San Zeno, Le Poggiola, Ponte a Chiani, Ruscello, Battifolle, Olmo: studio olfattometrico da 61 mila euro
Da mesi ormai in alcune aree limitrofe alla città di Arezzo si registrano fastidiose maleodoranze, attribuite da alcuni cittadini al Polo impiantistico presente a San Zeno, dove la partecipata pubblica Aisa impianti di preoccupa di gestire e valorizzare i rifiuti di derivazione urbana.
Nonostante l’azienda abbia già spiegato che il carico odorigeno dovuto alla propria attività sia «già ben inferiore ai limiti di legge», ha comunque chiesto di ridurre il conferimento di rifiuti organici e deciso di investire ulteriori 1,2 mln di euro nel potenziamento dei biofiltri.
È evidente però che tali azioni risulteranno inutili, se le maleodoranze non arrivano dal Polo impiantistico. Proprio per capire le cause, l’assessore comunale Marco Sacchetti ha annunciato oggi la decisione della Giunta di affidare la realizzazione di uno studio olfattometrico sulle manifestazioni odorigene, per poter poi «trovare la migliore soluzione al fine di ridurre al minimo il disagio dei cittadini residenti in quelle zone».
Lo studio sarà di tipo “odour field inspection” finalizzato all’individuazione di tutte le possibili fonti di emissione di cattivi odori che insistono nelle aree di San Zeno, Le Poggiola, Ponte a Chiani, Ruscello, Battifolle, Olmo, e della loro dinamica di diffusione e analisi dei diversi fattori scatenanti il fenomeno.
Il sistema “odour field inspection” – come precisano dal Comune – è un sistema complesso di indagine che prevede rilievi diversi e frequenti, analisi ed elaborazione dei dati dell’aria e dei dati metereologici, misurazione dell’esposizione olfattiva, sia per intensità che per persistenza, il tutto per una durata sufficientemente lunga affinché l’indagine sia rappresentativa delle condizioni complessive del sito in esame.
«Riteniamo lo studio olfattometrico uno strumento utile – conclude Sacchetti – per fornire un riscontro ed una misurazione quanto più oggettiva possibile degli odori e per consentire di individuare con maggior sicurezza tutte le sorgenti emissive, anche a seguito delle indagini fin ad oggi svolte dalle quali non sono emerse delle chiare evidenze sulle cause delle problematiche segnalate».
La contrarietà delle opposizioni. Consiglio comunale aperto a Chiani il 21 settembre
“Dopo un anno e mezzo di segnalazioni la giunta Ghinelli ha deciso di spendere 61mila euro per fare verifiche sull’origine dei cattivi odori. Verifiche che porteranno risultati, così si dice, tra 6-9 mesi. Insomma, si perde altro tempo oltre il ritardo già accumulato in questo anno e mezzo in cui non ci sono state risposte ai tanti cittadini che hanno segnalato disagi, e si spendono risorse importanti per fare uno studio i cui risultati forse vedremo nel 2024. A noi non pare un modo efficace di affrontare il problema”. Queste le parole dei Consiglieri comunali di Scelgo Arezzo, Marco Donati e Valentina Sileno, seguito della delibera della giunta Ghinelli con cui si intende procedere alla realizzazione di un’indagine olfattometrica nel territorio che comprende le frazioni di San Zeno, Le Poggiola, Ponte a Chiani, Ruscello, Battifolle, Olmo.
“Centinaia di cittadini hanno segnalato il problema in questi mesi e non hanno ricevuto risposta. Non solo, i cittadini stessi sono costretti a segnalare ogni giorno i cattivi odori altrimenti nessuno li prenderebbe più in considerazione – sottolineano Sileno e Donati – Addirittura membri della giunta Ghinelli hanno fatto ammissioni pubbliche sulla provenienza dei cattivi odori e adesso la stessa giunta sceglie di perdere altro tempo e soldi. Anche in vista del consiglio comunale aperto del 21 settembre, richiesto dalle opposizioni, proprio per parlare di questo problema è necessario interrogarsi su come la giunta comunale non affronta sostanzialmente il problema spendendo risorse importanti”.
Contrario all’iniziativa anche Matteo Bracciali (PD), che aveva lanciato due proposte: “9 mesi di bugie, eccole qua. Adesso stop ai conferimenti di rifiuto organico a San Zeno e Consiglio Comunale aperto a Chiani”.