Coldiretti, Lidia Castellucci confermata presidente provinciale
“Questa giornata rappresenta un arrivo ed una partenza, l’arrivo di cinque anni appena conclusi iniziati a luglio 2018 quando l’assemblea di allora mi ha concesso la sua stima eleggendomi per la prima volta presidente provinciale di Coldiretti e la partenza di un nuovo bellissimo cammino quello iniziato proprio oggi” così Lidia Castellucci, riconfermata Presidente di Coldiretti Arezzo durante l’apertura del suo intervento in occasione dell’Assemblea Provinciale svoltasi presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia.
“Rappresentare Coldiretti ed essere stata riconfermata presidente provinciale è per me motivo di grande orgoglio, oggi la nostra organizzazione è punto di riferimento per le imprese che operano nel nostro territorio, è punto di riferimento per le istituzioni locali ed è punto di riferimento per i cittadini – ha affermato il Presidente – abbiamo difronte per le nostre imprese sempre il grande obiettivo di garantire loro opportunità di sviluppo in un quadro di piena integrazione dell’agricoltura e del sistema dell’agroalimentare con gli interessi economici e sociali della provincia attraverso il nostro sistema della concertazione, in tutte le sedi di confronto di competenza. Abbiamo difronte una nuova e grande sfida, quella di riuscire a proseguire nel lavoro portato avanti fino ad oggi, cercando di interpretare nel migliore dei modi, i cambiamenti di un tempo in mutevole trasformazione.
Dopo la parte di assemblea dedicata alle operazioni elettive ed interna all’associazione, si è aperto moderato dal Direttore Raffaello Betti ed alla presenza delle istituzioni, delle autorità e della stampa, il secondo momento dell’assemblea dove il Presidente Castellucci ha tracciato le linee del nuovo mandato, fotografando la situazione dell’agricoltura aretina delineando gli anni trascorsi come molto complicati per l’agricoltura, dalle problematiche legate ai cambiamenti climatici, e quindi la siccità e l’emergenza irrigua da una parte e dall’altra le piogge torrenziali e fuori controllo con le semine compromesse, il calo delle produzioni ed il problema dei prezzi, la pandemia ed il conflitto bellico, l’allarme lupo e ungulati, i temi legati all’allevamento, lo stato di salute delle vigne e dei custodi del bosco che si occupano della loro coltivazione, la manodopera, una delle urgenze che investe il settore ed il meccanismo dei flussi che preme molto anche nella provincia aretina, perché la necessità di manodopera nel territorio è alta, soprattutto nelle produzioni quali ortofrutta, tabacco che devono essere raccolte a mano e non meccanizzate.
“La nostra organizzazione – ha dichiarato in chiusura Castellucci – è capace di guardare avanti, oggi abbiamo eletto una nuovo Consiglio che sarà in grado insieme ai Presidenti di sezione di tracciare la strada da percorrere nel territorio provinciale, una strada che sarà di sicuro avvincente, carica di importanti momenti e che ci porterà ogni giorno ad essere la Forza Amica del Paese!”.
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