Podere Rota, arriva un primo grande successo

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Una prima, grande, vittoria. La conferenza dei servizi tenutasi in regione ieri mattina ha chiuso il procedimento autorizzativo unico regionale, il PAUR, circa il progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota, per rifiuti speciali, che fu aperto a gennaio del 2021.

Dopo molti mesi di rinvio, ieri mattina 23 febbraio 2023, durante la Conferenza dei Servizi, si è chiusa la lunga e complessa vicenda della discarica di Podere Rota con l’archiviazione del PAUR (procedimento autorizzativo unico regionale). Csai, che gestisce il sito di rifiuti nel comune di Terranova Bracciolini e che aveva presentato il progetto nell’ottobre del 2020, continuerà a portare avanti l’altro progetto di caratterizzazione e bonifica dell’area, ma non si procederà al suo ampliamento come si temeva da più parti. Insomma, finalmente qualcosa di concreto si è mosso. Per quanto temuto, per tutte le voci che trapelavano, è sicuramente un successo per tutta la vallata e le figure politiche delle province che hanno dato battaglia per il “no” secco a questo ampliamento.

Le reazioni

Le posizioni dei principali primi cittadini del Valdarno aretino sono rimaste le stesse.

Anche il sindaco di Terranova Bracciolini Sergio Chienni ha posto il veto sul proseguimento del procedimento autorizzativo, visto che ritiene "indispensabile il completamento delle attività previste dal piano di caratterizzazione con l’acquisizione dei relativi esiti".

Il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi“Chiuso il Paur il progetto di ampliamento non va avanti. Per me e per i sindaci valdarnesi una vittoria, non resta che attendere l’ufficializzazione del verbale e le motivazioni dell'organismo tecnico. Tre anni di lotte e battaglie tra tutti i sindaci e i comitati di cittadini. Rimane in piedi il procedimento di bonifica, ci auguriamo che si proceda rapidamente”. 

"L’archiviazione - scrive in una nota il Gruppo Centro Sinistra per San Giovanni - sancisce il duro lavoro svolto dal nostro Sindaco Valentina Vadi, dal gruppo Centro Sinistra per San Giovanni e dalla Giunta affinché la pluridecennale storia del sito di Casa Rota vedesse finalmente scritta la parola FINE. Lo avevamo inserito come promessa nel nostro programma elettorale e già poco dopo l’insediamento del consiglio fu chiaro che l’unica strada percorribile per il territorio sangiovannese sarebbe stata la CHIUSURA di Casa Rota, un sito ormai giunto a completamento dei volumi. Abbiamo percorso tutte le vie istituzionali possibili. Attendiamo i verbali per l'ufficialità e le motivazioni ma continuerà la nostra attenzione, per l’ambiente, la salute dei cittadini e il futuro del nostro territorio".

Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi: "La conferenza dei servizi ha espresso un parare negativo sulla valutazione di impatto ambientale che è fondamentale per l’autorizzazione all’ampliamento di Podere Rota. La richiesta passa alla Giunta Regionale che dovrà esprimersi sul diniego al progetto di aumento della volumetria della discarica presentato da Csai. Dopo due anni dall’avvio del Paur, numerosi e ingiustificabili rinvii e dopo anni e anni di lotta dura per impedire che nel nostro territorio continuasse il business e in trentennale sfruttamento intensivo da rifiuti, oggi è stato raggiunto un traguardo storico. L’aspetto grave attestato dalla conferenza dei servizi è che sono in corso nell’area di Podere Rota due procedimenti di bonifica sul sito della discarica e sulla strada provinciale per i quali non è ancora possibile rilevare la reale estensione dell’inquinamento e dare un riscontro certo ed effettivo ai rilievi allarmanti denunciati da Arpat per la presenza di elementi cancerogeni nelle acque sotterranee. Per questo l’ampliamento non si farà ed è per questo che Montevarchi ha sempre ribadito la netta contrarietà alla discarica. E’ stato perso fin troppo tempo, finalmente il Valdarno smetterà di essere la “pattumiera” di tonnellate di rifiuti provenienti soprattutto dell’area fiorentina, mascherati da “rifiuti speciali”. Un risultato che non è stato il frutto di una volontà politica della Regione, ma che sarà una scelta dovuta a tutela dai rischi per la salute e per l’ambiente. Dopo 30 anni, è finita!".

I Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio: “Finalmente! Non si parli mai più di ampliamento della discarica, il territorio ha già dato. La Conferenza dei servizi ha dato parere negativo alla valutazione di impatto ambientale, adesso la Giunta regionale dovrà chiudere il procedimento negando l’ampliamento della discarica visto che ci sono motivi sostanziali e non formali. La mozione presentata da Fratelli d’Italia acquista ancora più forza e impegna la Regione a negare l’ampliamento di un sito trentennale, esteso per 5 milioni di metri cubi alle spalle del paesaggio delle Balze e a pochi metri, in linea d’aria, dall’abitato di San Giovanni Valdarno. Da mesi avevamo chiesto alla Regione di archiviare il Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale), procedimento avviato da Csai spa, società che gestisce la discarica, per il progetto di adeguamento volumetrico di Podere Rota. Un no deciso era stato espresso da tutto il territorio contro l’ampliamento per i rifiuti speciali, che, in realtà, non sarebbero stati altro che rifiuti ordinari che avrebbero ricevuto una classificazione diversa dopo un determinato trattamento. Adesso avanti con le bonifiche, vigileremo che siano davvero compiute”.
La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, nel ribadire "l'importanza di porre la bonifica del sito come priorità", ha annunciato di aver presentato un question time urgente per portare il dibattito in Aula del Consiglio Regionale: "Mancano le condizioni ambientali minime e il necessario consenso sociale anche solo per immaginare l'eventualità di un ampliamento. Si smetta di perdere tempo e si proceda con la bonifica del sito". E ancora: “il territorio si è già espresso in maniera netta e irrevocabile, ignorare questa volontà sarebbe stato poco lungimirante, ma vogliamo saperlo dalla viva voce del governatore Eugenio Giani e il luogo deputato per affrontare questa discussione è l’Aula del Consiglio Regionale".

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Massimo Bagiardi

Massimo Bagiardi

Giornalista pubblicista da 20 anni ho da sempre curato la passione per lo sport e in particolare per la Sangiovannese calcio che seguo con passione ogni Domenica e in tutte le occasioni dal lontano 1989.

Amo la musica anni 80, ho creato e gestisco forzasangio.it sito che parla del magnifico mondo azzurro