Podere Rota, preoccupazione per l’apertura di altri procedimenti autorizzativi della Regione Toscana
Con una nota stampa diramata nelle ultime ore, le Liste Civiche Sangiovannesi esprimono grossa preoccupazione per l’apertura, da parte della Regione Toscana, di altri procedimenti autorizzativi per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti liquidi, tra i quali il percolato, gravemente dannoso per la salute. Il tutto, stando alle loro parole, nel silenzio più totale da parte di chi amministra San Giovanni Valdarno:
“Mentre qualcuno festeggiava la chiusura del procedimento di richiesta di ampliamento, dando ad intendere falsamente che si trattasse della CHIUSURA DEFINITIVA della DISCARICA di PODERE ROTA (ricorderete i manifesti con i quali il PD sangiovannese ha tappezzato mezza città) – affermano le Liste Civiche – noi abbiamo sempre posto ai cittadini ed alle istituzioni una semplice domanda: quando arriverà la chiusura definitiva della Discarica di Podere Rota e la sua bonifica, non solo quella post mortem, ma anche quella da tutti i veleni emersi nelle indagini di ARPAT e della magistratura?
Quindi la discarica chiude definitivamente si o no?
I cittadini (e noi con loro) non l’hanno mica capito!!
Il Pd locale e regionale ha voluto far intendere di sì.
Ma mentiva, sapendo di mentire.
Nel frattempo la Regione ha aperto altri procedimenti autorizzativi per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento di rifiuti liquidi, percolato e di biometano e nel più totale silenzio istituzionale, gli iter autorizzativi stanno procedendo velocemente: è di questi giorni il decreto con cui la Regione autorizza all’esercizio l’impianto di produzione di biometano a Podere Rota.
Nell’avviso pubblico del procedimento aperto si legge:
”Progetto di un nuovo impianto di trattamento del percolato e di rifiuti liquidi, presso la discarica di Casa Rota, nel Comune di Terranuova Bracciolini (AR). Il progetto potrebbe avere effetti ambientali anche sul territorio del Comune di San Giovanni Valdarno (AR)”
Noi purtroppo sappiamo bene cosa sia il percolato (che non è altro che il liquame che si genera in discarica) e il suo impatto da ogni punto di vista.
Ci chiediamo allora per quale motivo la Giunta Vadi non chiede alla Regione uno stop definitivo agli investimenti su Podere Rota?
E ancora: come mai silenzio totale sull’impianto per il recupero dei metalli cosiddetti preziosi, che altro non sono che rifiuti tossici e pericolosi estratti con processi chimici, e formazione di liquami contaminati da smaltire?
Altro che economia circolare!
A Podere Rota, con l’avallo del Partito Democratico, è sempre e solo stato fatto business sulla pelle del territorio!
Chiediamo pertanto: cosa intende fare la Giunta Municipale sangiovannese per ostacolare questi investimenti che continueranno a fare scempio del nostro territorio, e a procrastinare la vita di Podere Rota all’infinito?
Come mai ai cittadini non è stata rivolta una parola su quanto sta succedendo e sul futuro di tale impianto?
Ci auguriamo di sbagliare, ma l’impressione è che ancora una volta si voglia nascondere una nuova vergogna a scapito della nostra Città e dell’intero Valdarno!
Da parte nostra, continueremo a batterci nel solo interesse di San Giovanni e non ci stancheremo mai di ripetere che l’unico modo per concludere il disastro di Podere Rota è procedere come abbiamo più volte detto:
Chiusura definitiva di potere Rota
Procedere alle bonifiche necessarie
Indennizzo per la comunità sangiovannese”.