Artiste aretine sugli scudi. Alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia la mostra “LéGàMI: fra Cielo e Terra” di Elisa Zadi

Venerdì 15 novembre, alle ore 17.00, l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’artista.

Elisa Zadi presenta installazioni e opere pittoriche che si articolano in separé e trittici che riflettono sul concetto del rapporto umano come assenza e come legame.

La parola scelta come titolo della mostra “légàmi” vuole far intendere il gioco ambivalente fra “légami e legàmi”, che è espresso esteticamente da nastri di raso sia dipinti che reali; quest’ultimi fuoriescono dalla scena pittorica e si articolano nello spazio adiacente per andare incontro allo spettatore e provocarne un coinvolgimento fisico e simbolico.

I soggetti rappresentati nelle opere pittoriche, invece, vogliono far intendere la complessità dei rapporti. Le figure emergono dallo spazio-assenza della tela sempre in maniera parziale; i corpi non sono mai visibili interamente, a volte sopraffatti da tessuti-montagne come nelle opere “Le Cercatrici”, a volte spezzati dalla scelta del taglio compositivo come nel trittico “La Conseguenza delle Cose”, altre intuibili solo attraverso tracce esistenti di oggetti e stoffe-vestiario presumibilmente appartenenti al protagonista momentaneamente assente come nell’opera “Fra Cielo e Terra”.

Ed è proprio questo concetto del “legame fra cielo e terra” che si perpetua nelle installazioni che affiancano i separé e gestiscono lo spazio con forme platoniche associate agli elementi della materia considerata: Cielo-Aria ottaedro e Terra-Quadrato cubo.

Le vetrine dello spazio espositivo e la sala che ospita la mostra si presentano come un corpo unico, simmetrico e cadenzato di opere che coinvolge l’ambiente e accompagna lo spettatore incantandolo con installazioni aeree e terrene color oro e argento e affascinandolo con opere-separé che possono essere viste double face.

Il visitatore, partendo dall’esterno della struttura, viene catturato in un viaggio che conduce all’interno dello spazio espositivo e trasforma il suo percorso in un divenire simbolico e iniziatico, fatto di scoperte fino a ritrovarsene coinvolto.

“LéGàMI: fra Cielo e Terra” è il nuovo progetto della Zadi, che esordisce nel 2005 con una serie di autoritratti che si riveleranno indagine introspettiva a lei necessaria e che permarrà come uno dei temi centrali della sua ricerca. Dal 2008 il suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile, indagata con una cruda e introspettiva frontalità: questo origina dei lavori pittorici che si esprimono in polittici; i soggetti si compongono in una narrazione ritmata e concettuale, che si intensifica nel 2013/14 con delle serie pittorico-installative di grande formato, che ricostruiscono attraverso la frammentarietà della tela uno spaccato di esistenzialità quotidiana. Dal 2015 la figura umana diventa simulacro della sua essenza attraverso opere-vestiti che rivelano una continua ricerca di materie e materiali, in cui il margine della pittura estende i confini abbracciando varie discipline, dando vita a installazioni interattive e performative. 

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