Festival delle Musiche e festival Smart, chiusura con oltre 4000 spettatori

Con l’atteso allestimento ad Arezzo dello spettacolo teatrale “Un autunno d’agosto”, mercoledì 9 al festival Smart, Officine della Cultura ha chiuso il sipario sui due suoi più importanti festival estivi con il sorriso di chi ha svolto il proprio lavoro con cura e passione. La XXIX edizione del Festival delle Musiche e la III edizione dell’Arezzo Smart Festival vanno dunque in archivio con la consapevolezza d’aver rinnovato un rapporto consolidato con il territorio e, insieme, un’autentica capacità attrattiva per il pubblico, oltre alla valorizzazione concreta dei tanti artisti che vi hanno preso parte, artigiani di mestieri antichi con un legame profondo con l’umanità quali il teatro e la musica.

Soddisfatto Luca Roccia Baldini, direttore artistico di Officine della Cultura e di entrambi i festival: «Oltre 4.000 spettatori tra eventi a pagamento e ad ingresso gratuito, 11 luoghi storici animati da concerti e spettacoli, a volte appositamente allestiti, realizzati in collaborazione con le amministrazioni locali, tra Arezzo e la Val di Chiana aretina, e soprattutto oltre 160 tra artisti e tecnici provenienti da tutta Italia e non solo, mantenendo alta la collaborazione con professionisti toscani e del nostro territorio e insieme la loro valorizzazione. Questi sono i numeri delle edizioni 2023 del Festival delle Musiche e dell’Arezzo Smart Festival, due festival a cui teniamo come si tiene a tutto quanto contribuiamo a far crescere insieme a noi, con la fatica che richiede, con la gioia che trasmette, con le relazioni che permette di instaurare. Relazioni che poi crescono, a loro volta, come piante in grado di dare frutti condivisibili non solo da chi vi prende parte, che sia pubblico o spettatore, ma dai territori stessi, con le loro tradizioni e le necessarie economie, in un meraviglioso circolo viruoso di buone pratiche. Questo è il percorso artistico e sociale che ci siamo promessi di portare avanti e siamo lieti, oggi, con questi risultati, di poterci prendere una pausa, un momento di silenzio, che è pur sempre musica, in attesa di poter presentare le iniziative dell’autunno e le prossime stagioni teatrali insieme alle nostre produzioni».

«Non possono mancare i nostri ringraziamenti a chi più ci è stato vicino nell’allestimento di questi due progetti estivi – dichiara Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura. – In primo luogo ringraziamo, insieme alle amministrazioni della Val di Chiana aretina, il Comune di Foiano della Chiana che si è assunto il ruolo di nuovo capofila del Festival delle Musiche portando energie e visioni a un festival storico per la Val di Chiana. Un grazie speciale va all’Associazione Jazz on the Corner, un partner prezioso per entrambi i festival, all’Accademia d’Arti Antiche Resonars e all’Associazione Ritmi di Assisi nel consolidamento di un legame profondo tra la nostra e queste due realtà umbre che si occupano di musica antica e di cultura con una mission fortemente etica e sociale. Grazie infine al numeroso pubblico che continua a sostenerci vivendo insieme a noi un’immagine partecipata di cultura e di società».

Officine della Cultura “prende dunque una pausa”, come segnalato anche dal sito di riferimento della cooperativa aretina con un’immagine evocativa tra ironia e metafora, ma non interrompe la propria progettualità per e insieme alla città e al territorio in cui opera. Non resta che attendere che l’estate finisca per averne notizia. Ulteriori informazioni visitando il sito: www.officinedellacultura.org.

Le immagini fanno riferimento all’evento inaugurale del Festival delle Musiche a Foiano della Chiana con il concerto “Culture contro la paura. Orchestra Multietnica di Arezzo ospita Modena City Ramblers”.

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Foto di Ascanio Ferraro

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