Turismo Arezzo, presenze in crescita. Primo mercato la Germania, ma flussi stranieri ancora timidi
I primi dati provvisori dei flussi turistici 2022 in Toscana e nelle nostre province – spiega Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere – confermano la straordinaria vitalità di un settore che in questi ultimi due anni ha intensificato il percorso di recupero dei livelli di arrivi e presenze raggiunti nel 2019. Gli arrivi nelle province di Arezzo e Siena crescono, rispetto al 2021. rispettivamente del 39,1% e del 43,4%, al di sotto del valore medio regionale che si attesta a +54,6%. Il numero dei turisti rimane per entrambe le province ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia ma il differenziale è comunque più positivo se riferito al dato complessivo della Toscana. In numeri assoluti la provincia di Siena ha registrato 1 milione e 930 mila di arrivi che rappresentano il 14,8% del totale toscano (pari a poco più di 13 milioni) mentre Arezzo con circa 574mila turisti contribuisce con il 4,4% al totale degli arrivi regionali”.
“Andamento similare agli arrivi si ha anche per le presenze – prosegue Massimo Guasconi – che crescono sia in provincia di Arezzo (+33,2%) che in quella di Siena (+40,6%). Il numero dei pernottamenti registrati nel territorio aretino riesce non solo a tornare ai livelli pre-pandemia, ma anzi a superarli del 2,9%. Per Siena il recupero, seppure vigoroso, permette solo di avvicinare il dato 2019, restando ancora al di sotto del 3,3%. Ancora più ampio il gap da recuperare per la Toscana (-11,7%) che nel 2022 ha registrato poco meno di 43 milioni di presenze. Più contenute, per le nostre province, le quote in termini di presenze (conseguenza della durata media più lunga dei soggiorni balneari nelle province costiere risultano pari al 3,8% del totale toscano per Arezzo ( 1 milioni e 600 mila pernottamenti) e all’11,9% per Siena (5 milioni di pernottamenti). Per quanto concerne le prospettive per il 2023, ricordo che le previsioni prodotte da Demoskopika per la Toscana, indicano un deciso aumento delle presenze che, toccando i 50 milioni, faranno segnare probabilmente il livello più alto dal 2010 mentre, per quanto riguarda gli arrivi, con gli ipotizzati 14 milioni non sarà ancora colmato il gap rispetto al 2019 “.
“Particolarmente interessanti- sottolinea Marco Randellini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena– sono i dati riferiti alla provenienza dei turisti ospitati nelle nostre strutture turistiche. Considerato che nel periodo pandemico il turismo dall’estero aveva subito le riduzioni più importanti, è naturale che anche nel 2022 i flussi dei turisti stranieri presentino incrementi sensibilmente più rilevanti rispetto a quelli nazionali. Nonostante questo, però, sia nella provincia di Arezzo che in quella di Siena si resta molto lontani dai livelli pre-covid: nel territorio aretino -60,9% per gli arrivi e -44,4% per le presenze, in quello senese -57,5% per gli arrivi e -49% per le presenze. Anche se ad un ritmo più contenuto, continua la crescita anche della componente nazionale: in provincia di Arezzo gli arrivi crescono nel 44,1% rispetto al 2022 ma rimangono al di sotto del dato 2019 (-8,3%), mentre le presenze, con una crescita del 24,4% sul 2021, recuperano e superano i livelli 2019 (+5,6%). In provincia di Siena gli arrivi crescono nel 34% rispetto al 2022 ma rimangono al di sotto del dato 2019 (-10,7%), così come le presenze che crescono del 23,8% sul 2021 ma non riescono a recuperare i livelli pre-pandemia (-5,1%).
“Nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani, – conclude Marco Randellini – sia per la provincia di Arezzo che per quella di Siena, i primi tre mercati di riferimento sono rappresentati sempre da Lazio, Lombardia e Toscana. Per la componente straniera per Arezzo il primo mercato è la Germania seguita da Stati Uniti e Paesi Bassi mente per Siena gli Stati Uniti sono i primi partner seguiti da Germania e Francia. L’apporto dell’industria turistica ai nostri sistemi economici locali si conferma come sempre rilevante e come Camera di Commercio vogliamo contribuire alla sua crescita qualitativa e dimensionale soprattutto attraverso alcuni strumenti conoscitivi. Mi riferisco, ad esempio, all’Osservatorio del Turismo della provincia di Siena, che abbiamo attivato in accordo con le associazioni di categoria del settore e Fondazione MPS e che attraverso la raccolta di dati sempre più aggiornati è di fondamentale supporto alla definizione delle strategie turistiche del territorio così come all’aggiornamento, per la parte relativa alle province di Arezzo e Siena del “Libro Bianco delle priorità infrastrutturali della Toscana”. Il Report del sistema camerale è in grado di offrire una sintesi rispetto alle opere necessarie ad accrescere la competitività sui mercati nazionali e internazionali del nostro sistema imprenditoriale e a favorire una maggiore accessibilità turistica dei nostri territori. Ricordo che tra le priorità regionali di primo livello, individuate dal Report, troviamo ai primi tre posti il completamento del “Corridoio Tirrenico” tra Genova e Roma, il completamento della E78 “Grosseto-Fano” e la realizzazione della stazione AV “Medio Etruria”. L’aggiornamento del Libro Bianco per il 2023, realizzato con il contributo tecnico di Uniontrasporti e dell’Università degli studi di Siena, permetterà quindi di offrire un ulteriore contributo di dati ed informazioni al Tavolo Tecnico incaricato dell’individuazione finale della localizzazione di “Medio Etruria”.”
Nel 2022 le strutture extra-alberghiere hanno ottenuto ottimi risultati in entrambe le province: in provincia di Arezzo la crescita degli arrivi si è attestata a +36,9% che ha consentito non solo di recuperare i livelli pre-covid ma di superarli abbondantemente (+14,3%) Anche sul fronte delle presenze l’incremento è stato di rilievo (+30,9%) ed anche in questo caso si sono superati di slancio i valori del 2019. In provincia di Siena gli incrementi sul 2021 sono stati anche più importanti (+38,2% gli arrivi e +55,2% le presenze) ma hanno permesso il recupero dei livelli pre-covid solo nel caso degli arrivi (+5,3%), mentre per quanto riguarda le presenze si resta ancora decisamente al di sotto degli stessi (-21,9%).
Il settore alberghiero, che nel periodo pandemico aveva subito flessioni più rilevanti rispetto all’extra-alberghiero, nel 2022, pur presentando incrementi di tutto rilievo, resta ancora molto al di sotto dei livelli operativi pre-pandemia: in provincia di Arezzo si registrano incrementi del 40,9% degli arrivi e del 37,2% delle presenze restando però al di sotto dei livelli 2019 rispettivamente del -16,4% per gli arrivi e del -8,5% per le presenze. In provincia di Siena si registrano incrementi rispetto al 2021 del +47,9% negli arrivi e del 50,7% nelle presenze, ma la distanza dai livelli 2019 resta ancora più marcata (-15,6% per gli arrivi e -40,7% per le presenze).
Le strutture ricettive
In provincia di Arezzo, dopo il recupero evidenziato nel 2021, prosegue la crescita degli esercizi ricettivi (+1,4%), trainata dalla componente extra-alberghiera (+1,5%), mentre quella alberghiere, comunque, dopo il dato negativo del 2021, torna a crescere dello 0,4%.
In provincia di Siena, invece, la crisi ha lasciato segni più evidenti non solo nei due anni della pandemia ma anche nel 2022: complessivamente gli esercizi ricettivi diminuiscono in numero dello 0,1%, quale risultante di una flessione dello 0,4% nell’alberghiero e dello 0,1% nell’extra-alberghiero.
I dati sono al netto delle locazioni turistiche e da considerarsi provvisori fino alla diffusione Istat.