Manutenzione: è l’anno del Tevere Ar24Tv
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Il 2023 sarà l’anno del Tevere: la manutenzione ordinaria interesserà 16 dei 34 chilometri del tratto toscano del fiume, sottoposto ad un accurato restyling a Sansepolcro e a Pieve Santo Stefano, e molti dei suoi affluenti.
In particolare saranno attenzionati il Sovara, il Cerfone a Monterchi e il Fiumicello nel centro abitato del capoluogo di vallata.
In tutto, per il 2023, il Consorzio di Bonifica ha programmato lavorazioni per oltre 900.000 euro. Circa 80 complessivamente i chilometri di sponde sottoposte a sfalcio e controllo della vegetazione, alla movimentazione dei sedimenti e alla sistemazione delle opere idrauliche. Ventiquattro km solo nel comune di Sansepolcro.
Un intervento massiccio sarà realizzato su diverse opere idrauliche dissestate in seguito agli eventi meteorologici che, nell’inverno, hanno colpito duro tutta l’area.
Operai e macchine saranno al lavoro nel comune di Pieve Santo Stefano, sul Tevere il località Bulciano e sul Fosso del Ranco; sul Cerfone e sul Padonchia nel comune di Monterchi.
In Valmarecchia, protagonista il fiume Foglia. Saranno inoltre interessati dai cantieri il Marecchia, dove saranno effettuati interventi puntuali di riprofilatura di un tratto interessato da una importante erosione, e il suo affluente, il Fossatone o Fosso delle Cento Briglie, singolare corso d’acqua che conta un numero importante di manufatti per il rallentamento dell’acqua.
In tutto saranno 2,6 i chilometri di aste fluviali manutenute con un investimento complessivo di circa 80 mila euro.
Uno sguardo particolare a Sansepolcro, il comune più grande della vallata.
Qui sono oltre 210 mila gli euro da trasformare in lavori. Oltre al Tevere e al Fiumicello, sotto i ferri passeranno il Fosso dell’Infernaccio e il Fosso della Castora, che attraversano il centro abitato, il Torrente Afra e il Riascone in località Trebbio.
Inoltre saranno attenzionati i corsi d’acqua in località Gricignano, tra cui il Fosso Gavina di Mocaia e la Reglia dei Molini.
“E’ intenso e importante il programma delle manutenzioni pianificato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e illustrato dall’ingegner Chiara Lilli in Valtiberina. Oltre alle aste fluviali, quest’anno, è stata posta grande attenzione alle opere idrauliche che, in territorio montano, svolgono un ruolo fondamentale: rallentando la corsa dell’acqua, infatti, contribuiscono a mettere in sicurezza il fondovalle”, spiega la Presidente Serena Stefani. E aggiunge: “Quella che può svolgere il Consorzio è manutenzione ordinaria: un’attività importante di prevenzione. E’ chiaro che, per risolvere alcune criticità strutturali, sarebbero indispensabili interventi straordinari e nuove opere. Inoltre le aree montane richiederebbero un piano ad hoc e di finanziamenti pubblici, per il ripristino di briglie e manufatti introdotti dall’uomo per regolare lo scorrimento delle acque.
“E’ fondamentale”, ha commentato il sindaco di Sansepolcro Innocenti, “l’attività costante di manutenzione portata avanti dal Consorzio di Bonifica. L’attenzione posta sui corsi d’acqua del nostro territorio e sulla flora circostante c’è e l’incontro di stamani ha permesso di avere un quadro esauriente degli interventi in essere e del prossimo futuro. Il cordiale rapporto che abbiamo con i vertici del Consorzio permette anche a noi amministratori locali di suggerire loro ulteriori azioni da portare a compimento. E da inserire nel Pab, il Piano di attività di bonifica. In vista della prossima apertura del secondo ponte sul Tevere, inoltreremo ad esempio apposita richiesta di interventi che interessano la Reglia dei Banchetti e via del Tevere, aree che con l’apertura della struttura diventeranno particolarmente sensibili e che necessitano di attenzione”.
Nell’occasione la Presidente ha consegnato al sindaco Innocenti e al suo vice Riccardo Marzi il vademecum predisposto dal Consorzio per illustrare l’attività dell’ente, le sue competenze e le modalità di contatto per avere chiarimenti, informazioni e per inoltrare segnalazioni e richieste di intervento.
Un punto di riferimento territoriale è inoltre Marcello Polverini, individuato dall’assemblea consortile come referente per il territorio della Valtiberina.
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