Nuovo Comitato Scientifico per la Fondazione Cesalpino. Raffaele Scala confermato direttore
Questa mattina si è insediato ufficialmente il nuovo Comitato Scientifico della fondazione Andrea Cesalpino. Un avvio scoppiettante con tanta energia portata in assemblea sia dai professionisti riconfermati che da quelli di nuova nomina, con progetti concreti tutti mirati all’unico obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Come una squadra di calcio il comitato è formato da 11 players e un coach: sarà il dr. Raffele Scala (Direttore di Pneumologia) che è stato confermato per un nuovo triennio nel ruolo di direttore del Comitato.
I componenti sono il Dr. Filippo Annino (Urologia San Donato, esperto tecniche di intervento robotico); la Dr.ssa Simona Borghesi Direttore di Radioterapia, la Dr.ssa Fabiola Del Santo Direttore Farmaceutica Ospedaliera, il Dr. Leonardo Ercolini Direttore Chirurgia Vascolare, la Dr.ssa Letizia Magi Direttore UOSD Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, il Dr. Rino Migliacci Direttore Medicina Interna alla Fratta, il Dr. Carlo Milandri Direttore Oncologia medica, il Dr. Alessandro Pancrazzi del Laboratorio Analisi Chimico Cliniche, il Dr. Maurizio Pieroni di Cardiologia e Utic, il Dr. Marco Rossi Direttore Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva e la Dr.ssa Alessia Scatena Direttore della Diabetologia.
La ricerca clinica contribuisce in modo sostanziale alla qualificazione dell’Ospedale San Donato, con l’inserimento di giovani laureati al fianco dei professionisti esistenti, per sviluppare e applicare cure mirate di nuovissima generazione. E’ così da quasi 20 anni grazie alla attività della Fondazione Andrea Cesalpino, con un investimento di oltre tre milioni di euro ha offerto il proprio contributo attraverso borse di studio, contratti di ricerca, masters e scambi di esperienze professionali con Istituzioni nazionali ed estere instaurando forme di collaborazione con le Università, le strutture sanitarie pubbliche e private e tutti gli altri enti operanti nel settore della sanità e della ricerca scientifica.
Sono quasi un centinaio i progetti di ricerca che hanno ottenuto la approvazione delle autorità sanitarie, alcuni dei quali ancora in essere.
Portando il saluto al nuovo Comitato, la Presidente della Fondazione Paola Butali ha ricordato anche le altre attività: “Orgoglio per il progetto Cuore – ha detto – attivo dal 2010, ha visto la istallazione nel territorio provinciale di oltre mille DAE (defibrillatori) e la formazione di 25.000 soccorritori laici (non personale sanitario), addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e all’uso dei defibrillatori semiautomatici. Un progetto ideato dalla Cardiologia e dal 118, che ha permesso un aumento della sopravvivenza nei pazienti in arresto cardiaco dal 5% al 30%, riconoscendo ufficialmente che il territorio aretino è il primo in Italia “cardiologicamente protetto”.
Poi la formazione, l’informazione e la comunicazione: tre percorsi complementari per migliorare la conoscenza da parte dei cittadini e la capacità di migliorare i propri standard di salute. “La Fondazione – ha sottolineato Scala – è con altri importanti partner, nel progetto “Giona”, che coinvolge le scuole superiori. Ma sul fronte della comunicazione avvieremo processi di diffusione capillare anche con l’ausilio dei mezzi di informazione tradizionali (Tv e giornali) e dei social, per raggiungere in questo caso soprattutto i giovani”
Riparte, dopo lo stop di quasi tre anni dovuto al Covid, il progetto “Mi sto a cuore ed investo in salute”. E’ un progetto dedicato alla prevenzione oncologica e cardiovascolare. Per combattere le malattie oncologiche e cardiovascolari che sono in aumento, bisogna investire sulla prevenzione primaria, promuovendo l’adozione di corretti stili di vita. Con il progetto “Mi sto a cuore” la Fondazione opera nel campo della comunicazione locale per campagne mirate alla adesione agli screening, alla vaccinazione contro il papilloma virus, all’abuso di alcol e fumo, all’attività fisica e alla alimentazione.
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