescita a 4,201 miliardi (+25%), dal retail 3,737 (+28%), utile netto di 465 milioni di euro (+58%). La posizione finanziaria netta del gruppo è positiva per 535 milioni (era 238 milioni a fine 2021). Alla luce di questi brillanti risultati, il Gruppo Prada rompe gli indugi e investe sulle strutture. 24 stabilimenti produttivi di cui 21 in Italia, che il fondatore e consigliere esecutivo Patrizio Bertelli, dalla sede industriale di Valvigna vicino Arezzo, ha descritto come «l’ambiente in cui i giovani devono essere orgogliosi di lavorare», paragonandoli a «una famiglia che deve far sentire le persone integrate, partecipi e responsabili. Una fabbrica con queste caratteristiche ha pure una redditività maggiore. Guardiamo ai prossimi 50 anni».
Prada produce direttamente circa il 30% dei suoi prodotti che finiscono nei 44mila metri quadrati degli otto edifici del polo logistico di Levanella: borse, scarpe, abiti e gioielli griffati, diretti ai negozi in tutto il mondo e ai consumatori finali che comprano online, vengono verificati e controllati da 226 dipendenti.
Lorenzo Bertelli, direttore marketing e della responsabilità sociale d’impresa, e Massimo Vian, direttore industriale, hanno annunciato 60 milioni di investimenti per il raddoppio dello stabilimento di maglieria di Torgiano in provincia di Perugia, una linea completamente automatizzata per la produzione di sneaker nello stabilimento di Levane (Arezzo); previsti interventi nella conceria di Limoges, in Francia e negli stabilimenti di borse di Scandicci (Firenze) e di Terranuova Bracciolini (Arezzo). Altri investimenti nel 2024, quando sarà costruita una seconda fabbrica di pelletteria a Piancastagnaio (Siena), progettata da Guido Canali che ha firmato anche la sede green di Valvigna e l’hub logistico di Levanella, dove sono già in corso le assunzioni di personale. Infatti, parallelamente agli interventi strutturali, il colosso della moda del patron Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ha lanciato un imponente piano di assunzioni in tutta Italia, in particolare negli stabilimenti e presidi concentrati sul territorio toscano, umbro e marchigiano: oltre 400 risorse entro la fine del 2023 per potenziare la capacità produttiva per sostenere la crescita del gruppo emersa dai recenti risultati. “Il gruppo Prada continua a investire nella propria filiera produttiva, coerentemente con quanto annunciato a fine 2021 durante il Capital Markets Day – così Massimo Vian – Potenziamo la nostra struttura industriale, rispettosi dei partner di lungo periodo. Le oltre 400 assunzioni saranno strategiche per far crescere il gruppo nei prossimi anni e la Prada Group Academy giocherà un ruolo sempre più fondamentale per il nostro sviluppo e per quello del tessuto produttivo italiano del settore. Consideriamo nostro dovere formare giovani talenti e mantenere vivo il sapere artigianale”.
“Interventi effettuati con particolare attenzione rispetto alla sostenibilità – ha concluso Lorenzo Bertelli – con evidenti progressi riguardo a decarbonizzazione, conversione degli impianti di riscaldamento, circolarità e riciclo“.