A Montevarchi la prima Fondazione di Partecipazione CER in Italia
Nel corso del Consiglio del 27 luglio, il Comune di Montevarchi ha approvato la costituzione della Fondazione di Partecipazione CER Valdarno, prima Comunità Energetica a trazione pubblica in Italia. La decisione del Consiglio arriva al termine di un percorso amministrativo, avviato nel luglio scorso, con l’approvazione della proposta di partenariato pubblico privato per la costituzione della CER ed ha portato, nel mese di novembre, a valle della procedura di gara, a conseguire il Premio Ecohitech Award 2022 ed il premio promosso dal GSE “VIVI-Premio Territorio Vivibile”.
La fase di promozione della CER Valdarno è stata avviata già nel mese di febbraio scorso ed ha portato, addirittura prima della sua costituzione, a 43 preadesioni, 28 prosumer e 15 consumatori per una possibile potenza complessiva di oltre 1,5 MW che vanno ad aggiungersi agli 1,2 MW su aree di proprietà comunale già compresi nella Concessione.
In questi ultimi mesi, parallelamente allo sviluppo dei progetti esecutivi degli impianti fotovoltaici, grazie alla collaborazione di Confindustria, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Confcommercio, Confesercenti e ordini professionali, si sono proseguite le attività di coinvolgimento della comunità locale attraverso numerosi incontri con il supporto del contact center attivo sul sito cervaldarno.it.
“La Comunità Energetica – commenta il Sindaco Chiassai Martini – è una straordinaria opportunità per il territorio, non solo montevarchino, ma di gran parte del Valdarno (Terranuova, Bucine, Loro…). Siamo stati precursori oltre che nella progettualità, nell’individuazione di un modello giuridico che, insieme al vantaggio ambientale e al risparmio per la comunità, tutelasse il ruolo di garanzia e indirizzo del Comune e gli investimenti dei soci produttori. Oggi siamo particolarmente soddisfatti perché in poco più di un anno abbiamo raggiunto l’obiettivo, superando con spirito costruttivo gli ostacoli che sono derivati dal nostro ruolo di apripista.
E’ bene precisare infatti, che non esiste ad oggi una forma giuridica standard o ritenuta idonea per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile e che il tutto è ancora affidato alla discrezionalità, quindi si può ben comprendere le difficoltà che abbiamo affrontato essendo il primo Comune in Italia a realizzare una CER a trazione pubblica. La particolarità del nostro modello, è quella di essere motore di un’operazione che parte dall’ente per coinvolgere aziende, privati e terzo settore, con il chiaro obiettivo di essere garante per sé e i membri. Il modello della Fondazione, riesce a permettere il principio fondante delle “porte aperte” ai partecipanti, offrendo la massima libertà di accesso e di uscita dalla CER, ma mantiene anche i punti di forza legati all’obiettivo dell’Amministrazione comunale. Ovvero, quello di garantire l’indirizzo e il controllo sulle attività della CER e senza che l’ente e i partecipanti possano incorrere in danni economici, a differenza della forma associativa non riconosciuta, scelta da alcuni, dove i membri hanno l’obbligo di ripianare eventuali problemi economici. Altrettanto assolutamente inadeguato alla Cer a trazione pubblica, l’associazione riconosciuta, dove il voto capitario impedisce all’Ente Locale di garantire la necessaria stabilità di governo alla Comunità.
Inoltre, per agevolare a tutti la partecipazione, si è scelto una totale gratuità di adesione alla CER per i partecipanti, siano essi cittadini, imprese, enti o associazioni del terzo settore, come per il Comune.La prossima settimana verrà costituita la Fondazione e procederemo all’omologa presso il Prefetto che cogliamo l’occasione per ringraziare per il prezioso supporto che ha fornito al progetto della Comunità Energetica Valdarno. A settembre, è previsto un convegno per la presentazione del modello, con il quale intendiamo mettere a disposizione di tutti gli Enti Locali gli studi ed il grande lavoro fatto in questi mesi. Presenteremo inoltre la Fondazione CER Valdarno, il suo funzionamento, gli organi ed i comitati che la costituiscono ed il suo progetto di sviluppo. Attendiamo nel frattempo l’atteso decreto attuativo sulle tariffe incentivanti dall’Europa, evento che consentirà piena operatività alla CER Valdarno, che è già pronta a iniziare a condividere i benefici per i membri, aziende e cittadini aderenti. Inoltre desidero ringraziare per la collaborazione e la grande professionalità il GSE, che ha collaborato e validato ogni passo della costituzione della CER Valdarno garantendo la massima coerenza del nuovo soggetto giuridico rispetto alle disposizioni normative”.
“Infine, la definizione della struttura giuridica della CER – commenta l’avv. Giuseppe Gitto che si è occupato del modello giuridico – ha richiesto un significativo sforzo volto a contemperare i requisiti normativi richiesti ad una Comunità Energetica con le norme che regolano la partecipazione degli Enti Locali. Si tratta di un percorso che ha richiesto il confronto con la Corte dei Conti ed un importante lavoro giuridico amministrativo con il contributo specialistico dell’avvocato Sara Di Cunzolo, lavoro che ha trovato la sua sintesi nella Fondazione di Partecipazione.”
“La creazione della comunità energetica – conclude il Sindaco – segna l’avvio di un percorso virtuoso di produzione e consumo di energia più sostenibili, di tutela dell’ambiente e di risparmio energetico sulle bollette per imprese e cittadini. La Cer rappresenta l’opportunità politica, ambientale, sociale, economica, più importante per i prossimi 20 anni. Una nuova visione che da Montevarchi guarda al futuro “per le prossime generazioni” perseguendo gli obiettivi imposti dall’Europa per l’autonomia energetica, la tutela dell’ambiente e del pianeta”.