Dimissioni, Scortecci: “Esco da vincitore e a testa alta”

Scortecci, cosa è successo?

Franco Scortecci: “Con le motivazioni della sentenza scritte nero su bianco ho sentito che era finito un ciclo. Esco a testa alta, dopo quattro anni durante i quali mi sono assunto tutte le responsabilità. E sono orgoglioso che questo mio sforzo sia stato sempre riconosciuto da tutti, al di là delle parti politiche. Da due anni, ormai, il bilancio di Coingas ha chiuso in attivo grazie agli sforzi fatti in questi quattro anni sotto la mia gestione”.

Quale fase si apre per Coingas?

Franco Scortecci: “Adesso si apre una fase in cui saranno le scelte politiche a fare la differenza. Spero che il mio successore sia una persona con molto tempo a disposizione, in quanto il ruolo lo richiede. Non puoi pensare di venire a firmare due fogli una volta alla settimana, se vuoi che le cose funzionino. Altrimenti si torna all’improvvisazione. E questo mi dispiacerebbe molto perché ci sono voluti quattro anni per rimettere in sesto tutto”.

Cosa rivendica di questi anni? Quali le sue prospettive personali?

Franco Scortecci: “Mi dispiacerebbe anche se si abbandonassero una serie di progetti portati avanti, spesso sottotraccia, con Enea e l’università. Per il resto, da oggi faccio il pensionato, ma se c’è una scommessa da fare, un’opportunità importante da cogliere, mi faccio trovare pronto. Perché quello che ho fatto, l’ho sempre fatto mosso dalla passione e non per necessità. È stata la mia forza, quella di non aver mai avuto bisogno di chiedere niente a nessuno”.

Qual è il suo stato d’animo?

Franco Scortecci: “Esco come l’allenatore che vince il campionato e preferisce uscire “da vincente”. Orgoglioso di aver sempre avuto un ruolo super partes, al di sopra delle logiche politiche“.

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