Caporali, l’affondo: “Arezzo non è mai stata così”

Risse, omicidi, cantieri fermi, degrado, mancata manutenzione, qualità della vita crollata: Arezzo è ridotta come non era mai stata. In tutto ciò Ghinelli (che è ancora lì, anche se raramente si vede e nonostante una condanna in primo grado per favoreggiamento) e i suoi sodali della destra cittadina non trovano di meglio, in una crisi che morde tutti tranne loro, che aumentarsi gli stipendi e spartirsi poltrone e incarichi ben remunerati all’interno di società pubbliche. Una destra sorda alle sofferenze degli aretini, assetata di potere e poltrone, cieca davanti ad una città in ginocchio che non ce la fa più“.

Donati propone:

E pensare che basterebbe poco. Arezzo con amministratori migliori potrebbe utilizzare per tutti i cittadini gli utili delle società pubbliche che il Comune di Arezzo incamera, dato che quelli attuali non son capaci a spenderli nemmeno per tagliare l’erba o riparare le buche delle strade. Basterebbe poco, cioè destinare le centinaia di migliaia di euro annue complessive dei dividendi di queste società, per calmierare le bollette salate che gli aretini si vedono recapitare, dalla Tari, da Estra a da Nuove Acque“.

Infine:

La destra, abbandonate le promesse da campagna elettorale, pensa solo per sé, ma agli aretini chi ci pensa?“.

Articoli correlati